giovedì 13 dicembre 2012

L'anima...


L'ANIMA




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L'Anima

L'anima è qualcosa d'invisibile, impalpabile, possiamo sceglierle un nome, un colore, un profumo.
Gioia e dolore. L'anima quando piange non fa rumore. 
L'anima è un abisso, più immensa del mare, del cielo.
Sta a noi amarla, proteggerla, curarla. 
La speranza è, che un giorno ci renderemo conto che l'anima lega tutto, mente e corpo. 
La nostra anima si nutre in silenzio, luce, speranza, amore, soffre in silenzio e nessuno mai potrà vederla soffrire.
Non restiamo sordi al dolore della nostra anima, solo noi saremo in grado di proteggerla.

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venerdì 31 agosto 2012

Andrea e il coraggio di uscire dal panico




Voglio raccontarvi la mia esperienza riguardo i DAP.

Ho avuto gli attacchi di panico per circa 2 anni. Adesso è circa un anno che ne sono uscito. Faccio una piccola premessa: con la frase che ho scritto qui sopra, nessuno pensi di trovare in me una "soluzione" o quant'altro di simile solo perchè leggete da uno sconosciuto che è riuscito a risolvere questa cosa. Io vi voglio soltanto raccontare la mia esperienza e il mio punto di vista a riguardo. Di base ricordatevi una cosa: NESSUNO vi farà uscire dagli attacchi di panico se non VOI STESSI e basta!

Ho sofferto di disturbi d'ansia fin da quando ero ragazzetto, cioè da quando avevo 14 anni, ma non mi erano mai sfociato in attacchi di panico veri e propri: essi sono iniziati poco dopo la maturità, ossia quando mi trovavo in uno stato di completa "sospensione nel vuoto" dovuta alla mia situazione circostante. Il 1° attacco di panico, come immagino per tutti, fu terribile: non avevo la più pallida idea di cosa mi stesse succedendo... non immaginavo neanche che potesse accadermi una cosa simile! Chiamai il 118 perchè credevo di morire, di un infarto improvviso o chissà cos'altro. Nessuno può capire questa sensazione se non la prova in prima persona. Solo in quel momento sentii per la prima volta addebitarmi un "disturbo di attacco di panico" pronunciato dalla dottoressa dell'ambulanza.

 Da li si sono seguiti altri attacchi, in svariati posti: in macchina, in casa (soprattutto durante i pasti, anche davanti i miei genitori), fuori con gli amici, durante le mie varie attività ecc. Non ho mai avuto particolari problemi di spazio: mi capitavano e basta, e non capivo il perchè. In seguito all'ennesimo attacco susseguitosi in poco tempo dai precedenti, mi recai completamente sconvolto dal medico generale di famiglia, il quale mi prescrisse subito dei calmanti: ne presi 2 e mi sembrava di impazzire. Ho sempre avuto una certa repulsione ad immettere roba chimica nel mio organismo, specie se questi mi causavano reazioni strane, ossia la sensazione di impazzire da un momento all'altro.  Smisi subito di prenderli.

Sotto consiglio di un amico, intrapresi un percorso di psicoterapìa di gruppo dove ho avuto la fortuna di incontrare uno psicologo molto bravo. La sua grande capacità era quella di mettere i puntini sulle I a tutte le domande e questioni che ognuno di noi gli poneva. Ero l'unico ragazzo maschio di 10 persone, quindi potevo anche avvertire un certo senso di "imbarazzo", per fortuna mai divenuto problema. Lo psicologo, oltre a farci dialogare tra di noi, ci fece seguire un metodo ideato da uno psicologo Australiano e ci fece fare vari e semplici esercizi di respirazione e rilassamento muscolare.
In tutto questo periodo capii una cosa molto semplice: potevo avere anche tutte le persone del Mondo a dirmi: "Stai tranquillo, passerà, starai meglio" ecc ma non avrei mai risolto il problema in questo modo! Certo, le parole di conforto servono, fanno bene, ma non sono la soluzione. Come non lo sono le medicine, a mio parere.

Capii che dovevo innanzitutto capire il perchè iniziavano: sapevo di portarmi addosso un peso che trascinavo dietro da molti anni dovuti a "disagi adolescenziali" (chiamiamoli così) di vario tipo, ma non avevo mai focalizzato bene il problema. O forse, più semplicemente: non volevo farlo. Ero quasi arrivato al punto di ingannare me stesso, di non dirMi la verità, di non volerla accettare. Il tutto era contornato da una condizione fisica (proprio a livello muscolare - stato di forma) completamente scadente: ero completamente goffo, mi stancavo subito, faceva fatica ad alzarmi dal letto (SE mi alzavo!). Il mio corpo soffriva della depressione che la mente gli arrecava. Iniziai a vedere gli attacchi di panico come un segnale del mio cervello come se mi dicesse: "Andrea! Ancora non ti sei reso conto che così non va bene? Devi toglierti questo peso!". E così è stato. Iniziai a stancarmi di questa situazione. Mi dicevo: "Non è possibile, ho 22 anni e guarda in che condizioni sono!". Non sopportavo più l'idea di avere la mia vita condizionata da una condizione mentale che in realtà NON ESISTE!

