SALUTE. Sbalzi d’umore, disturbi d’ansia e dintorni. È un caleidoscopio la psiche. E in un momento di passaggio come la primavera i suoi mille lati sembrano voler uscire ancor di più allo scoperto. Metro ha chiesto alla psicologa e psicoterapeuta Maddalena Cialdella di srotolare una sorta di filo d’Arianna ed esplorare l’argomento.
Ci sono legami fra la psiche e le stagioni?
Il legame tra le manifestazioni di problemi psicologici e le stagioni è dato soprattutto dalla maggiore o minore presenza di luce. Dal punto di vista fisiologico l’aumento delle ore di luce e della sua intensità porta ad una maggiore produzione di cortisolo (il cosiddetto “ormone dello stress”) che l’organismo secerne per far fronte all’aumentato fabbisogno di energia che segue la fine dell’inverno e l’allungamento del periodo di luce giornaliero. Questa variazione può provocare un temporaneo disequilibrio in tutte le persone causando nervosismo, insonnia, inappetenza e sbalzi d’umore.
Aumenta anche l’ansia?
Sì, le conseguenze peggiori le ha chi già soffre di un disturbo ansioso (e/o depressivo). La maggiore quantità di melatonina e serotonina, infatti ,può determinare variazioni biochimiche che possono portare all’aumento dell’attivazione fisiologica che provoca maggiore disagio nei soggetti che soffrono per l’appunto di ansia.
E gli attacchi di panico?
Sembrano aumentare proprio durante il cambio di stagione. Questa maggiore sofferenza non è dovuta solo al mutamento meteorologico e alle modifiche che il nostro organismo subisce, ma soprattutto alla scarsa capacità di affrontare i cambiamenti. La persona che soffre di questi disturbi, infatti, tende a ricercare un equilibrio in modo tale da rimanere tranquillo e sereno. Di solito, questo equilibrio viene raggiunto evitando cambi di programma, novità e nuovi stimoli. Ma in primavera, così come in autunno, il clima cambia repentinamente.
LUISA MOSELLO
Dal Sito: metronews.it
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