Un umore già provato da queste settimane di isolamento potrebbe ricevere un nuovo attacco da quello che viene definito disturbo affettivo stagionale. Meglio sapere per tempo anche se, come evidenziano gli psichiatri, potrebbe essere complicato capire se l’umore altalenante si deve all’infezione o alla bella stagione. Si tratta, per la precisione, di un sottoinsieme di disturbi che generalmente si presentano in autunno e in primavera: sonnolenza ed eccessivo bisogno di dormire, spossatezza ed astenia, aumento dell’appetito con particolare riferimento al bisogno di carboidrati. Sono più a rischio le donne rispetto agli uomini e gli anziani rispetto ai giovani. La luce e la temperatura incidono sulla biochimica cerebrale: la maggiore produzione del cortisolo (ormone dello stress) che l’organismo secerne per far fronte ad un aumentato fabbisogno di energia scatena la sindrome del cambio di stagione.«A fare la differenza, sono l’intensità e la durata nell’arco della giornata» sottolinea Claudio Mencacci, Direttore Dipartimento Salute mentale e Neuroscienze al Fatebenefratelli Sacco di Milano.
Bolg informativo sui disturbi legati all'Ansia e agli Attacchi di panico - Facebook https://it-it.facebook.com/insiemedap/
lunedì 6 aprile 2020
Maledetta primavera: aumenta la luce, arrivano ansia e mal di stomaco. Ecco perché
Un umore già provato da queste settimane di isolamento potrebbe ricevere un nuovo attacco da quello che viene definito disturbo affettivo stagionale. Meglio sapere per tempo anche se, come evidenziano gli psichiatri, potrebbe essere complicato capire se l’umore altalenante si deve all’infezione o alla bella stagione. Si tratta, per la precisione, di un sottoinsieme di disturbi che generalmente si presentano in autunno e in primavera: sonnolenza ed eccessivo bisogno di dormire, spossatezza ed astenia, aumento dell’appetito con particolare riferimento al bisogno di carboidrati. Sono più a rischio le donne rispetto agli uomini e gli anziani rispetto ai giovani. La luce e la temperatura incidono sulla biochimica cerebrale: la maggiore produzione del cortisolo (ormone dello stress) che l’organismo secerne per far fronte ad un aumentato fabbisogno di energia scatena la sindrome del cambio di stagione.«A fare la differenza, sono l’intensità e la durata nell’arco della giornata» sottolinea Claudio Mencacci, Direttore Dipartimento Salute mentale e Neuroscienze al Fatebenefratelli Sacco di Milano.
lunedì 8 aprile 2019
Cambio di stagione e ansia: come gestire il malumore di primavera
Il cambio di stagione può causare una serie di sintomi e difficoltà legate a stati depressivi e ansiosi.
Succede perché l’aumento delle ore di luce e la variazione delle temperature provocano una serie di processi biochimici e psicofisiologici che possono incidere sull’umore e sul benessere dell'organismo.
I cambiamenti climatici infatti portano a una maggiore secrezione di cortisolo, l’ormone dello stress.
Di conseguenza possono verificarsi cambiamenti di umore, nervosismi e disturbi del sonno che incideranno anche sul livello d’ansia e sul malessere.
Se ne state risentendo, ecco come gestire l’ansia del cambio di stagione.
Perché proprio l’ansia
L’ansioso ha la caratteristica di voler tenere tutto sotto controllo.
La primavera e le sue modificazioni fanno in modo che l’ansioso senta vacillare la sua ricerca di equilibrio e stabilità.
Il corpo, il clima e le attività cambiano.
Queste variazioni portano l’ansioso a modificare le proprie abitudini e a riadattarsi ovvero a fare tutto ciò che cerca di evitare costantemente.
Di conseguenza, il livello d’ansia potrebbe aumentare notevolmente.
Colpa delle sensazioni fisiche
I frequenti sbalzi di temperatura causano sensazioni fisiche che possono far entrare in allerta.
In particolare si possono verificare giramenti di testa, sensazione di svenimento o vampate di calore che spaventano chi li vive e causano un conseguente aumento del livello di ansia.
Per prevenire questi momenti, vestitevi a strati ma senza appesantirvi eccessivamente.
È normale essere più stanchi
Durante il cambio stagione il corpo utilizza più energia e quindi è possibile sentirsi più stanchi.
Questa stanchezza fisica finirà nel momento in cui vi adatterete alla nuova stagione.
Nel frattempo, dovreste trovare momenti di assoluto riposo da utilizzare per ricaricare le pile e fare il pieno di energia.
Ne servirà più del solito, concedetevelo.
Cogliete l'opportunità di cambiamento
La primavera può portare a un’acutizzazione dei sintomi ansiosi o a una loro insorgenza ma non tutto il male viene per nuocere.
Se ci sono vissuti che si esprimono attraverso l’ansia è il momento di ascoltarli.
L’ascolto di quello che sentiamo può essere una possibilità di cambiamento e di comprensione profonda di quelle difficoltà che forse sono state messe da parte per troppo tempo.
