Depressione post partum femminile
Si crede erroneamente, che la maternità debba essere sempre un processo facile e naturale come mangiare e dormire, che debba comportare solo gioia e serenità, che le madri debbano essere sempre felici di dedicarsi completamente ai loro bambini, che un disturbo dell’ umore dopo il parto sia, quindi, segno di debolezza e non un vero e proprio disturbo.
Invece la maternità comporta comunque un nuovo ruolo da apprendere progressivamente.
Avere un figlio, infatti, cambia la vita e bisogna ricostruirsi un equilibrio nuovo.
La depressione post partum femminile può essere determinata da un insieme di fattori, come, per esempio:
Scarso supporto sociale;
Complicazioni ostetriche;
Disturbi del sonno nel bambino;
Vediamo ora quali sono le diverse modalità in cui si può manifestare tale tipo di depressione:
1) Baby blues: questo tipo di disagio colpisce la maggior parte delle mamme ed il suo esordio avviene nella 1° settimana dopo il parto, ma i sintomi possono perdurare fino a 3 settimane. Di solito scompaiono da soli.
2) Depressione post partum: è un disturbo che compare solitamente tra le 4 e le 6 settimane dopo il parto ( comunque entro i primi 12 mesi dal parto) e s’incrementa persistendo anche vari mesi ( dai 3 ai 9 in media). Il 10% delle donne italiane ne soffre dopo il parto.
3) Psicosi post partum: è la forma più grave ( una mamma su mille) e si manifesta dopo circa 3 mesi.
Ma la depressione post partum può colpire anche i papà.
Mentre, però, per la donna, la maternità ha ripercussioni fisiche e psicologiche, la paternità coinvolge quasi esclusivamente l’aspetto psicologico.
L’aspetto principale della crisi consisterebbe, inconsapevolmente, nella paura di non riuscire ad adattarsi alla nuova responsabilità.
Sembra verificarsi, quasi sempre, quando la donna si dedica intensamente e con gioia al figlio.
Come se, per alcuni uomini, ci fosse unasofferenza per il cambiamento improvvisoavvenuto dopo la nascita del figlio e sentissero di aver perso qualcosa di fondamentale nella propria vita.
Si può manifestare con comportamenti insoliti ed eccessivi.
Ad esempio:
Aggressività nei rapporti con gli altri e voglia di litigare senza motivo;
Dedica il suo tempo solo al lavoro, tornando a casa molto tardi.
Essere a conoscenza dell’esistenza della depressione post-partum, non solo della mamma, ma anche del papà, aiuta certamente a prevenire le difficoltà di coppia ed anche del futuro del nuovo nato.
Nel caso non si riuscisse a fare tutto da soli è importante, per non dire indispensabile, chiedere aiuto ad uno/a psicoterapeuta per una consulenza di coppia per ripristinare nuovi equilibri.
Ecco, quindi, quali potrebbero essere gli interventi utili:
seminari di informazione e psico-educativi ;
gruppi di incontro: utili per far sentire la neo-mamma meno sola, facendo l’ esperienza che ci sono altre persone che condividono con lei incertezze e difficoltà.
consulenza psicologica di coppia: per affrontare insieme i cambiamenti che la nascita di un figlio comporta nella propria vita personale e familiare.
consulenza psicologica individuale: per ricevere sostegno e prendere consapevolezza del nuovo ruolo a cui si va incontro.
Psicologa-Psicoterapeuta
Dott.ssa Fiammetta Favalli
Dal Sito: sosemozioni.it
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