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venerdì 8 maggio 2020

Per scoprire il tuo vero potere devi amare te stesso…



Una relazione non è mai la risposta alla tua solitudine. I sentimenti di vuoto, l’infelicità e la depressione sono già dentro di te. La maggior parte delle persone tende a creare nuove relazioni basate non su quello che vuole, ma in risposta a quello che percepisce come mancanza. Guardano al di fuori di loro stessi, dicendo: “Quando trovo qualcuno, sarò felice e soddisfatto”.

Quando si trova qualcuno con cui avere una relazione è emozionante ed appagante per un paio di mesi, o forse qualche anno. Quando le sensazioni originali iniziano a venire fuori nuovamente, si inizia ad incolpare l’altra persona per la nostra solitudine per la depressione, il disprezzo verso noi stessi e la nostra vita infelicità, per questo motivo possiamo anche incominciare ad odiare l’altra persona. L’altra persona, a sua volta, può oscurare la sua luce per noi, chiedendo in cambio energia, tempo, e la nostra personalità. La loro paura, il loro dolore e la loro depressione succhiano l’energia imprigionando la nostra anima. Questo può succedere da entrambi le parti.

Era questo quello che stavi cercando? Una relazione con un’altra persona, non potrà mai portare la vera felicità, la realizzazione o la pace del cuore. Tu sei il tuo eroe, il tuo amante, la tua risposta a tutte le tue preghiere e il tuo vero amore. Inizia ad amare ogni aspetto di te, tutta la tua luce e tutta la tua oscurità. Inizia ad apprezzare e amare la tua personalità; diventerai il tuo migliore amico. Scopri cosa nutre l’anima, e trova la sacralità in ogni momento: Fai una passeggiata in un bosco, immerso nella natura. Parla con gli spiriti. Guarda un film divertente nel tuo letto. Crea o scrivi dal profondo della tua anima. Inizia ad abbracciare tutto ciò che sei nella tua divinità. Smetti di aspettare qualcosa o qualcuno al di fuori di te. Tu sei quello che stavi cercando e che ti ha aspettato per tutto questo tempo. Interrompi la ricerca. Ognuno di noi è uno spirito libero che ha il solo scopo di condividere e celebrare le nostre vere essenze, insieme. Nutri te stesso e ascolta la tua voce interiore. Impara a conoscerti. Datti tutto quello di cui hai bisogno e inizia a prendere coscienza di te stesso.

Non puoi mai essere solo quando impari ad ascoltarti, a respirare, a parlare e a sentire il tuo spirito. Devi essere disposto a fare una profonda ricerca d’anima. Questo significa anche sentire le emozioni che sono bloccate nel tuo campo energetico, riconoscendole, rilasciandole piangendo, respirando, muovendo il corpo, o in qualsiasi altro modo ti senti di fare. Ascolta la tua parte più profonda. Apporta delle modifiche nella tua vita per iniziare a vivere davvero ed a intraprendere la tua vera strada. Smetti di incolpare il passato, e vivi nel presente. Trova la tua passione, il tuo scopo, e inizia a godere di ogni momento che stai creando. Trova la strada di casa.

Un rapporto esterno sarà soddisfacente solo quando due persone avranno trovato se stesse e se le due persone sono disposte a vedere che sono anime individuali che sono venute sulla terra per il loro viaggio, per le loro intuizioni e per le loro lezioni da imparare. Non aver paura se l’altra persona andrà via e ti lascerà. Un’altra persona può rimanere solo per il suo libero arbitrio. Se non ti ami, non potrai mai avere una relazione duratura con una persona libera. Delle persone libere in una relazione d’amore, possono donarsi le ali per volare.

Se ami una persona, e non puoi essere libero a causa delle tue paure di perderla, ferma la tua paura ora. Ferma i tuoi pensieri. Smetti di proiettare le tue paure, i dolori del passato. Non dargli più energia. Mostra l’altra persona che è in te, quella che si ama, trasforma il dolore e la sofferenza in beatitudine e amore. Trova la tua strada.  Diventa l’essere magnifico che sei.

