giovedì 20 agosto 2015

Storie di panico: Francesca e i suoi sogni-Farmaci e Psicoterapia



Ho deciso di iniziare la cura con i temutissimi farmaci che fino ad oggi ho evitato con tutta me stessa. Come mi sento? Strana sicuramente. Stamattina presto, al solo pensiero di ingerire quelle sconosciute gocce mi era presa una paura assurda. Il solito dolore lancinante allo stomaco che non passa mai. L’ansia mi bussava da dentro facendomi male, bloccandomi. Ma forse è stato un bene. Con i suoi modi bruschi e prepotenti voleva parlarmi, aggredirmi. Mi ha urlato qualcosa di incomprensibile, ma io ho finalmente trovato il coraggio di dirle “BASTA!!! Mi stai devastando da mesi e mesi. Di giorno, di notte, da sola, in compagnia, mentre mangio, leggo, cammino, persino quando sogno. Forse mi risparmia nei pochi momenti piacevoli della cucina e della scrittura. Io invece voglio spasmodicamente tornare a vivere. Non lo so se sarò mai come prima.
Quando a ciel sereno ti sovrasta all’improvviso un tornado di quelli estivi di origine tropicale che proprio non avevi calcolato, hai due possibilità. Restare ferma ad aspettare che passi presto con tutta la sua violenza cattiva e distruttrice, sperando che non ti uccida e cercando magari pur nella tempesta un punto di rifugio, oppure muoverti per schivarlo, magari sconfiggendolo in rapidità prima che ti invischi e ti avviluppi a sé. Ecco a un certo punto ho cercato di fare questo per liberarmi dalla "bestia nera" che si chiama ANSIA di nome e PANICO di cognome. Ho fatto psicoterapia per quasi un anno portandomi dietro i miei schemi settimanali scritti su foglietti strappati dove disegnavo qua e là sorrisi, perché piccoli momenti di tregua al dolore sono riuscita comunque a ritagliarmeli con caparbietà. Sono stata accolta e ascoltata da una persona meravigliosa che mi ha aperto le braccia, ma soprattutto il cuore e le orecchie come se fossi una bimbetta che ha smarrito di notte le chiavi della propria casa. Ho ripercorso la mia vita, o almeno ho iniziato a farlo, soffermandomi sui momenti di dolore più acuti che tutti gli esseri dotati di un’anima hanno avuto o avranno. Non si possono cancellare, questo è indubbio. Sono troppo parte di me ma si può andare avanti per noi stessi e per chi ci ama anche così fragili e impauriti. Il segreto per quanto mi riguarda è uscire dal vittimismo e riprovare a respirare. I farmaci li accetto perché voglio e desidero stare calma, godermi in santa pace un tramonto, un bagno al mare, una cena con il mio ragazzo, un caffè con le amiche di una vita, giocare come una matta con la mia nipotina, vedermi un film d’amore in attesa trepidante del finale, che spero sia lieto, e di piangere, poi, come sempre immedesimandomi nelle storie più fantasiose che siano mai state scritte o solo immaginate.

Francesca

6 commenti:

Anonimo ha detto...

ciao! bellissime parole! sembrano riflettere la mia storia di vita che ormai convive dentro di me già dagli anni 90! grazie di averla espressa anche x conto mio! <3 :)

Anonimo ha detto...

A 33 anni, dovrei essere nel pieno della mia esistenza ed invece, mi sembra di assistere al suo tramonto, giorno dopo giorno e in alcuni momenti, lo vorrei.
L'ansia mi fa compagnia da quando apro gli occhi al mattino, fino a quando si chiudono, vinti dal sonno e forse solo mentre dormo sono felice, perché è come non esistere.
Tutto si spegne e tace.

Anonimo ha detto...

Dai dai che ne usciamo. Farmaci o no. Chi prima e chi dopo. Chi ci conviverà... ma il segreto è uno: l'accettazione. Se accettiamo il nostro stato e non ci giudichiamo tutto andrà per il verso giusto. Accettiamo di aver avuto esperienze passate che ci hanno forgiato e ci hanno donato anche questo stato. Potremmo prenderlo anche come un dono! Eh si perchè quando ci troveremo a parlare con qualcuno che ha problemi di ansia sapremo di cosa parla e come si sente. E magari potremo aiutarlo/a ad uscirne come qualcuno ha aiutato noi. Un abbraccio sincero dal cuore. Vi amo tutti/e

Ale ha detto...

L'ansia, la depressione, il panico, mi stanno vicino da più di trent'anni. Non intossicatevi con farmaci o altro.... ho provato tutto, fiori di bach, omeopatia, psicoterapia, ecc.ecc. Come scrive l'anonimo qui sopra forse bisogna solo "accettare" di essere così, in fondo stiamo male perchè siamo delle persone sensibili e questo è un pregio, non un difetto. Un abbraccio a tutti.

Easy Franz ha detto...

Il tuo racconto , pure se nella sua realtà drammatica (che bene conosco sulla mia pelle), trasuda comunque bellezza. e verità,e denota le problematiche comune a milioni di persone sul pianeta terra in questo periodo, che però sono estremamente personalizzate per ognuno di noi.Ricorda comunque che quello che ti accade è un processo evolutivo che ti porta ad avvicinarti sempre più verso il tuo giusto divenire , quindi il consiglio che posso darti è :
Cerca prima che puoi di rinunciare ai farmaci, soprattutto quelli chimici, e magari appoggiarti solo a qualche rimedio naturale od omeopatico, ma soprattutto , come qualcun' altro ha detto nei commenti sopra :"cerca di accettarti in tutti i tuoi cambiamenti e affidati ."

Anonimo ha detto...

Qst racconto rispecchia molto anche la mia vita...
Tempo fa sn stata in terapia senza risultati adesso ho cambiato medico mi trovo bene sto scoprendo lati di me nascosti... rivoglio la mia vita bella e spensierata ... l ansia fa stare male noi e chi ci sta vicino perché non sa cosa fare.
crediamocci e ce la faremo !