martedì 7 novembre 2017

Ipocondria (disturbo d’ansia per la salute)


Che cos'è l'ipocondria

L'ipocondria o disturbo d’ansia per la salute è una condizione di disagio caratterizzata da una preoccupazione eccessiva e infondata riguardo la propria salute, tanto che qualsiasi sintomo fisico, anche lieve, viene interpretato come segno di patologia. Chi presenta questo disturbo viene solitamente considerato “malato immaginario” o ipocondriaco, a causa delle sue convinzioni infondate di essere malato.
La prevalenza dell'ipocondria comprende tra l’1,3 % ed il 10% della popolazione, mentre considerando le persone ricoverate in ambulatori medici le percentuali vanno dal 3 all’8 % (Fonte: DSM – 4, 2000). Non si riscontrano differenze tra maschi e femmine nella presenza del disturbo.


Sintomi dell'ipocondria

Per una corretta diagnosi del disturbo d’ansia per la salute è necessario riscontrare la presenza di alcuni tratti specifici:
Preoccupazione di avere o contrarre una grave malattia.
I sintomi somatici non sono presenti o, se presenti, sono di lieve intensità. Se è presente un’altra condizione medica o vi è un rischio elevato di svilupparla, la preoccupazione risulta eccessiva o sproporzionata.
È presente un elevato livello di ansia riguardante la salute e un alto livello di allarme su questi temi.
L’individuo attua eccessivi comportamenti correlati alla salute (come controllare di continuo il proprio corpo alla ricerca di segni di malattia) o presenta un evitamento che potrebbe danneggiare la sua vita quotidiana (evita visite mediche e ospedali).
La preoccupazione per la malattia è presente da almeno 6 mesi, anche se la specifica patologia temuta può cambiare nel corso di questo lasso di tempo.

I comportamenti correlati all'ipocondria

Si evidenziano due tipi di comportamenti tipici, opposti tra loro, che si presentano qualora si soffra di ipocondria:
Eccessiva richiesta di assistenza medica.
Evitamento dell’assistenza medica.

Il disturbo ipocondriaco infatti può portare una persona ad allarmarsi al punto da voler controllare ogni minimo sintomo fisiologico, con la speranza di prevenire le malattie. Viceversa tale preoccupazione può venire volontariamente evitata, per timore di scoprire una grave patologia.
È tipico delle persone che sperimentano il disturbo rivolgersi sempre a centri per la salute fisica, risultando sani a tutti i controlli. Alcuni medici possono reagire negativamente, a causa dell’insistenza nelle richieste dei pazienti, creando incomprensioni. Viceversa i pazienti possono aumentare il loro livello di ansia se i medici sono interessati al loro caso e vogliono approfondire le visite.


Ipocondria e altri disturbi

Per diagnosticare correttamente l'ipocondria è necessario differenziarla da altri disturbi affini. In molte condizioni mediche, per esempio, quando una persona è affetta da una malattia, è normale manifestare uno stato d’ansia. Tuttavia se quest’ansia è sproporzionata rispetto alla gravità della malattia e non si limita nel tempo (ma supera i 6 mesi), può essere diagnosticato il disturbo d’ansia per la salute.

Nel Disturbo da sintomi somatici sussiste una sintomatologia fisica concreta e ben individuabile nel paziente, mentre nel Disturbo d’ansia da malattia i sintomi sono minimi ed è la preoccupazione del paziente ad essere rilevante.

In altri disturbi d’ansia, quali Ansia Generalizzata e Attacchi di Panico, le preoccupazioni sono generali o legate strettamente a ciò che scatena l’attacco, mentre nel Disturbo d’Ansia da malattia il contenuto della preoccupazione riguarda esclusivamente la salute.

Nel Disturbo ossessivo-compulsivo i pensieri possono riguardare la salute, ma risultano intrusivi e riguardano il timore di contrarre una malattia futura, mentre l’ansia da malattia riguarda la situazione presente. Inoltre nell’ipocondria non si riscontrano ossessioni e compulsioni.
Anche nel Disturbo depressivo maggiore possono essere presenti preoccupazioni circa il proprio stato di salute o l’insorgenza di malattie, tuttavia tali pensieri sono legati agli episodi depressivi e mancano della continuità tipica del disturbo ipocondriaco. È possibile diagnosticare entrambi i disturbi nel caso tale continuità sia invece presente.

