venerdì 7 luglio 2017

Ansia in ferie? Così te ne liberi


L’ansia da vacanza si manifesta con noia, nervosismo, paura del rientro, progetti per il futuro: per combatterla evita le aspettative e apriti all’avventura

“Quest’anno in ferie voglio staccare la spina, prendermi delle giornate per me. Stare tranquilla”.Ogni anno ripetiamo la solita cantilena, dimenticando che la vita non è mai “tranquilla” proprio perché è viva: se cerchiamo di immobilizzarla nei nostri schemi, evochiamo l’esatto contrario di uno stato di quiete, ovvero lo scatenarsi della tempesta interiore. A cosa mai servirebbe “staccare la spina e prendersi delle giornate per sé”? E come deve essere una giornata per te? A pensarci bene sembra molto stressante: “devi” rilassarti, “devi” interrompere tutte le solite attività, “devi” divertirti, “devi” trovare qualche attività alternativa alla solita routine, per poi, infine, rientrare nella routine! Insomma: una tortura! Se ti metti in testa di aver bisogno di “giornate per te”, ti prepari a star male perché stabilisci che queste giornate debbano essere migliori, come a dire che tutte le altre giornate della tua vita sono da buttare via! La vita non è così: non è staccare la spina, semmai collegarla a quella sorgente misteriosa che può accenderla e renderla elettrizzante!

Non rendere la vacanza uno stress mentale
L’ansia da vacanza è semplice da spiegare: le ferie estive chiudono il ciclo dell’anno e se non le usi per rigenerarti ma, “per stare tranquillo”, è facile che dopo la noia subentrino i brutti pensieri. “Cosa ho combinato nell’anno passato? I miei problemi, li ho risolti o sono ancora lì ad aspettarmi? E cosa farò al rientro?” È forte insomma la tentazione di “fare il punto”, cioè di far partire un “film mentale” fatto di bilanci e di buoni propositi. A questo punto la vacanza diventa motivo di stress mentale…di prima categoria! Specialmente durante gli ultimi giorni di permanenza la paura del ritorno a una quotidianità che ci spaventa, nella quale sentiamo di non essere felici, diventa insostenibile. Certo, vorremmo tornare dalla vacanza cambiando tutto e diciamo: “Basta! Da settembre... trovo un altro fidanzato, cambio amici, cambio lavoro, inizio la dieta!”. E via così…In realtà non sappiamo da dove cominciare e alla fine non cambiamo niente. Attenzione: non vuol dire che siamo deboli e senza forza di volontà, vuol dire che stiamo guardando le cose da una prospettiva sbagliata. Ecco come correggerla.

-Cambia (anche) il panorama interiore
Andare in vacanza non significa solo allontanarsi dai luoghi abituali, ma cambiare scenario mentale, uscire dalle coordinate psichiche che abiti quotidianamente. Le abitudini, i ritmi ripetitivi, la visione delle stesse cose e delle stesse persone, i soliti discorsi, le opinioni assorbite dall’esterno finiscono per mascherare la nostra personalità.
Quando tutto questo viene accantonato può capitare un vero e proprio “shock percettivo”: ci ritroviamo “denudati” da tutti gli orpelli, disponibili a un contatto puro con noi stessi e con il mondo, e finalmente possiamo scrollarci di dosso il personaggio nel quale ci eravamo identificati. Di fatto “dimentichiamo” chi credevamo di essere e torniamo nitidi, ripuliti da tutte le “scorie”, dai ruoli che ci impediscono di vivere. La riva del mare o i sentieri montani sono quindi solo lo sfondo di un cambio di sguardo interiore.

-Rifiuta la solita routine e renderai unica la tua vacanza
Se ti sta accadendo anche ora, significa che stai vivendo la vera vacanza: uno spazio vuoto, una discontinuità, una “rottura del tempo” e delle sequenze che nella vita quotidiana ti imprigionano. Il vuoto, infatti, dirige lo sguardo verso l’interiorità, rende la mente libera, ti fa incontrare te stesso. Solo se incontri il vuoto, la vacanza ti rigenera davvero. Se invece ti accorgi che la tua vacanza è dominata dalla routine non spaventarti, puoi correre subito ai ripari. Non è difficile rinunciare agli appuntamenti obbligati e ai riti di massa che finiscono per uniformare anche l’estate agli standard. L’estate è il tempo del rinnovamento!

Il gioco delle parole libere: lascia emergere dal profondo un nuovo linguaggio
Ecco un semplice gioco che puoi fare anche in spiaggia, ma che può regalarvi un potere immenso: quello di spegnere le “solite frasi” e far emergere parole autentiche, capaci di rigenerare la mente. Procurati carta e penna: il primo passo è quello di individuare una parola chiave da cui partire. Scegli un tema generico, meglio ancora un ambito della vita in cui pensi di avere difficoltà: l’amore, il lavoro o la famiglia, i figli…Scrivi questa parola al centro della pagina, dopodiché inizia con le “libere associazioni” che annoterai sul foglio l’una sotto l’altra. Ad esempio: Amore: Rosso, Calore, Passione, Fuoco, Brucia, Paura…Quando arrivi al punto in cui non ti viene in mente più niente, prendi in mano il foglio e rileggi attentamente le parole che hai scritto. Attento, non devi “fare” niente di particolare: lo scopo non è arrivare a un responso razionale immediato, quindi evita interpretazioni affrettate, ma lascia depositare dentro di te i contenuti emersi, e accoglili senza commenti. Via via che ti divertirai in questo esercizio, imparerai sempre di più a mettere da parte le resistenze e ti accorgerai, anche con una certa sorpresa, che sgorgheranno spontaneamente termini inaspettati, un nuovo linguaggio che potrà far parte del tuo vocabolario quotidiano e che farà affiorare quello che senti e che ti occorre per davvero.

- Fallo 10 minuti al giorno
Fai questo semplice esercizio quando ti accorgi di ripetere sempre gli stessi discorsi, quando cerchi una soluzione che non arriva, o se hai la tendenza ad indagare troppo con la ragione il mondo dei sentimenti. È molto utile per sbloccarti. Per ottenere risultati dedicagli dieci minuti una volta al giorno per almeno due settimane. La vacanza, lontano dalle solite pressioni esterne, è il momento migliore per iniziare!

Dal Sito: www.riza.it

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