Ho iniziato a lavorare su me stesso, a fare un viaggio introspettivo (più di quello che già facevo precedentemente). Iniziai ad accettarmi, ad accettare quello che mi accadeva e soprattutto quello che mi era accaduto. Riuscii in qualche modo a spezzare le catene che mi legavano al passato ed a preoccuparmi meno (o meglio: nella giusta maniera) dei problemi del presente e del futuro. In qualche modo sono riuscito a far scattare una "molla" nella mia testa, la stessa molla che ti scatta quando sei, o meglio, credi di essere innamorato di una persona e non la vedi per come è, fino a quando un giorno in qualche modo la cosa cambia e con gli occhi vedi la persona come è veramente. E' la stessa cosa!
Capii di essere uscito da questo baratro un anno fa, proprio di questi tempi, durante il mio compleanno: a cena iniziò un attacco, mi dissi: "Eh no, stavolta no!", andai in bagno e mi ci rinchiusi per circa 5-10 minuti. Mi rilassai, iniziai a respirare con calma e a scacciare i pensieri negativi con quelli positivi. Mi resi perfettamente conto di essere in grado di controllarli, di eliminarli dalla nascita. Provai un grande senso di soddisfazione e da li in avanti la cosa non ha fatto altro che migliorare.

Spero di non avervi annoiato troppo con la mia storia molto sintetizzata, ma sono qui anche per parlarvi dei rimedi. Leggo innumerevoli post di persone che si arrendono, che non riescono ad uscirne e che prendono farmaci per anni. Ho sentito interviste di psichiatri a dir poco allucinanti: affermazioni del tipo: "Dagli attacchi di panico non ne uscirai mai" oppure: "L'unico rimedio sono gli psicofarmaci". Questo è FALSO!
Sono totalmente contrario all'uso di ansiolitici, psicofarmaci e tutto quello che vi pare. Coprono soltanto il problema ma non lo risolvono mai! E' come smettere di fumare: se ti tolgono il pacchetto di sigarette tra le mani, non fumi sul momento, ma la voglia non andrà via e non appena potrai comprarti un altro pacchetto, continuerai a fumare. La vedo alla stessa identica maniera. L'unica cosa che posso comprendere è l'uso di goccioline che ti aiutino ad addormentarti nei casi più pesanti: dormire è importante e fondamentale per tutto.

Per risolvere un sintomo del genere, mettevi in testa che non ci riuscirete in 3 giorni. Dovete lavorare su voi stessi e fare uno scalino alla volta. Ripeto: uno scalino alla volta! Piano piano, poco per volta, con costanza ed applicazione. E' un po' come per quelli che vogliono dimagrire 10-20kg in un mese senza rendersi conto che è completamente inutile (e qui mi fermo perchè non voglio divagare). Questo ritmo continuo, ovvero la forza di volontà nello stare bene (non è un reato stare bene, ricordatevelo!), lo potete trovare solo e soltanto voi! Nessuno potrà "trasmettervelo". Qualcosa o qualcuno potrà aiutarvi ad avvicinarvici, ma per trovare il modo per far scattare la famosa molla di cui vi parlavo prima lo potete fare solo e soltanto voi! Mettetevi in testa che dagli attacchi di panico SI ESCE! E' risolvibile la cosa. C'è chi ci mette un po' di più, chi un po' di meno, ma in OGNI CASO PUOI USCIRNE!

Leggo di persone che scrivono di essere in cura da 5 - 10 - 20 - 30 anni. Vi pare che la chimica vi abbia risolto qualcosa? La mia risposta è: NO.
Lavorate su voi stessi. In che modo? Sta a voi scoprirlo, nessuno ha la "soluzione universale". Tutto sta nel vostro modo di ragionare, nella vostra capacità di essere critici ma NON autodistruttivi. Solo così riuscirete a risolvere questa cosa in modo permanente.
Avete problemi ad andare in macchina in autostrada? Vi fanno paura i caselli autostradali? Vi fanno paura i rettilinei dritti? I centri commerciali affollati o poco affolati? Gli ascensori? Bene, IMPARATE a trovare il VOSTRO MODO per poter affrontare queste cose! Ma NON pretendete di farlo in un attimo! Fatelo piano piano, affrontatelo con calma! All'inizio fatevi accompagnare da qualcuno, fate pochi passi, fermatevi quando non ce la fate più. Il giorno dopo riprovateci. E così via, fino a quando non vi muoverete da soli in completa autonomìa. PROVATECI!
I problemi si affrontano, non bisogna scappare. Se bevi per dimenticare non risolvi assolutamente niente! Siamo tutti grandi e vaccinati e intelligenti quanto basta per capire questo, no?

Concludo dicendo che la mia non è una "verità assoluta". E' solo un mio pensiero ed il mio modo personale di vedere la cosa. Spero che possa esservi d'aiuto. Da quando ho subìto questa cosa mi sento proprio in dovere di aiutare gli altri, nel mio piccolo. So di avere scritto tanto ma ho cercato di essere il più sintetico possibile. Se qualcuno vuole parlarne ancora, sono disponibilissimo nel farlo. Basta che mi mandiate un messaggio privato su facebook o rispondete ai commenti . Vi anticipo che non dovete sperare di venire da me credendo che io vi dia una soluzione perchè "ne sono uscito". In tal caso, rileggetevi tutto quello che ho scritto perchè probabilmente non avete capito bene. :P
In bocca al lupo a tutti per tutto!!!

mercoledì 20 giugno 2012

ANGELI IN VOLO - di Maria Luisa




 


Uragani e tempeste
scompaiono  dietro l’arcobaleno...
Notti stellate si immergono
In  atmosfere  profumate....
Mentre variegate tinte si stendono
su  immagini grigie e cupe
di ricordi lontani....