Non avere mai paura della solitudine quando vivi una relazione. Siete entrambi la trasformazione che il mondo ha bisogno di vedere. Siete entrambi “uno” che può cambiare il mondo seguendo il proprio cammino terreno. Si può amare un’altra persona solo dandogli la libertà dell’anima e bloccando tutti i comportamenti di possesso e paura. Essi possono essere degli angeli sul tuo percorso che ti hanno portato consapevolezza in modo che ora sia possibile trovare la tua strada. Allo stesso modo quell’angelo potresti essere anche tu arrivato nella loro vita per aiutarli a raggiungere la consapevolezza e la pace giorno dopo giorno. La maggior parte delle persone erano riunite per una ragione in questa vita, anche se molte di loro non ne hanno la consapevolezza. L’essere divino che è in te ti ha portato a scoprire la luce e l’amore che sei attraverso queste connessioni interrotte, e tutta la consapevolezza che ne deriva.

Inizia ad amarti, ad ascoltarti. Sii collegato sempre con te stesso. Prega, medita, piangi. Chiedi scusa a te stesso per non esserti amato. Nessuno può alleviare la solitudine profonda. Sei semplicemente nostalgico per te. Inizia ad amare te stesso in questo momento.

Stai vicino alle persone che vibrano alla tua stessa frequenza.

Circondati di persone consapevoli che ascoltano e onorano le loro anime e la loro conoscenza interiore. Circondati di persone che hanno un vibrazione che risuona con il tuo cuore, che non ti rubano l’energia, che ti permettono di volare! Queste persone emanano luce e amore grazie al loro entusiasmo per il proprio cammino e alla loro passione per se stesse. Queste sono le relazioni che ti rafforzeranno. Queste sono le connessioni che hai sempre sognato di avere con gli altri esseri umani, tutto è possibile ora che hai trovato te stesso.

martedì 12 febbraio 2019

Oggi scelgo me stessa e non è un atto di egoismo

Oggi scelgo me stessa e non è un atto di egoismo. Oggi scelgo me al di sopra di tutto e tutti, perché mi merito del tempo per me. Mi merito di liberarmi dalle corde degli impegni che ho preso con gli altri e dedicarmi alla mia cura, all’amore e al rispetto per me stessa.

Oggi scelgo di essere la regina del mio mondo senza che gli altri diventino mie preoccupazioni. Oggi sono tutto il mio mondo. Perché mi sono sempre presa cura degli altri e, anche se questo non fosse un obbligo per me, ho deciso che devo sempre essere la mia prima scelta.

Oggi sono libera di essere me stessa, perché mi sono stancata di dare parti del mio tempo, del mio amore e della mia vita a persone che non sanno apprezzarle. Quindi, per una volta, mettere me stessa davanti agli altri, scegliermi nonostante tutto e tutti non è un atto di egoismo, ma di onestà verso me stessa.

Oggi costruirò un nuovo Io in cui non c’è spazio per un “prima tu”, ma solo per un “noi” se stiamo condividendo un momento. Oggi ho deciso di spiegare le ali ed iniziare a volare verso ciò che desidero davvero, senza sensi di colpa o tormento. Perché io vengo prima di tutto il resto.

Scelgo me stessa per colorare il mio mondo

Sono felice a modo mio e non chiedo che tu faccia parte di questa gioia. Anzi, non chiedo nulla, a parte che mi lasci spazio, lo spazio di cui ho bisogno per poter essere me stessa, e non quella che tu vuoi che sia. Ora sento che mi manca qualcosa. Qualcosa, non qualcuno. È la libertà di movimento, è la possibilità di colorare tutto il mio mondo.

Per questo oggi scelgo me stessa per colorare il mio mondo, perché il mio sorriso non può apparire sui visi altrui. Perché io so che il cielo non è sempre azzurro, che è pieno di sfumature. E le sfumature le scelgo io, perché tutto è soggettivo, tutto cambia colore in funzione del modo in cui lo osservo.

