martedì 7 novembre 2017

Uso di cannabis e insorgenza di disturbi psichiatrici: quale relazione?


Psicosi da cannabis, depressione e attacchi di panico: questi sono, secondo ricerche condotte su adolescenti, i disturbi dovuti all'ultilizzo di cannabis.

Alcuni studi che hanno esaminato gli effetti del consumo di cannabis negli adolescenti hanno rilevato una forte correlazione tra uso di cannabis e l‘insorgenza di molti disturbi psichiatrici, come la psicosi da cannabis, la depressione e gli attacchi di panico.

Questi disturbi possono insorgere a causa di uno specifico effetto farmacologico della cannabis, o come risultato delle esperienze stressanti vissute durante l’intossicazione da cannabis. Si è rilevato, inoltre, che tra i consumatori di cannabis vi è un alto rischio di insorgenza di ideazione suicidaria e di tentativi di suicido.

Secondo dati provenienti da indagini condotte sulla popolazione, in media il 31,6% dei giovani adulti europei (15-34 anni) ha utilizzato la cannabis almeno una volta nella vita, mentre il 12,6% ne ha fatto uso nell’ultimo anno e il 6,9% nell’ultimo mese. Una percentuale ancora più alta di europei appartenenti alla fascia dei 15–24 anni ha utilizzato la cannabis nell’ultimo anno (15,9%) o nell’ultimo mese (8,4%) (Osservatorio Europeo delle droghe e delle tossicodipendenze, 2010).

Il consumo di cannabis è stato associato ad un aumento del rischio di insorgenza di disturbi psichiatrici. In uno studio longitudinale condotto in Svezia su 50.465 maschi svedesi, ad un follow up condotto dopo 15 anni, si è rilevato che coloro che avevano cominciato a consumare cannabis
a 18 anni avevano una probabilità due volte e mezzo maggiore, rispetto ai non consumatori, di essere diagnosticati schizofrenici (Andreasson et al., 1987).

Secondo i risultati di uno studio condotto in Bosnia-Erzegovina (Licanin et al., 2002) l’ abuso di sostanze è risultato molto più alto tra gli adolescenti delle aree urbane (con tassi del 62,4% per l’abuso di alcool e del 70,0% per abuso di cannabis) rispetto a quelli che vivono nelle aree rurali (dove si registra un tasso del 37,6% per abuso di alcool e del 30% per abuso di cannabis). Per quanto riguarda l’età, l’abuso di cannabis è risultato più frequente tra gli adolescenti di età compresa tra i 15 ed i 17 anni. Gli adolescenti consumatori di cannabis sono a rischio sia di
abbandono che di ridotto rendimento scolastico.

L’ uso occasionale o continuativo di cannabis può indurre molti disturbi psichiatrici come psicosi da cannabis, attacchi di panico, depressione che può sfociare in tentativi di suicido. Wayne Hall e Louisa Dagenhardt (2009) hanno individuato degli effetti collaterali legati all’assunzione sia occasionale che continuativa di cannabis.

Per gli autori, gli effetti collaterali legati all’uso occasionale di cannabis possono essere di tre tipi:
attacchi di ansia e di panico, in particolare nei nuovi consumatori;
sintomi psicotici (nel caso di consumo di dosi elevate di cannabis);
incidenti stradali legati alla guida in stato di intossicazione da cannabis.

Gli effetti avversi legati all’uso continuativo di cannabis sono invece:
sindrome di dipendenza da cannabis (osservata in circa il 10% dei consumatori);
bronchite cronica e funzione respiratoria compromessa nei fumatori abituali di cannabis;
sintomi psicotici e disturbi psichiatrici nei consumatori che fanno uso massiccio di cannabis, in particolare nei soggetti con una storia pregressa di sintomi psicotici o con una storia familiare di questi disturbi;
ridotto livello di istruzione negli adolescenti che sono consumatori regolari;
deterioramento cognitivo per i consumatori abitudinari giornalieri da più di 10 anni.

