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martedì 25 agosto 2020

Come aiutare i vostri figli a combattere l’ansia del rientro a scuola in emergenza Covid



Moltissimi bambini sperimentano ansia durante la scuola. Ma come aiutare i vostri figli a combattere l’ansia del rientro a scuola in emergenza Covid?

Abbiamo appena affrontato uno dei periodi più assurdi mai visti. L’intero mondo si è fermato per mesi. Ora che sembra si stia per ripartire, però, in molti subiscono gli effetti dei mesi di ansia e timore. In particolare i bambini. L’ansia è un problema da non sottovalutare. Se non tenuta sotto controllo, può peggiorare e portare a disturbi come il Disturbo da Attacchi di Panico (o DAP).

Normalmente, qualsiasi bambino primo o poi, per un motivo o per un altro, affronterà un po’ di ansia durante la scuola. L’intensità di essa può incidere o meno su diverse cose. Innanzitutto, che sia ansia intensa o leggera, interferisce sicuramente con il loro benessere. Se prolungata, può arrivare persino a intaccare la loro istruzione. Ma può anche essere difficile per i genitori, soprattutto se devono prendersi una pausa dal lavoro perché i figli non intendono andare a scuola.

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Come gestire l’ansia dei vostri figli

Fortunatamente, ci sono cose che si possono fare per aiutare i vostri figli a superare l’ansia. Iniziate parlando con loro per capire la radice del problema. Tenete aperto il canale di comunicazione. Fate loro capire che siete dalla loro parte. Incoraggiateli e mantenete una routine per rassicurarli e aiutarli a costruire la fiducia in loro stessi.

E’ importante capire come aiutare i vostri figli a combattere l’ansia del rientro a scuola in emergenza Covid, anche perché l’ansia non finirà con la fine della pandemia.
Alcuni motivi comuni per cui i bambini possono sentirsi ansiosi di frequentare la scuola includono avere problemi con altri bambini, preoccuparsi del fallimento, essere ansiosi di usare il bagno in un ambiente pubblico. Potrebbe essere pensino che ritengano che il loro insegnante sia “cattivo” con loro. Nei casi peggiori, potrebbero essere vittime di minacce e danni fisici da parte di un bullo.
Provate a chiedere a vostro figlio qualcosa del tipo: “È successo qualcosa a scuola ultimamente che ti turba?” o “Cosa ti fa stare male?”.
Se invece avete già un’idea di cosa sta succedendo, potete provare a chiarire dicendo qualcosa come: “Un altro studente è cattivo con te?” o “Hai paura di usare il vasino a scuola?”.

Parlate con l’insegnante per scoprire se ci sono problemi specifici

Se i vostri figli non possono o non vogliono spiegare il problema, parlate con gli insegnanti. Può aiutare a chiarire il problema. L’insegnante potrebbe anche essere in grado di aiutarvi a sviluppare una soluzione.
Chiedete suggerimenti all’insegnante in particolare se notate problemi specifici riguardanti l’ambiente scolastico. Ad esempio, se i vostri figli hanno problemi con i compiti o con un altro studente, chiedete l’aiuto dell’insegnante per risolvere il problema.

Individuate eventuali cambiamenti recenti a casa che potrebbero causare ansia

A volte i bambini possono sviluppare ansia per la scuola a causa di un problema o di un recente cambiamento a casa. Riflettete su eventuali cambiamenti recenti che potrebbero aver influenzato i vostri figli, come un trasloco, la perdita di un animale domestico o un divorzio.

Alcuni rimedi

Parlate con i vostri figli per rassicurarli. La comunicazione è il canale che deve assolutamente rimanere sempre aperto. Dopo aver identificato il motivo per cui i vostri figli stanno soffrendo, parlate con loro dei loro sentimenti e fate loro sapere che siete lì per loro. Offrire loro questa rassicurazione può aiutarli a sentirsi meno ansiosi di andare a scuola.
Anche una una semplice rassicurazione, come “Sono qui per te ogni volta che vuoi parlare”, vi permetterà di stabilire un contatto con i vostri figli.