Scelgo me prima di tutto perché, tra i mille modi di vivere la vita, scelgo quello che mi rende felice. Scelgo me perché mi merito di essere felice senza paura. Scelgo me perché in precedenza ci sono state persone che mi disprezzavano e che si credevano mie padrone.

Hanno cancellato i miei sogni e mi hanno fatta sentire in colpa quando non davo loro la priorità. E in quel momento io non ero importante per nessuno: ero un’opzione, potevo essere scartata. Ma adesso è arrivato il mio momento, perché ho preso il volo e ho deciso di essere come voglio io.

Ho deciso che il sorriso deve far parte del mio volto

Ho deciso che i sorrisi che cerco non devono apparire solo sui volti degli altri, ma anche e soprattutto sul mio. Non si tratta più di resistere o di sopravvivere: si tratta di vivere, di divertirsi e di essere felice. Oggi scelgo me perché sono l’unica che può ottenere ciò che voglio; nessuno può vivere al mio posto.

Oggi sono io a decidere il mio cammino. Sono io quella che, con passo fermo, guarda il futuro senza il timore che agli altri vada bene la mia scelta. Perché io sono io e non devo aspettare che agli altri piaccia ciò che faccio. Sono indipendente e, finché non mi intrometto nella vita degli altri facendo loro del male, loro devono rispettare la mia libertà.

Oggi scelgo me perché se mi disprezzo non troverò mai apprezzamento da parte degli altri. Oggi scelgo me, mi prendo cura di me e mi amo perché è quello che mi merito. Sono stata coraggiosa e ho deciso che valgo tanto quanto le altre persone a cui prima davo la priorità. Ho scelto me stessa e non mi sento in colpa. E voi, vi metterete mai al primo posto?


Dal Sito: lamentemeravigliosa.it

giovedì 10 gennaio 2019

Prima di tutto, amatevi



Fate di tutto per compiacere gli altri, e sentite che non lo apprezzano come dovrebbero? Se è un problema costante nella vostra vita, forse è arrivato il momento di rivalutare le cose.

Aiutare gli altri senza aspettarsi niente in cambio è un gesto meraviglioso che dimostra che avete un cuore grande e la capacità di aiutare il prossimo, ma ricordate che è necessario amare prima se stessi per poi poter amare anche gli altri dal profondo del cuore, senza abbandonare i vostri sogni. Amatevi!

La vostra natura è davvero eccezionale, non lo mettiamo in dubbio, ma avete mai pensato a quanto siete felici con voi stessi? Domandatevi se state aspettando qualcuno che sia abbastanza grato da valorizzarvi e restituirvi tutto quello che avete dato senza misura… Ebbene, quella persona tanto attesa siete voi! Perché la verità è che nessuno sa meglio di voi quali sono i vostri desideri, sentimenti e bisogni.
Guardate il vostro riflesso

Fate questo esercizio: senza che ci sia nessuno intorno a voi, mettetevi di fronte ad uno specchio e osservatevi a fondo. Ci siete solo voi e nessun altro potrà giudicare quell’immagine proiettata di fronte a voi. Nel frattempo, prendete appunti su qualsiasi cosa vi passi per la mente.

Dopo 15 minuti (ma potete prendervi tutto il tempo in più che volete), leggete quello che avete scritto. Ora create un elenco separando ciò che considerate negativo dalle percezioni positive.

Se la bilancia è inclinata a favore dei pensieri negativi, questo significa che avete bisogno di prestare più attenzione a voi stessi. Poco a poco potrete lavorare su tutti gli aspetti negativi che avete segnato su di voi, per ottenere risultati migliori. Ma in questo modo avrete già iniziato questo meraviglioso viaggio di auto-scoperta, avrete iniziato a essere sinceri con voi stessi e a riconoscere quali sono le percezioni che avete sulla vostra persona.
Iniziate da voi

Abraham Maslow, uno dei principali esponenti della psicologia umanista, ha sviluppato una teoria che ha a che fare con la realizzazione personale.

