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venerdì 3 maggio 2019

La gastrite psicosomatica: perchè arriva, come si cura

La gastrite psicosomatica è l'espressione corporea di sentimenti repressi e disagi interiori che non si riesce a esprimere: come cambiare rotta

Gastrite nervosa o psicosomatica, cause e sintomi

La gastrite è un'infiammazione della mucosa gastrica, ovvero la parete interna dello stomaco a contatto coi cibi; le cause all'origine di questo disturbo sono diverse e ne esistono diverse tipologie, per semplicità suddivise ingastrite acuta e gastrite cronica.

Gastrite nervosa, gli aspetti simbolici

Nella gastrite i diversi sintomi risultano collegati a specifici significati simbolici. E' importante, per questo, cercare di leggere il dolore nelle sue tipologie che possono variare da persona a persona. Unagastriteche dà un dolore "a tenaglia", ad esempio, può riferirsi a situazioni sentite come soffocanti: chi la avverte potrebbe essere indeciso tra l'agire di testa e l'agire d'impulso. Un fuoco che divampa indica una passione, una rabbia che vorrebbe scoppiare e che invece rimane bloccata dentro. Cosìil bruciore, sintomo di un'emozione trattenuta che ribolle e ci "corrode" internamente.

La nausea e una vita che "non va giù"

Quando il sintomo principale della gastrite è la nausea, ci racconta che molto nella nostra vita è avvertito come invasivo e pericoloso. Queste sensazioni compaiono soprattutto in momenti di transizione ai quali è inizialmente difficile adattarsi, a causa di qualcosa che "non va giù" o che - letteralmente - "fa schifo". Se il tentativo di uscire da questa realtà indigesta non trova soluzioni, il corpo si assume l'onere di esprimere il rifiuto che non si riconosce a livello cosciente: ecco che continue eruttazioni possono significare che la persona sta cercando di segnalare un disagio di fondo. In questo modo lo stomaco mette in atto la sua sonora protesta, riversando contro l'ambiente ostile la sua aggressività incontrollabile.

L'identikit di chi soffre di gastrite nervosa

I tratti di personalità più comuni in chi soffre di gastrite sono un alto livello di introversione, un'apparente indipendenza e un atteggiamento che vorrebbe essere ironico, ma che risulta sarcastico e irritante.Inoltre la dimensione quotidiana di chi ha "lo stomaco in subbuglio" è ricca di altre sfumature che rendono il suoi carattere molto complesso: vediamo insieme alcuni degli aspetti che lo caratterizzano. 

Il rapporto con le emozioni - Ciò che più è evidente nei soggetti con gastrite è un'aggressività che difficilmente riescono a gestire: sono infatti molto sospettosi e talora arrivano anche ad avere veri e propri complessi di persecuzione. E' possibile che ogni tanto la rabbia trattenuta si tramuti in esplosioni di collera (di solito evitate in quanto temute). Il "digerire" torti, offese e l'ingoiare "bocconi amari" è sicuramente una delle cose più difficili per questi soggetti che tendono "a legarsi al dito" ogni contrarietà.

L'atteggiamento verso il mondo - Chi soffre in particolare di nausea e vomito frequenti, ricorre inconsciamente a questi sintomi per salvaguardarsi da eventi temibili (o presunti tali), tentando di rifuggire una situazione percepita come minacciosa.  Essi cercano di espellerla da loro, "vomitandola" e negando successivamente ogni contatto con situazioni "pericolose" (questi timori, soprattutto nelle donne, riguardano in particolare l'ambito sessuale).

Gli affetti - Le relazioni affettive di queste persone sono in genere vuote e fredde. Un vuoto colmato apparentemente con l'aria "introdotta" nello stomaco, quell'aria che causa  frequenti eruttazioni. È un atto di compensazione che rivela una grande caratteristica di chi soffre di gastrite: un desiderio di accettazione e amore frustrato.

La sessualità -  La carenza di affetto influenza anche la dimensione erotica del gastritico, che ha la tendenza a vivere i rapporti sessuali in modo ambivalente: sente un forte bisogno di esprimere  il proprio eros - spesso spiccato e passionale - ma nello stesso tempo ha il timore di non essere ricambiato con la medesima intensità. Finisce così per attivare non di rado meccanismi carichi di aggressività, la cui espressione verso l'esterno viene puntualmente repressa e rivolta contro il proprio stomaco.

