Maggiormente diffusi tra le donne, possono manifestarsi in qualunque istante della vita modificandone la qualità
Ansia e panico sono solo alcune delle parole abusate al giorno d’oggi nel linguaggio comune, ma solo chi ne soffre ne conosce davvero il significato. L’ansia o il panico sono tirati in ballo per descrivere situazioni difficili o persone particolarmente apprensive, ma nella realtà identificano sintomatologie ben precise e riconoscibili. Le più diffuse sono:
- Indolenzimenti e contratture muscolari
- Tachicardia e palpitazioni
- Sensazione di soffocamento
- Mal di testa
- Sudorazione eccessiva
- Tremore muscolare
- Disturbi gastrointestinali
- Irritabilità
- Parestesie locali
Si tratta di manifestazioni che inizialmente vengono recepite, da chi le prova, come esclusivamente fisiche. Insorgono in maniera così apparentemente improvvisa e “fisica” che, almeno inizialmente, si cerca di individuare una causa patologica che spieghi tali disturbi. In genere, dopo le prime visite e analisi (risonanze, esami neurologici, ecc…) si scopre di non avere alcun tipo di patologia scatenante.
E così, comincia la fase più difficile: il doversi confrontare più o meno frequentemente con le sensazioni spiacevoli tipiche delle crisi di ansia generalizzata o di crisi di panico senza che vi sia una causa patologica individuabile e, dunque, curabile velocemente, rende il soggetto coinvolto estremamente vulnerabile e fragile, oltre a fargli provare uno stato profondo di smarrimento e, spesso, di depressione. L’ansia comincia a creare un circolo vizioso di fobie e “paura della paura”, ovvero il timore di riprovare le stesse sensazioni spiacevoli che, inevitabilmente, innescano un avvitamento della persona fino, nei casi peggiori, a provocare un cambiamento nettamente peggiorativo dello stile di vita.
In aggiunta, occorre sottolineare come, in genere, il soggetto che soffre di disturbi di ansa non si sente pienamente compreso da chi gli sta intorno, poiché è difficile, per chi non lo prova o non lo ha provato, comprendere fino in fondo l’entità del disagio.
Dunque, spesso è difficile ottenere il giusto sostegno o aiuto da parte di chi vive accanto. Inoltre, i disturbi di ansia o di panico “celano”, nella maggior parte delle volte, dei conflitti interiori che vengono esternalizzati e camuffati sotto forma di disturbi di ansia o panico. E quindi, è difficile risalire alle cause dei propri disagi psicologici. La vita frenetica, gli stress lavorativi e familiari, la carriera, la corsa nell’affrontare gli impegni, la complessità delle relazioni personali…sono tutti fattori scatenanti. Le persone soggette ai disturbi di ansia sono sempre più in aumento tanto che il disturdo d’ansia generalizzata potrebbe essere definito come la malattia del secolo.
Per tutti questi motivi, nel caso di disturbi di ansia generalizzata o di crisi di panico, è consigliabile affidarsi il prima possibile a uno psicologo esperto in grado di fornire, non solo gli strumenti per affrontare nel breve le eventuali crisi che dovessero insorgere, ma soprattutto per risolvere il problema nel lungo periodo. Solo con una terapia cognitiva-comportamentale è possibile scavare a fondo nel proprio essere e far riemergere le reali cause e conflitti interiori che sono alla base dei disturbi di ansia e panico al fine di una loro risoluzione.
Dal Sito: www.prontoprofessionista.it
1 commento:
Soffro di Dap da ormai tanti anni!!! Però ho sempre il risolto con l'aiuto di farmaci ...purtroppo ora non è più possibile in quanto per un problema di cuore non posso piu assumere determinati farmaci..quindi ora non solo psicoterapia...ma tanta forza di volontà!!!cerco di prendere il buono da ovunque...frasi che mi diano la carica....e soprattutto la voglia di stare bene!!!������
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