Questo autore ha sintetizzato la sua idea in una piramide della felicità, e ha spiegato che per arrivare al vertice della soddisfazione interna, dobbiamo prima scoprire una serie di necessità che vanno da quelle fisiologiche (alimentazione, respirazione e riposo) a quelle che implicano il volere bene a noi stessi per riuscire a essere creativi, spontanei e con una morale solida nella nostra vita.

L’autostima è composta da una serie di percezioni, pensieri o sentimenti che definiscono il comportamento di una persona. Si tratta del modo in cui vediamo noi stessi e che, di conseguenza, si ripercuote sul modo in cui interpretiamo il mondo.

Secondo lo psicologo statunitense Carl Rogers, “la radice dei problemi di molte persone è che si disprezzano e si considerano esseri senza valore, indegni di essere amati“. In questi casi, l’accettazione rappresenta un passo importante per trovare una soluzione.

Iniziate oggi stesso!

A partire da ora, qualsiasi percezione distorta che avete su di voi può cambiare. Continuerete a tendere la vostra mano verso gli altri, ma ogni volta lo farete con una consapevolezza più profonda su chi siete e come vi sentite.

Questo sarà il primo passo per andare avanti in questo cammino di ricerca interiore, e vi permetterà soprattutto di salvare quei desideri che dovete avere il coraggio di compiere. Portate alla luce gli obiettivi che un giorno avete riposto nel cassetto… Che cosa ne dite di provare a raggiungerli?

venerdì 9 marzo 2018

Autostima, una perla preziosa

Spesso alla base di un disagio psicologico, oltre a specificità, vi è una mancata accettazione di se stessi, ricollegabile a un problema di scarsa autostima.


L’autostima puo’ essere definita come il giudizio che diamo di noi stessi, è il piu’ importante tra tutti quelli che riceviamo nel corso della vita, non è stabile ma si evolve nel tempo ed è il risultato di fattori interni ed esterni.

Una buona autostima si caratterizza per la fiducia nelle proprie capacità di apprendere, di compiere scelte adeguate, di prendere decisioni giuste, di affrontare i cambiamenti. Sentire di non farcela, puo’ non invogliare a dare il meglio di sé e a compiere scelte adeguate per il proprio benessere. Non amarsi e non accettarsi, puo’ rendere difficile amare l’altro e accettare il suo amore con ripercussioni nelle relazioni interpersonali.

Un livello di autostima adeguato è un bisogno psicologico fondamentale, in quanto se non presente influisce negativamente con le capacità di funzionamento sociale. Infatti il livello di autostima ha profonde conseguenze su ogni aspetto dell’esistenza: sul lavoro, nelle relazioni con gli altri, nel raggiungimento dei traguardi, nella capacità di realizzarsi ed essere felici. Per comprendere una persona è importante comprenderne il concetto di sé che influenza le sue scelte di vita.

Non bisogna confondere un buon livello di autostima con l’arroganza e la vanità: la felicità di chi la possiede risiede nell’essere quello che si è, non nell’essere migliore degli altri, non vi è una ricerca di superiorità (che al contrario puo' ricondursi a bassa autostima o al Disturbo Narcisistico di Personalità) ma un’accettazione di sé.

Questo non comporta non porsi obiettivi e non impegnarsi a migliorare, ma significa accettazione dei propri limiti e consapevolezza delle proprie capacità e potenzialità che permette di compiere scelte adeguate e di porsi obiettivi raggiungibili e significativi realizzando il proprio essere e il proprio potenziale.

Spesso alla base di un disagio psicologico, oltre a specificità, vi è un senso di inadeguatezza, di inferiorità e di sfiducia nelle proprie capacità, una mancanza di accettazione di se stessi, ricollegabili a un problema di scarsa autostima.

Reputo fondamentale lavorare sull’autostima per promuovere il benessere dell’individuo sia in contesti clinici che scolastici e aziendali, sia in setting individuali che di gruppo, a seconda dei bisogni e delle esigenze.