Reintroducete gradualmente i vostri figli a scuola se la loro ansia è grave. Provate a svegliarli la mattina seguente e fateli preparare per la scuola. Quindi portateli a scuola e sedetevi in macchina con loro per qualche minuto. Quindi, ripetete l’operazione il giorno successivo. Incoraggiateli a ritornare in classe, ma senza essere opprimenti. Fate capire loro che se torneranno a scuola e avranno necessità di essere riportati a casa, voi li andrete immediatamente a prendere. Costruire un rapporto di fiducia è importante.

Portate i vostri figli a fare un giro nella nuova scuola se sono ansiosi. Se si tratta di una nuova scuola, potreste alleviare l’ansia dei vostri bambini portandoli a scuola qualche giorno prima dell’inizio delle lezioni. Camminate con loro e indicate alcuni punti importanti, ad esempio potreste mostrare loro la loro classe, i bagni e il parco giochi.

Insegnare il  “self-care”

Insegnate ai vostri figli le tecniche di auto-aiuto (“self-care” in inglese) per aiutarli a far fronte all’ansia. Se proveranno ansia mentre sono a scuola, potrebbero trarre vantaggio dal sapere come calmarsi. Provate a insegnare loro una semplice tecnica di rilassamento, come la respirazione profonda.

Inspirate contando fino a 4, quindi trattenere il respiro per 4 secondi e poi espirare contando fino a 4. Insegnate loro a usare la tecnica di rilassamento ogni volta che prova sentimenti di ansia.
Se però i problemi persistono, trovate un terapista che possa aiutarlo. Mai sottovalutare gli stati di ansia, in particolare nei bambini.

venerdì 23 febbraio 2018

Stress a scuola e l’ansia di non sentirsi mai all’altezza


E’ un fenomeno nuovo anche per chi si trova da anni a vivere, ogni giorno, con gli adolescenti ed i giovani. Ma che riguarda anzitutto i bambini, dall’età prescolare.


Parlo di situazioni di stress, di ansia, di panico, con varie patologie che aggravano, poi, la situazione.

Un fenomeno in crescita che va studiato, per le giuste contromisure.

Bambini ed adolescenti, cioè, dalla vita apparentemente normale, ma che, prima o poi, manifestano varie forme di disagio, di insofferenza, se non di vero e proprio dolore psicofisico.

Pensiamo qui, per parlare dei bambini, alla ricerca di sempre nuovi stimoli da parte dei genitori, come se dovessero sempre e solo primeggiare su tutto, in una logica di auto-realizzazione individuale come unico senso della vita, sostanza di un valore della vita improntato solo alla mera competitività. Per poi ritrovarsi, quando succede, incapaci di reagire anche ad una piccola delusione, ad una apparente sconfitta, ad un risultato atteso ma lontano da venire.

Ai bambini, in poche parole, vengono chieste tante cose, oltre alla scuola e al gioco per il gioco: penso qui ai troppi corsi e corsetti che riempiono i loro pomeriggi ed i fine settimana. Viene chiesto, in sostanza, di essere i più intelligenti, i più capaci, i più abili in tutto.

A questi bambini, e ai loro genitori, credo sia giusto augurare di incontrare dei veri “maestri”, che li aiutino a sperimentare il senso del limite, il valore delle relazioni e della condivisione, il gusto anche di un po’ di noia, di momenti di “lentezza” che facciano da controcanto alla frenesia odierna.

Potranno così crescere senza sentirsi continuamente in ansia, rispetto alle aspettative proprie e dei propri genitori.

Auguro a loro, cioè, di sperimentare la quiete, in un contesto di reciproco e libero ascolto. Senza, magari, rifugiarsi e nascondersi nei mille interstizi del web, per il timore di non essere all’altezza.