Angeli azzurri
popolano la mia isola....
Anime leggiadre e combattive...
percorrendo i sentieri dell’infinito...
coraggiosamente oltrepassiamo il buio,
andando incontro alla vita...

Anime  gaie,
nell’infinito pemeato di  rosa...
con gioia nei cuori,
sorridendo e danzando,
spicchiamo alto il volo....

Siamo angeli con un’ala sola
ma  abbracciati ....
abbiamo imparato a volare.....

Maria Luisa Messina 

lunedì 18 giugno 2012

Un lungo viaggio che si chiama Vita - di Irene Francesca

 
Un lungo viaggio che si chiama vita,
in cui non riuscirai mai a vedere abbastanza
e camminando comprendi che non a tutto si può dare una risposta,
che nulla ti viene regalato e che gli abbracci non sono dovuti.

Viaggiando ti accorgerai che l’amore non è una scatola che puoi chiudere con un coperchio,
ma una stanza senza pareti e soffitto che si chiama cuore,
a tratti grande da contenere un oceano,
a tratti piccola da esplodere con una lacrima.

Impari come si vive il dolore e che, se ti conosci abbastanza,
le parole assumono un’altra forma e non ti possono più ferire,
perché nulla di male ti può accadere quando sei sicuro di voler solo il tuo bene.
Irene Francesca Gaviglio

 

sabato 9 giugno 2012

Lettera a me stessa - di Angelica

 
Sorridere alla vita, non nascondere la luce che brilla dentro di te...mai perdersi d'animo, mai mollare per nessuna ragione al mondo, fai tutto ciò che è nelle tue capacità per poter cambiare in meglio la tua vita. Fatti scaldare il viso dal sole, lasciati accarezzare dal vento, osserva il mondo che ti circonda è troverai sicuramente qualcosa di tuo gusto, qualcosa che ti possa piacere, non chiudere il cuore all'amore, apri la tua mente e ragiona col cuore, vivi la vita intensamente...il bello deve ancora arrivare, fatti avanti, non voltare le spalle alle difficoltà, se la strada che stai percorrendo è la strada giusta vedrai che un angelo ti verrà in soccorso.

Tanta gente sta molto peggio di te, non credere di essere l'unica a soffrire su questa terra, dimentica il male che la gente ti ha fatto, ma di fare del bene a chi incontri nella tua vita, anche se non lo merita, non rinunciare alla vita, l'estate è ormai arrivata, la natura comincia a farsi sentire attorno a te, non ti chiudere in te stessa, fa tutto quello che è nelle tue possibilità per poter migliorare la tua situazione, non ti curar delle cose materiali, curati di chi ti sta vicino...forse tutte queste preoccupazioni che dai agli altri sono un po' troppe esagerate, ritorna sui tuoi passi e se sulla strada trovi le lacrime che hai lasciato lungo il tragitto, raccoglile e riprendi la vita da dove l'avevi lasciata, con l'ottimismo che da sempre ha caretterizzato la tua vita.

Non è così nero come te lo sei imposto, le sfumature, i colori della tua vita sono sempre stati li, attorno a te.
 
Angelica 

mercoledì 6 giugno 2012


Cari amici,
ci vediamo nelle piazze italiane il 30 GIUGNO per la GIORNATA NAZIONALE PER LA SENSIBILIZZAZIONE SUL DISTURBO DA ATTACCHI DI PANICO: prima di tutto per conoscere tutti voi, e poi per sensibilizzare TUTTI MA PROPRIO TUTTI sul disturbo che tutti noi conosciamo bene ... e far capire a TUTTI che nessuno si deve vergognare ... e che le cure esistono!

Consultate le nostre presenze sul sito www.insiemedap.it/ e troverete luoghi e orari!

INSIEME ONLUS VI ASPETTA IN PIAZZA!

martedì 22 maggio 2012

Il tempo scorre



Il tempo scorre
senza sosta.
I pensieri
rimangono fermi.
Sembrano costretti
nello spazio
interminabile
tra speranza
e desiderio.
Uno sguardo
a passato.
Gli occhi
chiusi.
Aperti
di fronte
ad una luce
lontana…
lontana
ma sempre
accesa!..... 

Sognatore di Algoritmi, G.Fresca

lunedì 14 maggio 2012

17 maggio ore 21, serata a tema: "Il ruolo e l'importanza dell'autostima nel Disturbo da Attacchi di Panico”



Cari amici, 
è con grande piacere che vi invitiamo tutti a partecipare alla nostra nuova serata tematica, nella nostra


Il tema che trattiamo è l'importanza dell'amarsi e del ritrovare il rispetto e la cura per la propria mente ed il proprio corpo. La domanda che ci faremo è: "Quanto conta per chi soffre di un disturbo emotivo ritrovare l'amore verso se stessi per guarire?"