L’obiettivo è promuovere benessere attraverso una crescita personale che stimoli l’apprendimento di strategie per migliorare le relazioni con gli altri e con se stesso, incoraggiando l’auto-affermazione, una maggiore accettazione di sé e la determinazione nel raggiungere obiettivi da porsi nella vita, in un clima di accettazione e rispetto che permetta l’espressione dei propri sentimenti anche negativi senza scontrarsi con critiche, prediche o sarcasmo, e agendo sulla resilienza, ovvero le risorse che le persone possiedono. Una buona autostima sostiene e aumenta la qualità della vita e la felicità, permettendo di sfruttare al meglio tali risorse.


Dr.ssa Annalisa De Filippo

Dal Sito: www.medicitalia.it 

giovedì 25 gennaio 2018

Accettarsi Incondizionatamente: Il Regalo Più Bello Che Possiamo Farci

Amare se stessi è l’inizio di una storia d’amore che dura una vita. 
Oscar Wilde
Molte persone non riescono ad essere serene e ad accettarsi per quel che sono e come si pongono agli altri: perché accade questo? Questa mancata accettazione pone le sue radici nell’inconscio che farebbe costruire dentro di se una sorta di “elaborazione distorta intrusiva” del tipo: “se io sono perfetto/a, nessuno avrà alcunché da criticare di me: così non sarò rifiutato/a nè criticato/a, e quindi sarò accettato/a”.

Ogni volta che qualcuno ci critica o ci fa sentire inadeguati, perdiamo una piccola dose di quell’amore che avevamo per noi stessi

Impariamo che, se vogliamo essere accettati dagli altri, dobbiamo corrispondere a determinati standard e se non lo facciamo, gli altri ci faranno notare che siamo fuori dalla loro cerchia. A questo punto smettiamo di amarci incondizionatamente e iniziamo a condizionare la relazione con il nostro “io” ai nostri successi e fallimenti.

Nel momento stesso in cui iniziamo a giudicarci applicando le regole degli altri, smettiamo di amarci per quello che siamo

Si tratta di un processo doloroso nel quale siamo passati tutti. Come risultato non sorprende che molte persone, anche adulti di successo, continuino a sperimentare una sensazione di disagio con se stessi attribuendosi costantemente delle colpe. Queste persone hanno perso il contatto con il loro “io” più profondo perché hanno costruito un “io sociale” che lo ha sepolto.

Lo scopo finale è quello di essere accettati

Accettati da chi? Ecco che ritorna il pensiero inconscio: “dagli altri, forse originariamente non deluderò le aspettative dei genitori. Forse non deluderò e sarò degno/a delle persone più belle, più raffinate, più intelligenti di me, più mature, quelle che ci sanno fare molto più di me…”.

I segnali che indicano che non ci accettiamo incondizionatamente

Ci sentiamo spesso inadeguati in situazioni e contesti diversi

Pensiamo di non meritare l’amore degli altri

Ci paragoniamo costantemente agli altri e finiamo sempre per sentirci inferiori

Pensiamo di non essere abbastanza intelligenti/belli/interessanti/socievoli

Non intraprendiamo nuovi progetti per paura di fallire

Ci reprimiamo costantemente, non ci permetti di essere noi stessi

Ci sentiamo a disagio con noi stessi e non ci piace stare da soli con i nostri pensieri

Quando ci assumiamo il 100 per cento della responsabilità e amiamo veramente noi stessi, la gentilezza, la considerazione e la responsabilità verso gli altri vengono facilmente, perché quando amiamo noi stessi viene naturale amare gli altri. Mabel Katz

Per evitare che l’insicurezza ci invalidi l’esistenza è bene elaborare le cause che ci hanno portato ad essere insicuri

E’ fondamentale accettare e comprendere che i difetti non esistono in sè; sono le nostre distorsioni cognitive che ci fanno credere di essere inadeguati.  E’ fondamentale inoltre non guardare a chi dovrebbe giudicarci come quando eravamo bambini: in questo modo eviteremo di mantenere inconsciamente la odiata, ma anche cercata dipendenza dallo sguardo censore degli altri (ma che ormai abbiamo interiorizzato).