Dal Sito: grazia.it
giovedì 3 maggio 2018
Mal di primavera ecco perché l’umore cambia
SALUTE. Sbalzi d’umore, disturbi d’ansia e dintorni. È un caleidoscopio la psiche. E in un momento di passaggio come la primavera i suoi mille lati sembrano voler uscire ancor di più allo scoperto. Metro ha chiesto alla psicologa e psicoterapeuta Maddalena Cialdella di srotolare una sorta di filo d’Arianna ed esplorare l’argomento.
Ci sono legami fra la psiche e le stagioni?
Il legame tra le manifestazioni di problemi psicologici e le stagioni è dato soprattutto dalla maggiore o minore presenza di luce. Dal punto di vista fisiologico l’aumento delle ore di luce e della sua intensità porta ad una maggiore produzione di cortisolo (il cosiddetto “ormone dello stress”) che l’organismo secerne per far fronte all’aumentato fabbisogno di energia che segue la fine dell’inverno e l’allungamento del periodo di luce giornaliero. Questa variazione può provocare un temporaneo disequilibrio in tutte le persone causando nervosismo, insonnia, inappetenza e sbalzi d’umore.
Aumenta anche l’ansia?
Sì, le conseguenze peggiori le ha chi già soffre di un disturbo ansioso (e/o depressivo). La maggiore quantità di melatonina e serotonina, infatti ,può determinare variazioni biochimiche che possono portare all’aumento dell’attivazione fisiologica che provoca maggiore disagio nei soggetti che soffrono per l’appunto di ansia.
E gli attacchi di panico?
Sembrano aumentare proprio durante il cambio di stagione. Questa maggiore sofferenza non è dovuta solo al mutamento meteorologico e alle modifiche che il nostro organismo subisce, ma soprattutto alla scarsa capacità di affrontare i cambiamenti. La persona che soffre di questi disturbi, infatti, tende a ricercare un equilibrio in modo tale da rimanere tranquillo e sereno. Di solito, questo equilibrio viene raggiunto evitando cambi di programma, novità e nuovi stimoli. Ma in primavera, così come in autunno, il clima cambia repentinamente.
LUISA MOSELLO
Dal Sito: metronews.it
venerdì 16 marzo 2018
Depressione primaverile: quando la tristezza colpisce nel cambio di stagione
Sebbene la primavera sia la stagione della rinascita, la natura si risveglia, i colori del cielo e delle piante assumono sfumature che a parecchie persone infondono felicità, ci sono purtroppo anche moltissimi individui che in questo periodo dell'anno soffrono di Sad, ovvero disturbo affettivo stagionale che viene chiamato anche depressione primaverile.
Secondo alcune stime sono più di 3 milioni gli italiani che tra aprile e maggio presentano umore irritabile, stanchezza, insonnia e ansia.
Chi sono i soggetti più a rischio? Quali i sintomi ? E cosa fare per evitare che questo stato si cronicizzi diventando una vera e propria malattia?
Un cambiamento
Il passaggio dall'inverno alla primavera è per molte persone uno shock in quanto il nostro organismo deve adattarsi velocemente a diversi cambiamenti: le temperature spesso instabili, l'aumento delle ore di luce e il clima “ballerino”.
Inoltre, con il passaggio all'ora solare , aumenta la produzione di serotonina e melatonina, due ormoni che spesso aumentano insonnia e instabilità umorale.
Se l'organismo fatica ad adattarsi può svilupparsi una forma di depressione primaverile che in psichiatria viene chiamata Sad, Disturbo Affettivo Stagionale.
I sintomi
Le persone che incorrono in questa forma di disordine dell'umore sono il più delle volte soggetti inclini agli stati ansiosi, hanno già sofferto di depressione nel passato o hanno una predisposizione genetico-familiare.
I sintomi principali della depressione primaverile sono ansia, insonnia, umore instabile, tristezza, agitazione, stanchezza, diminuzione di peso e scarso appetito, calo del desiderio sessuale.
Tutti possiamo avere uno o più di questi fenomeni sporadicamente ma è importante fare qualcosa se i disturbi perdurano per settimane.
Rimedi
In caso di depressione primaverile è importante rivolgersi al proprio medico per individuare la cura più adatta; talvolta bisogna ricorrere agli psicofarmaci, ma nella maggior parte delle situazioni sono sufficienti i rimedi naturali e una terapia comportamentale.
Se i sintomi sono lievi una corretta alimentazione a base di vitamine e sali minerali, e integratori come magnesio, ferro e vitamina C, aiutano a riequilibrare l'organismo.
Inoltre, come per molte altre forme ansioso-depressive, lo sport e le tecniche di meditazione e di respirazioneconsapevole hanno effetti positivi sull'umore.
Infine anche la fitoterapia e l'omeopatia possono essere benefici nel trattamento dei disturbi stagionali: la Maca è una pianta sudamericana utile per combattere la depressione primaverile perché ricca di aminoacidi essenziali e oligoelementi; il triptofano e la melatonina, aiutano a ripristinare il corretto ciclo sonno-veglia e l'erba di San Giovanni viene consigliata per le depressioni lievi. Infine la Rhodiola Rosea aiuta l'organismo ad adattarsi allo stress dei cambiamenti climatici ed ha effetti positivi anche sul desiderio sessuale.
Di Bianca Fracas PsicoSessuologa
Dal Sito: amando.it