"L’autostima è un fiore che va annaffiato ogni giorno.
Il potere è dentro di noi, è nella cura che abbiamo di noi stessi, nella capacità di volerci bene"
(Willy Pasini) 
Vi aspettiamo  giovedì per ascoltarvi come sempre e discutere insieme di questo "ingrediente" fondamentale per la guarigione da questi disturbi!
Insieme tutto è possibile!

Associazione Insieme Onlus
www.insiemedap.it
info@insiemedap.it

domenica 13 maggio 2012

A tutte le mamme del mondo

 
 
 
Grazie mamma  

perché mi hai dato

la tenerezza delle tue carezze,

il bacio della buona notte,

il tuo sorriso premuroso,

la dolce tua mano che mi dà sicurezza.
 

Hai asciugato in segreto le mie lacrime,

hai incoraggiato i miei passi,

hai corretto i miei errori,

hai protetto il mio cammino,

hai educato il mio spirito,

con saggezza e con amore

mi hai introdotto alla vita.
 

E mentre vegliavi con cura su di me

trovavi il tempo

per i mille lavori di casa.

Tu non hai mai pensato

di chiedere un grazie.
 
 Grazie mamma.
 
 
Judith Bond 

mercoledì 25 aprile 2012

Non resta che vivere






Non voglio soltanto
assaggiare la vita
ma berla
pensando
di essere acqua
di essere fonte
e stupirmi di ciò
che mi palpita dentro
di ciò che si agita
e a fiotti si versa
su prati
su colli
su monti

Non voglio soltanto
assaggiare la vita
ma vivere
pensando
di essere vita
di essere morte
di essere amore
e così confondendomi
in ciò che non so
capire
che non voglio
capire
perchè
non può esser capito
l'imponderabile

Non resta che
vivere
adesso.


Irene Ferri  


"Demofobia" 






giovedì 19 aprile 2012

Disclaimer - Blog Ansia-Attacchi di Panico-Agorafobia

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mercoledì 18 aprile 2012

Non esiste cosa più bella dell'amore




Al mondo credo non esista cosa piu' bella dell'amore, ma l'amore quello che nasce dal cuore quello che ti spinge verso le persone, ma non per quello che ne puoi trarre, ma solo per il gusto di dire che hai aiutato, che hai donato un sorriso a chi credeva che doveva solo piangere...

Ma non puoi solo dire con la bocca che ami, illuderesti persone che sentendosi sole e stando male,si attaccano non a se stessi,ma alle persone vicino..Il mio pensiero oggi va a chi come me ha delle ferite nel cuore delle delusioni, da persone amiche che ti dicevano,io ci sono per te, ma erano solo parole che una folata di vento ha portato via con se..

Io oggi e spero per molto tempo mi sento di stare bene, ho il cuore colmo di amore, ma ogni giorno lo arrichisco in piccole cose, credetemi e'una strada lunga, ma per tutti arriva il giorno di dire io sto bene con me stessa io ce la devo fare..il segreto?...FEDE E SPERANZA..la auguro a tutti voi...sempre

Dea

martedì 17 aprile 2012

Testimonianza molto forte: la storia di Francesca, una rosa spezzata e poi sbocciata di nuovo



Nasco il 6/12/1970 settimina pure, altrimenti sarei un anno più giovane!
Per problemi a un’anca dal 73 al 75 faccio spola tra ospedale e casa, casa ospedale mesi e mesi ingessata bloccata su uno sdraio..in casa..legge del padre padrone se muovi anche solo un dito ti mollo un cartone..

Non avendo mai avuto la possibilità di confrontarmi con bambini della mia età per me era normale che un papà facesse così che alzasse le mani era normale..
Poi inizia la scuola e proprio per questo mio problema fisico esonero dalla ricreazione e dalla ginnastica quindi isolata,quarta di 3 fratelli sempre con la roba di terza mano,ma piano ti accorgi che i papà che vengono a prendere i figli non fanno come il mio..abbracci baci,carezze..io no..tornavo a casa da sola....quel sibilo ancora lo sento nell'aria come lo scrocchiare delle dita mi fa venir la pelle d'oca....allora pensi che sei sbagliata che non fai le cose giuste.. non l'ho mai visto sobrio prima dei miei 19 anni..la prima cosa nuova che ho avuto un paio di scarpe della canguro da mia nonna ,me le ricordo blu e gialle e le ho consumate all'inverosimile!!
Arrivo al diploma delle medie il mio sogno un lavoro, il motorino e un minimo d’indipendenza economica.

Inizio a uscire con chi credevo amico ma aimè mi infilo in compagnie sbagliate, ma volevo evadere sentirmi forte,sentirmi grande...16 ottobre 1985 chi credevo amico abusa di me,quello che avevo sempre sognato(amore,affetto)svanito .. mi sveglio ancora adesso con quelle parole "dite tutte no e poi è quello che volete!"14 anni e ti ritrovi a scoprire quel mondo chiamato amore nel modo più brutto..ora non vado nei dettagli non me la sento.....