Dal Sito: www.tecnicadellascuola.it

sabato 9 settembre 2017

Primo giorno di scuola, ecco come aiutare i vostri bambini a combattere l’ansia



Tra pochi giorni si tornerà a scuola. Per alcuni bambini sarà un momento divertente, per altri, invece, questo giorno rappresenta un motivo di forte ansia

Tra pochi giorni si tornerà a scuola. Per alcuni bambini sarà un momento divertente dove poter rivedere i propri compagni e poter raccontare le proprie avventure estive. Per altri, invece, questo giorno rappresenta un motivo di forte ansia. Perché?

La fobia scolare è un disturbo che colpisce tra l’1 e il 5% dei ragazzi in età scolare, interessando soprattutto i maschi (80%), e consiste nello sviluppo di uno stato d’ansia e paura nell’andare a scuola. Tale da compromettere frequenza e risultato nella carriera scolastica del bambino.

La fobia scolare non deve essere confusa con l’assenza ingiustificata. In quest’ultimo caso, infatti, non è presente la paura o l’ansia. Spesso questo disturbo viene associato alla mancanza di interesse per la propria formazione scolastica e a comportamenti antisociali.

Onde evitare che questo disturbo si trasformi in un problema più grande, è importante intervenire in da subito. Sicuramente, a tale scopo, il primo passo è rivolgersi a professionisti. La consulenza di uno psicologo non solo permetterà di stabile se il disturbo di cui soffre il bambino è effettivamente fobia della scuola, ma anche di approfondire le cause .

In questo tipo di interventi, l’obiettivo degli psicologi è di favorire il reinserimento scolastico del bambino, convincendolo non solo della necessità di doverlo fare ma anche del fatto che ha tutte le possibilità per poter raggiungere il suo obiettivo.

I sintomi della fobia scolare

I sintomi del rifiuto generalmente scolare si presentano di solito in modo graduale e possono iniziare ad apparire dopo una vacanza, malattia e più in generale a seguito di un periodo che abbia tenuto il bambino lontano dalla scuola. Ma come riconoscer il rifiuto scolare?

• manifestazione di un ampia serie di sintomi somatici (vertigini, mal di testa, mal di stomaco, tremori, palpitazioni, diarrea, stanchezza dolori alle spalle, dolori agli arti etc.);

• elevata reazione di ansia nel momento in cui esce da casa o giunge davanti alla scuola, al punto da presentare sintomi da panico;
• preoccupazioni per la perdita di persone care o per la possibile separazione da esse a causa di eventi imprevisti;
• difficoltà ad andare a dormire o paura di avere incubi.

Cause

La scuola può introdurre diversi elementi stressanti nella vita di un bambino. Problemi come il bullismo, l’assenteismo, le violenze, la rigida suddivisione degli studenti in base alle caratteristiche e alle capacità, le relazioni alunni-insegnanti impersonali o addirittura ostili; il mancato monitoraggio da parte del personale scolastico delle zone pubbliche, sono tutti fattori che possono contribuire al rifiuto della scuola.

Secondo il tradizionale e più comune approccio diagnostico il persistente rifiuto di andare a scuola rappresenta semplicemente un sintomo che può evidenziare, insieme ad altri, la presenza di un Disturbo da Ansia di Separazione. Tuttavia è importante specificare che la fobia della scuola si può ricondurre a questo disturbo solamente quando si manifesta prima dei diciotto anni e per una durata di almeno quattro settimane.

Più in generale si può affermare che tra i fattori che possono portare alla fobia scolastica ci sono:

• un legame problematico con uno dei genitori
• difficoltà con il gruppo dei coetanei o con un insegnante
• relazioni conflittuali nella famiglia;
• eventi di vita stressanti (come la malattia propria o di un familiare, la separazione tra i genitori o dai genitori)

In alcune ricerche, inoltre, è stato dimostrato che i figli di genitori che hanno manifestato questo disturbo da piccoli hanno riscontrato lo stesso disturbo.

dal Sito: www.varesenews.it