La famiglia di origine - Molto spesso le persone che soffrono di gastite hanno una madre invadente, che vuole imporre ai figli le proprie scelte di vita in ambito scolastico, professionale e sentimentale. Questo avviene anche attraverso "ricatti" mentali impliciti che influenzano soprattutto il momento della tavola, dove si è spesso costretti a consumare il pasto in un clima carico di tensione. Il cibo assumerà così una valenza negativa e quando verrà ingerito risulterà immediatamente indigesto, proprio come la situazione familiare.

Il bruciore tipico della gastrite viene spesso descritto da chi lo prova come una fiamma che divampa e "mangia" dall'interno. In effetti, l'aumento dell'acidità gastrica equivale a un meccanismo autoaggressivo, ad un'esplosione che non trova altri sbocchi. La gastrite non nasce a caso ma si nutre dei nostri disagi e delle nostre sofferenze: imparando a riconoscerne "la voce", riusciremo a capire cosa non va in noi stessi.

Dal Sito: riza.it

giovedì 12 gennaio 2017

Gastrite nervosa: quanto incide l’ansia sui dolori di stomaco?



Soffrite di gastrite? Allora fate attenzione, perché avete più probabilità di soffrire di ansia o disturbi dell’umore.



L’ansia è uno dei disturbi psicologici più diffusi e ognuno di noi lo ha probabilmente sperimentato almeno una volta nel corso della propria vita. Anche se non diventa una vera e propria condizione patologica, rimanendo solo allo stato di un lieve disagio, può avere ripercussioni sul nostro benessere generale, anche su quello fisico.

Che l’ansia si manifesti attraverso sintomi fisici è forse ormai noto: sudorazione delle mani, mal di pancia, mancanza d’aria e respiro corto sono i più comuni e immediati.

Ma c’è di più. Ora, infatti, uno studio della National Health Interview tedesca dimostra che vi è uno stretto legame tra ansia e gastrite, in generale disturbi dell’apparato digerente.

I ricercatori hanno scoperto che nei pazienti con gastrite la probabilità di aver avuto alcun disturbo d’ansia negli ultimi 12 mesi era di circa il doppio rispetto alla popolazione generale, così come per gli attacchi di panico, la fobia sociale, qualsiasi disturbo dell’umore e la depressione maggiore negli ultimi 12 mesi.
Cosa è la gastrite e come riconoscerla?

Per prima cosa, cerchiamo di chiarire cosa è la gastrite e come riconoscerla. La gastrite è un’infiammazione della mucosa gastrica dello stomaco, causata dall’abuso di alcol, farmaci, da una dieta errata o dal batterio Helycobacter Piroli.

I sintomi più comuni sono:
intenso bruciore di stomaco;
forte dolore all’addome;
reflusso gastrico;
nausea e vomito;
dimagrimento.
Perché l’ansia causa mal di stomaco?

Lo studio ha preso in considerazione 4181 adulti, di età compresa tra i 18 e i 79 anni, 861 dei quali avevano ricevuto una diagnosi di gastrite cronica a vita.

Il team ha scoperto che negli adulti con gastrite vi era una prevalenza significativamente più alta di qualsiasi disturbo d’ansia (27,0 vs 15,3%), attacchi di panico (10,3 vs 4,5%), fobia sociale (17,2 vs 8,1%), qualsiasi disturbo dell’umore (21,3 vs 11,5 %), e depressione maggiore (20,1 vs 10,5%) negli ultimi 12 mesi.

Le associazioni tra la gastrite e l’umore e disturbi d’ansia erano più forti negli uomini rispetto alle donne, anche se la differenza non era significativa. I risultati suggeriscono quindi che vi è un legame significativo tra una diagnosi di gastrite e una maggiore probabilità di soffrire di disturbi dell’umore e d’ansia.

Gli studi futuri dovranno ora indagare le possibili vie fisiologiche di questi rapporti e mettere in luce i metodi per tenerli sotto controllo.
La gastrite nervosa ha effetti permanenti sul nostro apparato digerente?

Secondo ciò che è emerso dall’indagine, l’ansia potrebbe agire sull’equilibrio gastrico, rendendo il disturbo anche cronico per molti pazienti.
Come curare la gastrite nervosa?

Per trattare in maniera adeguata la gastrite, gli specialisti consigliano antiacidi e gastroproptettori. Di certo, la prevenzione è sempre molto importante ed è necessario capire bene quali sono le cause all’origine del disturbo.

Non ultima cosa da fare è modificare la propria dieta, rendendola più leggera ed equilibrata.


Andrea Salvadori

www.pazienti.it