Comunque non potevo dirlo a casa visto la situazione e mi chiudo provocando mio padre come per punirmi da un peccato...e mi richiudo in me stessa mettendo davanti a ogni cosa una sorta di vetro come a proteggermi da qualsiasi emozione....Tutti quelli che credevo amici dopo il fattaccio nessuno si è informato perchè non uscivo più..ero sola, per questo mi sono chiusa..lì ho iniziato a scrivere per sfogarmi.
Comunque, vivo una vita normale, lavoro, patente macchina sudata fino all'ultima lira, ma era mia l'unica cosa mia!!

Conosco mio marito, mi sposo e ho uno splendido figlio che è tutta la mia vita e poi…..poi 6 anni fa incontro chi mi ha violentato e da lì tutto precipita......tutti i ricordi sepolti riaffiorano..
un disastro!!! Non sapevo nemmeno che esistesse il panico, ma quando ti ritrovi raggomitolata in un angolo con il cuore in testa e pensi di morire e ti vedi i muri venirti addosso!!!! 
Sono stata per un periodo in cura perchè sono arrivata al punto di pensare che la vita fosse inutile e arrivare al punto di pensare che morire fosse la cosa giusta...farti passare da parte a parte nel braccio sx un cacciavite senza nemmeno sentirne il dolore.....! 

Ogni mattina guardando quella cicatrice ringrazio di essere VIVA..
Il grosso del problema è sorto 2 anni fa quando non so perchè mi sono accorta di avere un cuore che ha paura e tutto quello che ho dentro rimane chiuso in queste mani,chiuse a pugno scoprire che hai dei sentimenti a 40 anni non facile e è una lotta....ma per lo meno posso dire di provarci e se anche prendo(come li definisco io) i 5 minuti, è brutto,ma so di essere VIVA...non ho molto da dare certo che preferisco scrivere che dire e non è questione di falsità e che ne ho paura!

Ma chi mi conosce sa.questa è la mia storia grazie se l'hai letta fino in fondo non ho nulla da vergognarmi,l'ho fatto per troppi anni e ora come l'araba fenice rinasco dalle mie ceneri, ma se cado tendimi la mano..semplicemente…


LA VITA E' UN DONO E COME TALE VA VISSUTA CON TUTTI I PRO E I CONTRO..


IO,SEMPLICE VITA AL MONDO DICO GRAZIE!


(Francy)



lunedì 16 aprile 2012

La mia lotta contro il panico - testimonianza di Salvio



Mi chiamo Salvio, per più di vent'anni ho sofferto di
depressione e crisi d'ansia. Sicuramente questi disagi emotivi
hanno radici nell'infanzia.

Infatti ho trascorso diversi anni in ospedale a causa di una
malattia fisica a partire dai primissimi anni di vita. A causa
di norme ferree l'ospedale non permetteva la visita dei familiari
se non nel fine settimana. Tutto ciò senz'altro mi causò problemi
emotivi.

Col passare del tempo ho cercato una cura che facesse al caso
mio, non ne potevo più di una vita impossibile da vivere. Pensavo
anche al suicidio. Ero sempre giù di morale, quando andava bene,
mentre nei giorni neri provavo una forte angoscia e un senso di
oppressione indicibile
. Era come se sopra me ci fosse una
onnipresente 'nuvola nera'.

Ho provato a contattare diversi psichiatri. Il primo mi propose
diversi farmaci, ma dopo un input positivo nei primi tempi,
sprofondavo sempre più giù. Ho provato anche rimedi naturali,
e terapie varie, ma senza risultato duraturo.

Poi, finalmente, ho incontrato lo psichiatra giusto che mi ha
prescritto degli ansiolitici e uno psicofarmaco blando, giusto
per sostenermi. Mi propose pure di seguire una TCC (Terapia
Cognitivo Comportamentale)
da una psicoterapeuta di sua
fiducia... fu la mia salvezza.


Gli strumenti a me più utili sono stati:
Un training assertivo
La gestione dei PAN (Pensieri Automatici Negativi)
Il training assertivo mi ha insegnato ad acquisire un comportamento
assertivo invece che passivo. La gestione dei PAN mi ha aiutato a
contrastare i pensieri disfunzionali con altri funzionali.


Già nel giro di 4 mesi circa provai beneficio (anche se andavo
con i piedi di piombo a causa delle delusioni precedenti) e dopo
6 mesi fui finalmente guarito
. Non fu facile, mi impegnavo
ogni giorno ad usare ed affinare gli strumenti
che appresi
durante la terapia, ci furono diverse ricadute, ma infine riuscii ad
uscirne vittorioso.

E' stata una lotta dura ma alla fine posso dire di essere 'al di là della
depressione'.

Salvio

giovedì 5 aprile 2012

La vita è nostra




Questa mattina,mi sono svegliata con dei propositi nuovi,non so quanto possano durare,ma io ci voglio credere..
Non voglio attirare a me pensieri negativi,giudicare le persone per come si comportano con me,quel compito aspetta a qualcuno di molto grande..

Tante volte ci si arrabbia e diciamo ma perche'le cose non vanno dal verso giusto,come si vorrebbe,la risposta e'piu'semplice di quanto si pensa,quello che noi vogliamo non e'detto che sia la cosa giusta,dobbiamo avere fiducia,non e'voluto il nostro male,ma solo il bene,quindi non mi posso arrabbiare se oggi non ho il panino,di certo ho la briciola,che mi saziera',tutto il panino potrebbe essere troppo e non averne bisogno il mio corpo..