Infine a differenza dei Disturbi psicotici, nel Disturbo d’ansia per la salute non sono presenti idee deliranti: la persona è consapevole che la malattia che teme non è presente, ma ne avverte comunque i sintomi, mentre lo psicotico è fermamente convinto della presenza della sua malattia immaginaria. Inoltre nei disturbi di tipo psicotico le idee sono esagerate e bizzarre, mentre nell'ipocondria non si sviluppano credenze estremamente distorte.

Esordio e decorso dell'ipocondria

L’esordio e il decorso del Disturbo d’ansia da malattia sono poco definiti. In generale si presenta la prima volta nei giovani adulti e permane fino alla mezza età; sembra essere una condizione pervasiva se non avviene un intervento di cura. Vi è un aumento dell’ansia collegato all’avanzare dell’età, mentre nell’infanzia il disturbo è molto raro.

Cause dell'ipocondria

La causa del disturbo può essere identificata su più fronti, molti dei quali sono tuttora indagati. Tuttavia un singolo evento traumatico (come una malattia che mette a repentaglio la vita dell’individuo) può scatenare la comparsa del disturbo. Anche un’infanzia difficile o traumatica può predisporre una persona a sviluppare tale disturbo. Circa un terzo delle persone affette da ansia da malattia possono manifestare una forma più lieve di ipocondria, ma comunque da analizzare e tenere sotto controllo.

Costrutti psicopatologici caratteristici dell'ipocondria

Il Disturbo d’ansia da malattia può costringere la persona che ne è affetta a continue visite mediche, anche molto approfondite, per verificare la fondatezza dei sintomi che percepisce. Un riscontro negativo da parte del medico non arresta il comportamento del paziente, che continua a chiedere attenzione sulle sue presunte malattie. Tali convinzioni possono far sì che la persona si limiti nella vita di tutti i giorni: chi crede di essere malato si comporta ben diversamente da chi si considera sano. Possono risultare compromesse le relazioni interpersonali, il lavoro e i rapporti familiari.

Il trattamento dell'ipocondria

La terapia per il Disturbo d’ansia da malattia è di tipo farmacologico, psicoterapeutico o un’integrazione dei due. L’approccio farmacologico è utile per alleviare i sintomi o per meglio controllarne alcune fasi più acute, o come supporto alla psicoterapia. È da considerare che, per la natura del disturbo, una persona potrebbe rifiutarsi di assumere i farmaci per paura di ammalarsi o di avere danni alla salute, dato che il contesto medico può allarmare chi soffre del disturbo.
La psicoterapia cognitivo-comportamentale è ritenuta a oggi la forma di intervento più efficace per affrontare con successo il Disturbo d’ansia da malattia. (Fonte: National Institute for Health and Clinical Excelence, NICE, 2011).
Chi soffre di ipocondria interpreta erroneamente le sue sensazioni corporee e ve ne attribuisce una pericolosità esagerata rispetto alla realtà. L’intervento di psicoterapia cognitivo-comportamentale è volto a sostituire l’idea che i sintomi sperimentati siano generati da una grave malattia, costruendo un’ipotesi alternativa, più adeguata e vicina alla realtà. Se i pazienti sono riluttanti ad affidarsi a un percorso di psicoterapia è utile agire con un intervento psicoeducativo (un passaggio intermedio) che meglio delinei sia la situazione della persona che si rivolge al terapeuta, sia gli obiettivi della terapia stessa. Evidenze da studi scientifici (Fonte: Lukens & McFarlane, 2004) confermano l’efficacia dell’intervento psicoeducativo, in particolare se eseguito in gruppo. Il paziente, intrapresa la psicoterapia, viene guidato attraverso un percorso atto a renderlo maggiormente consapevole dei suoi processi mentali, dei meccanismi che governano il suo comportamento. Con l’aiuto del terapeuta vengono individuati i circoli di mantenimento del disturbo e le sue ripercussioni su aspetti comportamentali, con un graduale miglioramento della qualità della vita, fino a quel momento compromessa dal timore di avere una grave malattia.

Dal Sito: studicognitivi.it

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