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lunedì 10 giugno 2019

Laura Chiatti, il ritorno degli attacchi di panico: “Sbagliato non farsi aiutare”


Laura Chiatti 
è bella, ha una carriera, un marito invidiato da mezza Italia, due figli che ama, un seguito sui social piuttosto importante. Una che dalla vita non avrebbe nulla da chiedere, un’attrice che molti potrebbero definire dalla vita perfetta. Eppure, Laura Chiatti si trova, da tempo,  a fare i conti con un problema che non sembra abbandonarla.

Il ritorno degli attacchi di panico

La Chiatti ha infatti dichiarato di soffrire da tempo di attacchi di panico. Una condizione che accomuna milioni di italiani e che non sempre pone le sue radici su una vita precaria o poco soffisfacente. A Vanity Fair ha dichiarato: “Anni fa ho sofferto di attacchi di panico, ero guarita e adesso sono tornati. È sbagliato pensare di potercela fare sempre senza farsi aiutare, un errore in cui noi donne cadiamo spesso. Lavoriamo, ci occupiamo della casa, della famiglia: un sovraccarico di responsabilità che può schiantarti fisicamente. I bambini danno tanto e tolgono tanto”. D’altronde la Chiatti proviene da un periodo piuttosto impegnativo. Il marito Marco Bocci ricoverato per herpes cerebrale, la madre che è stata male, la perdita avvertita dal marito.“L’anno scorso sia Marco sia mia madre sono stati molto male, adesso è tutto risolto, ma qualcosa si è comunque rotto: l’utopia per cui le cose brutte non accadono mai a te. Crescere, forse, vuol dire questo: non avere più nessuno che ti possa giurare che andrà tutto bene”.

La forza nei figli

Di fronte a momenti così debilitanti, la Chiatti ha trovato la forza nei suoi figli. “Di fronte a loro – ha detto l’attrice –  anche nei momenti più duri, ho sempre mantenuto il sorriso e tenuto a bada l’ansia che mi tiene compagnia ogni giorno”. La maternità ha trasformato l’attrice che ha anche dichiarato di volersi prendere una pausa dal lavoro per poter seguire meglio la loro crescita. “Quando metti al mondo un figlio capisci per la prima volta che cos’è l’amore. Pensi: ah, ma allora è questo che aspettavo da sempre. Passiamo anni a cercare l’uomo o la donna della vita, non sapendo che solo un figlio ti porterà quell’amore che ti stacca la pelle. Ma il prezzo, ed è questo che tolgono, è che tu passi totalmente in secondo piano. Tu, i tuoi bisogni, il tuo lavoro”.

Dal Sito: thesocialpost.it 

venerdì 29 marzo 2019

Bianca Guaccero: “Soffro di attacchi di panico e mi stupisce che sia ancora un tabù parlarne”

"Pensavo di essere in una società un po' più aperta", ha raccontati ai microfoni de I Lunatici su Rai Radio2


grande delicatezza, per descrivere quello che stavo vivendo. Ridurre il tutto al fatto che mi ‘sono passati gli attacchi di panico perché mi sono messa con Ventola‘ è una riduzione stupida, che non aiuta a capire. Non erano quelli gli strumenti giusti da dare in mano a chi sta vivendo una cosa del genere”.

“È un percorso lungo, che necessita una ricerca interiore, perché gli attacchi di panico non arrivano dal niente, ma da ciò che ognuno di noi si porta dentro. Bisogna capire perché il corpo a un certo punto ci invia certi segnali – ha continuato a raccontare Bianca Guaccero -. Nel mio caso, erano segnali legati alla tanta energia che avevo dentro, che era compressa per delle sovrastrutture che io avevo addosso, delle identificazioni, che non mi facevano sentire libera”.

“Io fin da molto piccola mentre tutti gli altri andavano a ballare in discoteca spensierati mi domandavamo perché esistevamo, perché c’erano le stelle in cielo, mi domandavo il perché per qualunque cosa e non avevo risposta – ha proseguito -. Mi rinchiudevo un po’ nel mio mondo. Spesso mi veniva risposto che avrei dovuto pensare a divertirmi. E’ per questo che spesso mi sono sentita diversa. Non migliore, diversa. Spesso mi chiedevo perché mi capitasse di stare così. Piangevo per questo. Poi, piano piano, la mia natura l’ho cercata nel mondo, la sto ancora cercando, e sto cercando di capire chi sono”, ha concluso la Guaccero.

Dal Sito: ilfattoquotidiano.it

venerdì 12 ottobre 2018

Claire Foy da sempre in preda all'ansia




Da quasi 30 anni l'ansia ossessiona Claire Foy.

Esplosa in tv grazie all'iconico ruolo della Regina Elisabetta II in The Crown, serie Netflix che le ha permesso di vincere due Premi Emmy, due Screen Actors Guild Awards e un Golden Globe nella sezione miglior attrice in una serie drammatica, la 34enne Claire Foy è ormai pronta al decollo cinematografico.

Moglie di Ryan Gosling ne Il Primo Uomo, film d'apertura alla Mostra del Cinema di Venezia, la Foy sarà anche Lisbeth Salander nell'adattamento di Quello che non uccide. Due ruoli da Oscar per un'attrice che ha confidato al The Guardian un'inattesa battaglia. Quella contro l'ansia, che da sempre la opprime.


«Chi si soffre di ansia, ha paura persino ad attraversare la strada. Non è legata a nulla che possa sembrare logico. È un sentimento che parte dalla bocca dello stomaco e ti fa sentire impotente, perché sei “questo” o “quello”. La mia mente va a mille al secondo, i pensieri si accavallano».


Un problema che la Foy riconduce alla sua infanzia, quando aveva appena 8 anni, da combattere attraverso la psicoterapia.


«L’ansia è ancora qui a tenermi compagnia, ma non le do più tanta importanza. Prima pensavo che fosse tutta la mia vita, che potesse condizionarmi in modo totale. Che ci avrei lottato, lottato e ancora lottato contro, per poi sentirmi avvilita. Ora sono riuscita a dissociarmi dall’ansia»



Di dr. apocalypse


Dal Sito: gossipblog.it