La vita e' nostra,per avere una vita felice,bisogna solo nutrirla dell'amore quelllo vero,quello che i bambini sanno dare alla mamma..
A tutti voi felice giornata,se avete mille motivi per essere tristi,ringraziamo di essere vivi e viverli...oggi e sempre..

Debora 

martedì 3 aprile 2012

L'esperienza di Elisabetta, presidente di Insieme Onlus




Vorrei raccontarvi una cosa...
Ho passato un anno intero a casa per colpa degli attacchi di panico, la mia vita era completamente devastata, non riuscivo a fare praticamente più nulla. Avevo perso ogni cosa, famiglia, lavoro, autonomia, ero diventata una “larva” da accudire, da non lasciare sola perché ero capace di tutto, da coccolare... ma era sbagliatissimo, da trattare con un po' di cattiveria ... ma era peggio! Nessuno mi poteva aiutare. Per chi ci è vicino capire quale sia la cosa migliore da fare, credetemi, non è affatto facile.

Avevo la media di 10 attacchi al giorno, i miei organi si stavano ammalando non mangiavo più, non reagivo o meglio non volevo reagire!
Non riuscivo proprio a fare nulla! Restavo a letto giorno e notte! L'unica cosa che riuscivo a fare era quella di alzarmi quando tornava il mio bimbo da scuola e mettermi sulla poltrona per qualche minuto per non farmi trovare a letto.
Dentro di me non capivo più nulla stavo perdendo ogni speranza ....si non mi vergogno di dirlo alle volte ho pensato anche di farla finita!

Vi dico tutto questo perché ora sono qui a scrivere a voi! Durante i miei attacchi minimamente avrei pensato di poter accendere un computer e scrivere qualcosa! Non ne avevo la forza.
Voi ci scrivete i vostri disagi, voi ci scrivete mente avete un attacco, ci chiedete dei consigli...
e noi nel nostro piccolo cerchiamo di aiutarvi in tutti i modi e sempre con tanta umiltà e un cuore aperto a tutti. E questo per voi è un grande passo ! Poter scrivere poter condividere senza vergognarsi di niente e nessuno. E' un passo verso la guarigione ne sono convinta!

Per questo vi chiedo di non mollare mai di non perdere le speranze. Se avete la forza di scrivere in questa pagina meravigliosa è un passo da giganti!
Chi pensa veramente di farla finita non di certo lo scrive, lo fa e basta! Credetemi è così!
Quindi continuiamo tutti insieme questa “battaglia” il nostro disagio ci devasta la vita .. non tutti capiscono ed è per questo che siamo qui ... anche per dar modo a chi non ne soffre di capire!

Vorremmo anche sensibilizzare gli Enti ad affrontare di più questo disagio per far sì che sia medicine che terapie non ci vengano a costare così tanto.
Siamo delle piccole gocce in questo mare immenso.... ma uniti ce la possiamo fare!!!
L'UNIONE FA LA FORZA!

Grazie a tutti voi di cuore!

Personalmente questa pagina mi ha dato tantissimo e continuerò ad aiutare chi ne avrà bisogno sempre e comunque... Anche se facebook, come è successo nella precedente pagina con più di 11.000 fans ha decido di farci chiudere... non ci arrenderemo mai! Per ora siamo qui in questo mondo virtuale e lo scrivo a caratteri cubitali... DI VIRTUALE C'E' SOLO UN MONITOR CHE CI DIVIDE!
NOI SIAMO VERI VOI SIETE VERI.... NOI ABBIAMO BISOGNO DI VOI E VOI DI NOI!
La condivisione è la prima strada verso la guarigione. Credeteci fino in fondo e non mollate MAI!

Vi voglio bene.

ELISABETTA

Presidente Associazione Insieme Onlus

Una poesia di Sandro




li dentro ...
al buio mi ritrovai triste e solo...
e Dio pregai...
lui non rispose...
ed io aperti gli occhi diventai freddo....
e li solo il mio respiro rimase..
da quel giorno ho perso la strada...
andando di qua e di la'..
incontro alla sorte..
e mettendo un piede avanti ed uno indietro ...
con la pioggia o con il vento ..
non mi fermai.
e pure se con la schiena curva e spalle chiuse..
ho continuato a stringere il tempo..
tra le mie ..
MANI..


Sandro

collaboratore Insieme Onlus 

venerdì 30 marzo 2012

La storia di Francesca


















 

Ciao a tutti, mi chiamo Francesca ed e' giunto il momento di raccontare la mia storia.


Ho 49 anni, sono l'ultima di 7 figli ho avuto un'infanzia felice con la mia famiglia, fino a 17 anni, quando mio padre e' morto x un tumore ai polmoni.Mi e' crollato il mondo addosso, sapevo della sua malattia ma nn puoi lo stesso accettare e prepararti al distacco di un uomo buono, gentile, lavoratore,che amava e viveva x la sua famiglia.Li e'iniziata la tachicardia, la paura di stare male , la paura di morire.

