giovedì 7 dicembre 2017

La salute va di corsa



Le tantissime motivazioni per cui fare jogging allunga
la vita, previene numerose malattie, rende più giovane
il cervello, libera dallo stress e fa dormire meglio

Dalla letteratura al cinema, dai videoclip alle grandi canzoni, l’idea della corsa si associa da sempre a quella della libertà, l’immagine più vicina a quella del desiderio icariano di volare. Non è uno, ma sono tantissimi i motivi del parallelismo tra il correre e il sentirsi vivi. La corsa, lo sforzo fisico, la soddisfazione mentale, producono effetti inimmaginabili sul nostro corpo e sul nostro spirito.

Innanzitutto, correre fa bene alla forma fisica: aiuta a tenere sotto controllo il proprio peso corporeo, dà resistenza e brucia calorie tenendo in equilibrio il metabolismo. Questa è forse la più conclamata tra le motivazioni che ci spingono a un’attività fisica costante. Scopriamo insieme quali sono le altre, forse più importanti, caratteristiche benefiche del running.

A livello chimico una sana corsetta aumenta la produzione di serotonina, il cosiddetto “ormone del buonumore” e provoca un notevole rilascio di endorfine. Addirittura si parla di “Runner’s High”, ossia lo sballo del corridore, perché correre per lunghe distanze causa un rilascio di endorfine così alto da indurre il corpo a una sensazione di euforia paragonabile a un’alterazione psichica da stupefacenti. Un antidepressivo del tutto naturale, che aumenta il rilassamento personale e migliora il sonno notturno. Inoltre è stato dimostrato come 20 minuti giornalieri di corsa combattano disturbi da ansia e panico, regolando il battito cardiaco (uno dei problemi di chi soffre di ansia) e contribuendo a mantenere il necessario equilibrio biologico.

A livello medico i vantaggi del fare jogging sono strabilianti. Numerosi studi hanno certificato come la corsa aiuti a prevenire alcuni tipi di tumore, altre patologie come il diabete, e riduca i livelli di colesterolo e di osteoporosi. Addirittura tra le sue proprietà c’è quella di riparare danni cerebrali e proteggere l’apparato visivo da malattie.

Uno degli studi più curiosi riguardanti i benefici della corsa è quello secondo cui l’attività ringiovanisca il cervello. Tra i 50 ai 69 anni correre almeno tre volte a settimana incentiva lo stesso cervello a produrre nuove cellule cerebrali. Alzi la mano chi non ha mai conosciuto corridori di una certa età che non fossero giovanili ed energici. Ecco, sembra una buona dimostrazione.

Una serie di argomentazioni scientifiche danno sostegno alla corsa come strumento di misura con se stessi, come prevenzione e come stimolo mentale. In realtà basterebbe molto meno per convincerci del suo valore: guardare l’espressione di infinita gioia stampata sul viso dei bambini quando, incapaci di mantenersi sul lento passo di una camminata, scoprono che correre è la cosa più vicina alla libertà.

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