Suggerimenti pratici per accettarsi con serenità

Accettarsi incondizionatamente è il primo passo per amarsi incondizionatamente. Non possiamo stare bene con noi stessi se ci critichiamo costantemente, se pensiamo di essere dei falliti o non abbastanza intelligenti e attraenti.

È interessante il fatto che accettare i nostri difetti o imperfezioni non significa non impegnarsi a migliorare. L’accettazione implica, prima di tutto, la piena consapevolezza. Questo vuol dire che siamo consapevoli degli errori che abbiamo fatto ma non continuiamo a punirci per questi, piuttosto cerchiamo di correggerli. Significa che siamo consapevoli dei nostri limiti e cerchiamo di fare un ulteriore passo avanti.

L’accettazione incondizionata implica sperimentare la realtà così com’è, senza alcuna negazione o rifiuto. Con il passare del tempo, se questo atteggiamento è davvero sincero cancellerà le sensazioni negative e spiacevoli che provavamo verso noi stessi e lascerà il posto all’amore.

Il processo di accettazione incondizionata è lungo e doloroso. Ma alla fine del percorso scoprirete che è anche liberatorio. Infatti, troviamo difficile praticare l’accettazione incondizionata perché ci è stato insegnato a criticarci e diventare il nostro giudice più severo. Ci è stato insegnato ad adattarci alla società, ma non a convivere con noi stessi.

Riscopriamo chi siamo

Per accettarci dobbiamo conoscerci. Dedichiamo tutti i giorni qualche minuto a guardare dentro di noi. Chiediamoci cosa ci piace e cosa detestiamo, cosa ci rende felice, cosa non ci piace di noi, chi siamo veramente… possono sembrare domande banali, ma forse ci sorprenderemo scoprendo che non abbiamo risposte per molte di queste perchè da molto tempo abbiamo perso la connessione con il nostro “io interiore”. L’importante, non arrendersi, concedersi piuttosto il tempo necessario.

Accettiamoci senza criticarci

Ogni volta che commettiamo un errore o scopriamo una parte di noi che non ci piace, invece di giudicarci e criticarci accettimolo semplicemente. Prendiamo atto della realtà come fossimo un osservatore imparziale. Chiediamoci cosa possiamo imparare e in che modo questo errore o “difetto” può trasformarci in una persona migliore. Accettiamo di non essere perfetti e che non abbimo bisogno di esserlo per amarci ed essere una persona di valore.

RICORDATE…
Quando si comincia a mettere a frutto le proprie doti, facendo del meglio con il poco che si ha, quel poco si moltiplica e si scopre di avere delle risorse inaspettate.

Ana Maria Sepe

Dal Sito: psicoadvisor.com

martedì 9 maggio 2017

Quanto mi amo? Questioni di autostima.

Autostima - Lavorare su stessi significa capire chi si è e cosa si vuole, amarsi e stimarsi per quelli che si è. Ognuno di noi è unico e irripetibile.




Lavorare su se stessi significa capire chi si è e cosa si vuole, amarsi e stimarsi per quelli che si è. Ognuno di noi è unico e irripetibile anche se ha dei difetti, perché la perfezione non è umana

Cosa penso di me stesso? Mi stimo? Pare, da quanto presente in rete, che esista una formula per far lievitare l’autostima . Si tratta di una serie di liste per la spesa , 10 regole, 4 regole, 5 regole, non si sa neanche bene quante dovrebbero esserne, che garantiscono un risultato sicuro e determinante: sentirsi Super man o Wander woman!

In realtà non è così semplice, esiste una componente individuale, personale, che si tralascia, ma che risulta essere determinate per l’autostima. L’autostima è una stima, una valutazione, che si fa di se stessi, un giudizio derivante dalla domanda: “Cosa penso di me?”.

Se si ha una buona concezione di se stessi, allora si avrà una alta autostima, altrimenti ci si disistima. Solitamente, quest’ultima deriva da un gap che si crea tra ciò che si vorrebbe essere e ciò che realmente si è. Quando queste due valutazioni sono distanti, si determina una discrepanza che porta ad una scarsa considerazione di se stessi. Ed è proprio qui che si comincia a ruminare negativamente su quanto poco valore si ha.