Tra alti e bassi la vita continuava, ho conosciuto mio marito, ci siamo sposati e abbiamo avuto 2 figli che sono la nostra vita. Poi 5 anni fa la malattia di mia madre ha riacceso quelli che solo dopo ho capito essere attacchi di panico.Mamma stava male e una delle mie sorelle si ammala di leucemia,una delle forme piu' gravi. Il mio cervello va in tilt, ricomincia la paura che ti lascia senza respiro.Ho paura anche di guidare xche' sono convinta che in macchina mi sento male,riesco a prenderla , ma con grande sacrificio solo x andare da mamma. 

Nel frattempo si ammala il fratello di mio marito, un ragazzo down che ha dovuto passare due anni di atroci sofferenze prima di morire: e' il 15 aprile 2006.Un anno dopo nel giro di due settimane muore anche mio suocero.Passa un altro anno, mia sorella ha finito il ciclo delle chemio e sembra che nonostante tutto il corpo risponda bene, anche perche' lei combatte con tutte le sue forze.gli attacchi di panico si fanno piu' forti, o vado al pronto soccorso o chiamo la guardia medica. 

Nel frattempo mamma peggiora, entra in coma e il 10 ottobre 2008 ci lascia x sempre. Il dolore e' troppo forte, mamma era molto legata a me e io a lei: la paura avanza. Poi finalmente una bellissima notizia , mia sorella ha sconfitto la leucemia ed ora e' in lista x un donatore compatibile x un trapianto al midollo, rovinato dalla malattia, visto che noi 6 fratelli- cosa quasi impossibile- non abbiamo nessuna compatibilita' con lei.Natale 2009, sulla banca dati internazionale si e' trovato il donatore. Si tratta di una signora americana e noi siamo tutti felici. Il trapianto e' fissato x 23 gennaio.

Fortunatamente, qualche mese prima, dopo un fortissimo attaco di panico a cui purtroppo ha assistito mio figlio di 10 anni che x la paura ha chiamato l'ambulanza, su insistenza di una mia amica mi metto in contatto con una psichiatra e qella e' stata la mia salvezza. Quando la terapia inizia a fare effetto ricominco a vivere, riesco a guidare, faccio la spesa da sola,e' come rinascere x la seconda volta.Questa terapia mi aiuta ad affrontare l'ennesimo duro colpo: il 25 febbraio di quest'anno mia sorella dopo un mese di sofferenze indescrivibili nn supera il trapianto ....mi manca l'aria, non respiro, il cuore a 2000, non ce la faccio. poi penso che devo reagire x lei , xche' lei non ha mollato mai in questi anni, neanche x un minuto.

Al suo funerale riesco perfino a leggerle una lettera, cosa che nessuno-io x prima-credeva che sarei riuscita a fare.Facciamo appena in tempo a riprenderci un po' che il 26 marzo ci lascia anche mia cognata, dopo due anni di terapie x un tumore all'utero.Mi sembra un incubo,ho l'impressione di nn vivere la mia vita , mi sembra di guardare un film.Devo reagire ancora, tra un mese mio figlio fara' la prima comunione e non voglio che questo giorno cosi importante sia triste. Purtroppo pero' non era ancora finita. 

Mia suocera, che e' venuta ad abitare con noi da quando e' rimasta sola, il giorno di Pasqua si alletta e il 12 aprile se ne andra' anche lei......Non e' possibile.....e' un incubo.....Nonostante tutto si va avanti, si deve andare avanti e io grazie alla terapia e alla fede sto andando avanti ,anzi, ora vedo il famoso bicchiere mezzo pieno e penso sempre che quando accade qualcosa, mi poteva andare peggio e che cmq c'e' chi sta peggio di me.

Dalla mia vita ho imparato tante cose, ma la piu' importante e' sicuramente che NON DOBBIAMO MOLLARE MAI.....

Francesca

P.S. Francesca è un membro dell'associazione Insieme Onlus e amministratrice di pagina facebook, una donna meravigliosa. 

giovedì 29 marzo 2012

LE ALI DELLA LIBERTA’




Hanno cercato in tutti i modi di schiacciarmi, 
di spezzare le mie ali, 
mi hanno ...insultata, derisa, 
mi hanno messa all'angolo, 
hanno schernito tutti i miei sogni,
hanno lasciato che cadessi nel baratro dell'insicurezza, 
della paura, 
della non vita....
tante avversità hanno inflitto la mia anima, 
il mio cuore, la mia voglia di vivere.....
ma in bilico sono riuscita ad assorbire quella forza e quella volontà 
che riusciranno a non farmi cadere nel vuoto...
io non mollerò mai.....
e domani al sorgere del giorno 
potrò sorridere alla vita..
ed iniziare un nuovo capitolo della mia storia....
con coraggio andrò avanti...
e non mi volterò mai più indietro.........



Miei cari amici. ormai è da parecchio che sono entrata in pagina ed avete avuto modo di conoscermi un po’..ho già scritto precedentemente che sono ben 30 anni che soffro di ADP, oltre ad ansia, senso di irrealtà e via discorrendo. 
L'atrocità massima per me, è che in questa vita, alla quale io ho dato tutta me stessa, alla mia famiglia, a mio marito, a mia figlia, al sacrificio del lavoro (dato che sono io l'unico sostentamento in casa..)...è il vuoto che sento dentro di me.

