Ogni individuo tende a rinchiudersi nella propria zona di comfort, per poter godere di quelle certezze utili per potersi sentire protetto e meno a rischio. Questa è una situazione normale, che coinvolge quasi tutti, ma che può poi assumere anche una forma patologica nota come ansia anticipatoria. Questa forma ansiogena, infatti, stimola forti sentimenti d’angoscia ogni qual volta si tratta di dover affrontare impegni e compiti che il cervello ci spinge a considerare pericolosi. Quando accade ciò, chi soffre di questa forma di ansia tende a chiudersi in se stesso e a rifiutare anche quei compiti che vengono considerati quotidiani: la percezione della realtà viene infatti alterata dalla paura, che comincia a dominare ogni pensiero dell’individuo. È importantissimo combattere l’ansia anticipatoria prima che possa assumere un rilievo molto profondo, richiedendo dunque l’intervento di uno psicologo: quali sono i suoi sintomi, e come combatterla?
Ansia anticipatoria: cause e sintomi
La causa più diffusa che spinge alla nascita dell’ansia anticipatoria è la presenza di un trascorso spiacevole: le esperienze vissute da una persona possono marchiare a fuoco la sua percezione della realtà, soprattutto quando gli hanno procurato un danno. Quando si verifica ciò, la mente spinge ad una forma di ansia che porta l’individuo a non ripetere le suddette esperienze: è uno stimolo difensivo naturale, che può però degenerare e impedire alla persona di vivere ogni aspetto della propria vita, anche il più normale. Ciò che porta verso questa ansia è spesso la presenza di patologie psicofisiche come la fobia sociale, l’agorafobia e gli attacchi di panico: in questo caso, le cause diventano anche i sintomi.
Come curare l’ansia anticipatoria?
Come spesso accade per qualsiasi forma di ansia o di fobia, il primo passo da compiere è prendere il controllo delle proprie emozioni. In sintesi, le paure vanno analizzate oggettivamente e dominate, così da reprimere quella sensazione di angoscia che si attiva in situazioni altrimenti tranquille, come la frequentazione di un supermercato. Inoltre, è sempre bene concentrarsi su possibili sviluppi positivi dell’esperienza, invece che su quelli negativi: in tal caso, il training autogeno rappresenta uno dei metodi più efficaci per curare un problema come l’ansia anticipatoria. Un’altra soluzione è imparare a non dar peso ai cambiamenti del corpo, come ad esempio l’accelerazione del battito: concentrandosi su di essi, infatti, si dona maggiore linfa vitale alla paura. Non bisogna nemmeno tentare di fermare i suddetti sintomi, ma lasciarli scorrere fino al loro avvenuto passaggio: per farlo è anche possibile distogliere l’attenzione concentrandosi su pensieri positivi, proiettando ambienti quieti e calmi e, parallelamente, adottare delle sane abitudini quotidiane che agevolano ancora di più questo processo. Infine, la terapia breve esperienziale può aiutare ancor di più chi soffre del problema dell’ansia anticipatoria.
Dal Sito: www.oggitreviso.it
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