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domenica 10 novembre 2019

Marracash: “Ho avuto diversi problemi mentali, un aiuto specialistico e la musica mi hanno fatto rinascere”


E’ uno dei rapper più seguiti Fabio Bartolo Rizzo in arte Marracash ed è impegnato in questi giorni nel lancio del suo nuovo attesissimo album ‘Persona’ che oltre ad affrontare alcune tematiche sociali, tocca diversi argomenti personali e privati della sua vita. Attraverso le pagine de Il Fatto Quotidiano, il 40enne si è messo a nudo e ha raccontato dei problemi mentali che ha dovuto fronteggiare con l’aiuto di uno psicoterapeuta e della musica e ha rivelato come l’unico modo per sconfiggerli sia stato quello di affrontarli:
Nessuno parla del fatto che gli attacchi di panico, i problemi mentali, la depressione riguardino moltissime persone e non solo nel mondo dello spettacolo. Ci sono un sacco di ragazzi che sono sbandati e spaventati da quello che sta succedendo perché non riescono a capire. Non ho problemi a condividere quello che ho passato, perché mi rendo conto che per molti sono una specie di fratello maggiore. I problemi mentali sono ancora un tabù e se guardiamo i dati, sono in aumento. Si impenna la percentuale di matti pericolosi. Sono percentuali e numeri preoccupanti che sono causati da diversi fattori come lo sfaldamento delle famiglie, degli affetti e non c’è molto in cui credere oggi.

Riguardo invece ai motivi che lo hanno portato alla malattia, il rapper ha raccontato che sono state una serie di circostanze a stravolgerlo:

Viviamo in un mondo pieno di fake news dalla politica ai social, dove ci mostriamo per quello che non siamo. Nel mio caso personale ci sono state tantissime cose che mi hanno portato alla malattia, compreso un rapporto con una mia ex che non era affatto sano. Quindi la mia missione è diventata scrivere di tutto questo.

Dopo questo periodo buio però, per Marracash è arrivata la rinascita:

E’ stupefacente come la vita sia cambiata all’improvviso. Se penso che non avevo più stimoli, non volevo uscire, vedevo che uccidevo le giornate senza energia addosso. […] Mi sono riappropriato delle cose che avevo accantonato per far piacere agli altri. […] Ho viaggiato tanto dal Giappone all’India. In Giappone ho riscoperto i manga, che amavo moltissimo da ragazzino. Li avevo abbandonati perché mi vergognavo e per la paura di essere giudicato. Ma il senso è che ho ritrovato per strada la mia autostima e la fiducia in me stesso.

Oltre ad aver ritrovato se stesso, il rapper ha ritrovato anche l’amore accanto a Elodie Di Patrizi, conosciuta grazie alla collaborazione per il singolo ‘Margarita’ (ve ne avevamo parlato QUI) e nel corso dell’intervista ha raccontato il suo incontro con l’ex allieva di Amici di Maria De Filippi:

E’ successo tutto per caso. L’etichetta mi aveva proposto questo duetto, lo abbiamo inciso e ci siamo conosciuti sul set del video. Un incastro di pianeti meraviglioso che ci ha consentito di conoscerci e di non perderci di vista. Ma tutto questo è successo come ultimo step di una serie di piccoli passi verso la rinascita. Era come se il destino mi avesse riservato tutte queste belle sorprese sul mio cammino.



Dal sito: isaechia.it

venerdì 9 marzo 2018

“La mia vita tra depressione e medicine”. 


La dura confessione del cantante italiano, amatissimo soprattutto dai più giovani, che parla dei quei momenti difficili lontano dai riflettori.
Le sue parole

Uno dei rapper del momento nel panorama italiano, tra gli artisti che meglio di tutti hanno saputo imporsi a suon di strofe in rima e allargare il numero di fan che lo seguono con passione. Parliamo di Ghemon, nome d'arte di Giovanni Luca Picariello, classe 1982, molto popolare in rete grazie a hit come Bellissimo o Un Temporale.Un artista che in concomitanza dell'uscita nelle librerie della sua autobiografia "Io sono. Diario anticonformista di tutte le volte che ho cambiato pelle", in vendita a partire dall'8 marzo, ha scelto di raccontarsi in un'intervista concessa alla testata Vanity Fair, dove non ha nascosto le difficoltà incontrate lungo il suo percorso. "Questo libro non è un prontuario, è una condivisione. Vorrei che chi lo leggesse dicesse: Sono le stesse cose che ho vissuto io, e lui è riuscito a scriverle". Ghemon si è definito un "transgender musicale" per le sue canzoni che fondono in realtà all'interno tanti generi e tante influenze diverse. In Mezzanotte, suo ultimo disco, ha cantato degli attacchi di panico e della depressione.
Proprio alla parte più intima di sé Ghemon ha dedicato una parte molto corposa della propria autobiografia. "Per tre mesi mi son svegliato tutti i giorni con l'ansia di non scrivere abbastanza: un giorno la ragazza che faceva l'editing mi ha chiamato urlando: sono già trecento pagine, basta!". Tante pagine in cui Ghemon parla della sua lotta alla depressione e del lavoro fatto su sé stesso negli anni: "Chi è depresso soffre il doppio, perché è una malattia che non si può "dimostrare": solo chi ce l'ha dentro ci deve fare i conti [...] Continuo con le medicine, con la terapia [...] è un lavoro lungo, ma sento di essere più solido".
Un libro che parla di crisi personale, ma anche di amore.  "Dico tutta la verità, non v'è nulla di romanzato [...] solo dei cambi di nome, dovuti". Come il nome di Maria, l'attrice con cui racconta di avere avuto una storia un paio di anni fa: "Chi sia davvero non lo rivelerò mai ed è giusto così: è un amore che abbiamo vissuto a porte chiuse". Ghemon rifiuta l'idea dell'artista tormentato e conclude affermando che né la gioia né la sofferenza devono essere il motore dell'arte, ma la sensibilità.

Dal Sito: caffeinamagazine.it