Mi sono affannata tanto, per aiutare, sostenere chiunque, ho regalato sempre un sorriso, un caldo abbraccio, una parola..malgrado la mia precaria situazione mentale e psicofisica, malgrado i miei impasticcamenti quotidiani...eppure non ho fatto nulla...il vuoto interiore...non ho piu uno stimolo, la mia vita fatta di piccole cose si è sgretolata, sabbia tra le mie mani.....

ora ho voi e sono felice, ma quando spengo il pc, torno a casa stanca dal lavoro, gli occhi arrossati...sono una persona sola e vuota....mentre intorno a me girano persone, amici con la loro vita in pugno, padroni di loro stessi...io alla mercè di un male oscuro che si è impadronito di me stessa, della mia dignità.....

la mia vita mi è passata davanti scorrendo velocemente...avrei voluto afferrarla, ma non ci sono riuscita...e i miei occhi non sorridono piu....

Scusate lo sfogo ragazzi, ma solo ora con voi tiro fuori tutto quello che ho dovuto reprimere in tutti questi lunghissimi anni.....

Grazie per avermi ascoltata.

Maria 

P.S. Maria è un membro dell'associazione Insieme Onlus ed amministratrice della pagina facebook. Ha voluto dare la sua testimonianza di vita con le sue sofferenze. La nostra Maria è una persona solare, piena di vita e di energia, eccezionale come poche. Sei grande Maria! 

Il corpo e la mente ci parlano




Mi chiamo Irene, ho 38 anni, soffro di ansia fin da quando ne avevo 17. Si parla quindi di 21 anni fa. Allora quasi nessuno sapeva cosa fosse. Davano la colpa all'adolescenza e al fatto che fossì una persona sensibile, perchè proprio allora il mio adorato zio moriva di tumore a 44 anni. Le crisi negli anni sono andate e venute. Ho fatto psicoterapia per sette anni. In cura farmacologica seguita da una neurologa e uno psicologo meravigliosi, che sento ancora e che per anni mi hanno fatto da madre e padre, quella famiglia supportiva che non ho mai avuto.

Poi ho scelto di studiare. Avevo già affrontato la facoltà di Lettere, perchè il mio amore è sempre stato scrivere (ero una promessa della letteratura: vincevo concorsi e gare fin dai miei 6 anni), poi ho scelto Psicologia, più per capire tutto ciò che mi stava intorno e le dinamiche di queste sofferenze. Ho preso anche il diploma di Consulente Grafodiagnostico (per tutti, grafologo) e ho studiato erboristeria. Mi sono presa anni di tempo per capire, provare, metabolizzare. 

Il tutto è confluito in questo libro, di cui sono davvero orgogliosa. L'editore mi ha chiesto un manuale scritto in maniera semplice (non avete idea di quanto sia difficile scrivere in maniera semplice: forse è il registro stilistico più difficile), con facili esercizi a costo zero, che si possono riprodurre ovunque. Ci sono ovviamente dietro delle spiegazioni psicologiche, ma l'approccio è basato su tecniche e buonsenso, senza alcuna ideologia. Ognuno che voglia fare un percorso serio di approccio al proprio malessere deve conoscere il codice comunicativo del corpo, che non sa parlare se non tramite sintomi, più o meno esasperati.

Ho proposto il libro "Decodificare il malessere" ad agosto 2011. La pubblicazione è avvenuta a marzo 2012. C'è tanto lavoro dietro questo libro, anni di studi e di sperimentazioni proprio su me stessa per capire cosa potesse funzionare.

Insomma, un vero e proprio corso di rieducazione al benessere. Tanto che da qualche giorno è in vendita l'audioebook, registrato personalmente da me sempre per Bruno Editore, con musiche rilassanti ed esercizi guidati passo passo, che potete ascoltare sull'ipod o in macchina. Trovate tutto sul sito www.autostima.net.

L'ebook costa dieci euro, e vi fornisce un corso sul benessere che vale centinaia di euro. Vale la pena pensarci, io personalmente non ho mai trovato nulla che costasse sotto i cento euro a livello di corso, poi se andiamo sui 'nomi' della psicologia, un seminario può costare anche qualche migliaio di euro...

Io ho messo insieme questo corso per poter passare la mia conoscenza e le mie esperienze a chi si trova a che fare con questi disturbi. Credo fortemente nella mia creatura e vorrei che fosse d'aiuto anche solo a una persona. Rimango comunque a disposizione di chi avesse bisogno di una mano e voglia percorrere un serio percorso di autoconsapevolezza, per poter dare qualche dritta già sperimentata.

Vi aspetto dunque nel gruppo Ansia-Attacchi di panico- Agorafobia con una meravigliosa equipe che fa un lavoro splendido e del tutto gratuito (che molti specialisti si fanno pagare profumatamente e poi quando hai bisogno di loro, ti sfido a trovarli...), al mio blog sulla scrittura idieffe e soprattutto alla mail ireneferri@fastwebnet.it, per iniziare insieme questo meraviglioso e mai finito viaggio dentro se stessi. 

Grazie a tutti!

Irene