Altri possibili effetti collaterali, individuati dagli autori, legati al regolare consumo di cannabis con relazione causale sconosciuta sono:
tumori delle vie respiratorie;
disturbi comportamentali in bambini le cui madri hanno fatto uso di cannabis durante la
gravidanza;
disturbi depressivi, mania, e suicidio;
uso di altre droghe illecite da parte degli adolescenti.
Cannabis nel DSM IV-TR

Secondo il DSM IV-TR le problematiche derivanti dall’uso di Cannabis sono dipendenza da cannabis e abuso di cannabis.

I disturbi psichici indotti dal abuso di cannabis sono:
Intossicazione da cannabis;
Delirium da Intossicazione;
Disturbo Psicotico Indotto da Cannabis (con manie o con allucinazioni);
Disturbo d’Ansia indotto da Cannabis
Disturbo cannabis-correlati non altrimenti specificati: come il Disturbo Delirante indotto da cannabis che è una sindrome (di solito con deliri di persecuzione) che si sviluppa subito dopo l’uso di cannabis. Essa può essere associata a marcata ansia, depersonalizzazione,
e labilità emotiva e può essere erroneamente diagnosticata come schizofrenia. Successivamente all’episodio può subentrare amnesia. 

L’uso occasionale di cannabis può generare sintomatologie che potrebbero essere diagnosticate erroneamente come crisi di panico, disturbo depressivo maggiore, disturbo delirante, disturbo bipolare, o schizofrenia paranoide.
Ipotesi sul rapporto tra uso di cannabis e psicosi

Ci sono due ipotesi che possono spiegare l’insorgenza di psicosi legato al consumo di cannabis. Lo stato psicotico può verificarsi sia come risultato di uno specifico effetto farmacologico della cannabis, che come il risultato di esperienze stressanti vissute durante l’intossicazione di
cannabis. L’effetto psicotico sembrerebbe derivare dall’azione del delta-9-tetraidrocannabinolo (delta-9-THC), uno dei maggiori e più noti principi della cannabis. La seconda ipotesi è che l’uso di cannabis possa generare schizofrenia, o aggravarne i sintomi, in un
individuo vulnerabile o predisposto. In particolare l’uso regolare e continuativo di cannabis sembrerebbe quadruplicare il rischio di sviluppare un disturbo schizofrenico (Hautecouverture et al., 2006).
Cannabis e ideazione suicidaria

Licanin et al. (2003) hanno osservato una maggior prevalenza di ideazione suicidaria nei consumatori che abusano di cannabis (50,0%) e di alcol (36,6%) rispetto ai non-consumatori, indipendentemente dal sesso del consumatore e/o da cause ambientali. L’aumento dell’ideazione
suicidaria, non è stato osservato nei fumatori di tabacco. In uno di studio condotto in Bosnia-Erzegovina relativo al rapporto tra pensieri suicidari e l’abuso di droghe psicoattive, si è constatato che il 28,7% degli adolescenti che abusavano di droghe psicoattive e il 20,2% che, in particolare, abusava di cannabis, in seguito aveva sviluppato pensieri suicidari (Spremo & Loga, 2005).

Per molto tempo la cannabis è stata la droga illecita più usata dai giovani, soprattutto gli adolescenti. Il consumo di cannabis si è dimostrato essere associato ad un aumentato rischio di disturbi mentali. Gli effetti collaterali del consumo di cannabis dipendono dalla modalità di
somministrazione, dalla dose ricevuta, dal tempo di utilizzo, dalle aspettative del consumatore e dalla sua personalità. Il rischio di insorgenza di disturbi psichiatrici è molto alta nei soggetti vulnerabili, comprese le persone che hanno usato cannabis durante adolescenza, quelli che in
precedenza avevano sperimentato sintomi psicotici, e quelli ad alto rischio genetico di disturbi psichiatrici.

Dal Sito: www.stateofmind.it

Per saperne di più: http://www.stateofmind.it/2014/09/cannabis-disturbi-psichiatrici/

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