Se l’autostima cala significa che qualcosa d’importante sta accadendo, in qualche modo si inseguono i desideri altrui trascurando quelli che sono i reali bisogni della persona, e così si cade nel baratro del non valore, pensando che i desideri altrui sono sempre migliori dei propri.

Perché è così importante avere una buona stima di se stessi?

Chiaro, più ci stimiamo e più ci sentiamo efficaci ed efficienti, meno lo facciamo e più sprofondiamo nell’abisso. In questo caso siamo pronti a ricercare sempre e comunque all’esterno qualcosa che in qualche modo possa determinare un miglioramento della nostra stima.
Chi non pensa di avere valore personale, spesse volte, evita di affrontare le situazioni per paura di sbagliare o si sperimenta goffamente in alcune contesti. E se si verificasse un insuccesso? Allora si soffre maggiormente associando l’accaduto esclusivamente ad una propria mancanza. Al contrario, quando si sperimenta un successo si tende a svalutarlo e a sminuirlo.

Chi sperimenta bassa autostima vive la sensazione di perdere il controllo delle emozioni, che conosce poco, sentendosi di non essere capace di raggiungere i propri obiettivi nel modo in cui vorrebbe venissero raggiunti
La mancanza di fiducia in sé stessi può danneggiare la vita, al punto da creare situazioni anche senza via d’uscita, a meno che non si passi ai ripari e costruiscano delle certezze su cui contare.

Quindi, chi ha una bassa autostima pensa che se i progetti, i lavori o le iniziative intraprese non sfociano nel giusto successo che meritano allora si raggiunge un fallimento, e si rumina in buona sostanza su quanto si è inutili. Di conseguenza la tristezza prende il sopravvento su tutto fino al punto da perdere il controllo emotivo.

D’altro canto colui che ha una giusta visione di sé stesso è pienamente consapevole del fatto che non tutti i progetti o iniziative si concludono con successo, che probabilmente alcuni d’essi non raggiungeranno gli obiettivi sperati. Questa giusta attitudine mentale permette di imparare dai propri errori e migliorare in futuro dai propri insuccessi, aumentando così le probabilità di buona riuscita.

Quando ci si butta in situazioni sociali aventi come scopo l’affermare se stessi e malauguratamente questa situazione non esita positivamente, è possibile si possa piombare in uno stato depressivo o aggressivo perché la posta in gioco è troppo alta e le aspettative sono disattese. Chi ha bassa autostima non accetta la perdita di un incarico di prestigio, perché equipara il ruolo sociale al proprio prestigio personale.Rivestire un ruolo di prestigio rende queste persone autorevoli.

Attenzione, si è piombati in un falso sillogismo dove le conclusioni sono sbagliate, perché se il posto prestigioso un giorno venisse a mancare la persona diventerebbe un nulla pieno di rancore, odio e tristezza. Tutto questo porta ad inferire che, innanzitutto, non si hanno dei valori personali, per questo è necessario chiarire con se stessi quello che si vuole e quello che non si vuole ottenere dalla vita.

Poi, è necessario riconoscere le proprie emozioni imparando a riconoscerle ed entrare in contatto la propria sofferenza. Solo così si può capire perché è importante avere una buona stima di noi stessi.

Per perseverare questo obiettivo bisogna lavorare sulla immagine di se, che non significa dimagrire, smettere di fumare etc…, perché così facendo ancora una volta si sta rispondendo a dei dictat sociali, esterni, che potrebbero non corrispondere alle esigenze della persona.

Lavorare su stessi significa capire chi si è e cosa si vuole, amarsi e stimarsi per quelli che si è. Ognuno di noi è unico e irripetibile anche se ha dei difetti, la perfezione non è umana.

Scritto da: Francesca Fiore

Dal Sito: www.stateofmind.it


Per saperne di più: http://www.stateofmind.it/2013/12/autostima/