L'ansia è come una sedia a dondolo: sei sempre in movimento, ma non avanzi di un passo”. Sono le parole con cui la scrittrice statunitense Jodi Picoult descrive questo disturbo di cui, secondo il rapporto Istat del 2017, soffrono circa due milioni e mezzo di italiani. Stefano Bolognini, psicoanalista e primo italiano a ricoprire la carica di presidente dell’International psychoanalitical association, sostiene che l’ansia sia “il risultato di una opposizione del soggetto a sentire e vivere i propri sentimenti, i quali ‘premono’ ai confini dell’Io, e generano il vissuto dell’ansia, che si configura come uno stato di tensione spiacevole aspecifica”.
Ma una persona che soffre di ansia ad alto funzionamento - ossia che riesce a condurre una vita normale e a svolgere le attività indispensabili - cosa vorrebbe dire alle persone che la amano? Lo abbiamo chiesto allo psicoterapeuta Francesco Minelli.
1 - Non giudicarmi
È bene evitare consigli come “Rialzati che ce la fai!”. “L’errore di chi non soffre d’ansia è pensare che la persona controlli razionalmente questo disturbo e svalutarla: l’ansia è qualcosa di emotivo che agisce a livello inconscio”, spiega Minelli.
2 - Ascoltami
“È una delle cose più difficili da fare con chi soffre d’ansia, perché l’ansia si trasferisce. La persona che soffre di questo disturbo ha bisogno di un ascolto presente: ci deve essere empatia e deve essere riconosciuta la sua sofferenza”.
3 - Quello che è banale per te, non lo è per me
“Anche i compiti che sembrano più banali, non lo sono per una persona con ansia. Può essere un problema anche andare all’ufficio postatale. È bene non dire frasi come: “Ma possibile che non riesci a farlo?”. Si deve far sentire alla persona che le cose vanno bene lo stesso, che si troverà un’altra soluzione e invitarla a consultare qualcuno competente per sbloccare la situazione. Può essere utile aiutare la persona a calmare il respiro e allontanarla dalla situazione che crea ansia”.
4 - Accetta la mia preoccupazione e la tendenza a controllare
“Chi è ansioso tende a fare moltissime domande all’altra persona prima di andare in un posto.
Ha bisogno di assicurarsi che non si tratterà di una situazione che gli creerà ansia. Ha inoltre la tendenza a non accettare di commettere errori: è probabilmente la dimensione di controllo più tipica, che può portare a non fare le cose pur di non sbagliare”.
5 - Comprendimi, se cancello un appuntamento all’ultimo o vado via all’improvviso
“Disdire all’ultimo un appuntamento o andarsene all’improvviso rientra tra le situazioni da non prendere sul personale. Significa che quella condizione superava i livelli di tollerabilità”.
DI ELEONORA GIOVINAZZO
Dal Sito: d.repubblica.it
6 commenti:
È proprio così... L'ansia ti condiziona davvero la vita, te la fa vedere piena di insidie, di pericoli, hai paura a fare anche le cose più semplici e normali come uscire di casa!
Verooo
Verissimo
Proprio vero 😢
è terribile
è terribile
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