CAUSE:
Per comprendere il motivo per cui l’ansia scatena ad alcuni gli
attacchi di panico e ad altri no, dobbiamo rivolgere l’attenzione a
diversi fattori: lo stress psicologico (rappresentato
da eventi di vita come separazioni, divorzi, lutti, licenziamenti,
trasferimenti, problemi sentimentali o finanziari, incomprensioni
coniufali, nascita di figli e altri eventi legati ad un significativo
aumento del senso di responsabilità e quindi di ansia, tensione e
stress); lo stress fisico (rappresentato da condizioni
di esaurimento, affaticamento da eccessivo lavoro, abuso di droghe e
alcol, scarso sonno, diete esagerate, ipoglicemia ecc.); tenendo conto
ovviamente delle caratteristiche di personalità, ossia
del modo in cui abitualmente ci comportiamo, emozioniamo ed interagiamo
con gli altri, che rappresenta il nucleo della nostra identità,
differenziandoci dagli altri. Coloro che soffrono di attacchi di panico,
si descrivono come ansiosi, sensibili, emotivi, nervosi, tendenti ad
angosciarsi e preoccuparsi eccessivamente; sono quindi più predisposti
ad attacchi di panico e, più in generale, a soffrire di disturbi
d’ansia.


TERAPIA FARMACOLOGICA
Per disinnescare le reazioni abnormi caratteristiche del disturbo da
attacchi di panico è indispensabile ricorrere ai farmaci. I composti più
indicati in questo caso sono gli antidepressivi, in particolare gli inibitori del sistema di riassorbimento della serotonina (SSRI) e della noradrenalina (SNRI). Possono anche essere necessari: TCA, farmaci appartenenti alla alla classe di antidepressivi chiamati “antidepressivi triciclici”; Benzodiazpine, farmaci che sono dei lievi sedativi, appartenenti al gruppo di farmaci chiamati “deprimenti del sistema nervoso centrale”; MAO, farmaci appartenenti alla classe di antidepressivi chiamati “inibitori delle monoaminossidasi”.
TERAPIA COMPORTAMENTALE: Per
ottimizzare gli effetti della terapia farmacologica e offrire al
paziente un efficace mezzo di autogestione delle sensazioni sperimentate
nelle diverse circostanze della vita quotidiana è utile abbinare ai
farmaci una terapia comportamentale per sciogliere il legame tra le situazioni critiche e la reazione ansiosa del paziente.
L’approccio comportamentale prevede che la persona affetta da disturbo
da attacchi di panico, anziché evitarli, si esponga gradualmente agli
eventi ritenuti stressanti, analizzandoli con l’aiuto dello specialista
ed elaborandoli n chiave positiva per far rientrare l’esperienza vissuta
in un contesto di normalità, affrontandola meglio in seguito.
PREVENZIONE: Per prevenire gli attacchi di panico occorre: seguire
ritmi di vita regolare, dormire a sufficienza, adottare
un’alimentazione sana, praticare un’attività fisica moderata
quotidianamente, assumere tutte le terapie prescritte dal
medico con regolarità, rispettando i dosaggi indicati; evitare alcolici e
bevande a base di caffeina, non fumare o quanto meno ridurre il numero
di sigarette abituali, frequentare gruppi di auto-mutuo aiuto,
condividendo la propria esperienza con altre persone affette da un
problema analogo. Un buon punto di partenza sta nell’iniziare a mettere
in discussione se stessi, riconoscendo che anche i punti di vista degli
altri hanno un valore; imparando, ogni tanto, ad accettare un consiglio o
una critica, senza sentirsi svalutati. E’ opportuno mettere da parte i preconcetti
in modo da allargare la mente, senza seguire sempre schemi rigidi che
può chiudere in una corazza difensiva, ostacolando le relazioni ed il
benessere. Può essere positivo aiutarsi con delle tecniche di
rilassamento.
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