domenica 25 gennaio 2015

David Guetta, condizionato dagli attacchi di panico

Il leggendario dj francese rivela che la sua carriera è stata condizionata dagli attacchi di cui ha cominciato a soffrire nel 2012

David Guetta, condizionato dagli attacchi di panico David Guetta

David Guetta, condizionato dagli attacchi di panico. La carriera musicale del dj francese sembrava essere arrivata ad un punto morto quando ha cominciato a soffrire di terribili attacchi di panico. Guetta ha cominciato ad avvertire i primi attacchi di ansia nel 2012 e da quel momento è stato in più occasioni costretto a mettere in attesa la sua carriera per fare i conti con quello che gli stava succedendo: “C'è stato un momento in cui non riuscivo a fare musica. Volevo entrare in studio di registrazione ma poi succedeva qualcosa che mi bloccava. Gli attacchi di panico sono qualcosa di assurdo perché è come se non avessi ì più il controllo del tuo cervello” ha rivelato nel corso di un'intervista con il quotidiano britannico The Times.

Il problema. Guetta ha rivelato anche di aver avuto troppa vergogna per parlare della sua condizione con amici e familiari ed ha trovato il coraggio di affrontare il problema solo dopo che un suo amico ne ha parlato nel corso di una cena: “Stavo ascoltando quello che diceva ma non ho avuto il coraggio di dire che ne soffrivo anche io. Provavo grandissima vergogna in quel momento. Ma poi questo amico mi diede anche un consiglio molto prezioso, mi fece capire che era qualcosa che potevo affrontare. Il miglior modo per affrontare una cosa del genere è farlo apertamente, senza paura, perché sai che non ne morirai”. Ora il dj rivela di aver quasi completamente superato il suo problema: “Non posso dire che sia completamente alle spalle, ma adesso la situazione è decisamente migliorata”.

 Radio 105 Network

martedì 13 gennaio 2015

Adesso so.....

Adesso so che quando si avanza uniti ci sono possibilita' di successo.
 

Adesso so che se non andro' in meta io, ci andra' un mio compagno.
 

Adesso so che cosa vuol dire rispettare un avversario che e' a terra.
 

Adesso so che potro' cadere e perdere il pallone, ma un compagno sara'  pronto a raccoglierlo e a lavorarlo per me.
 

Adesso so che bisogna avere sempre qualcosa da portare avanti.
 

Adesso so che si puo' anche perdere, ma non ci si deve mai arrendere.
 



Adesso so che per ottenere qualcosa bisogna essere determinati.
 

Adesso so che correre non vuol dire scappare, ma andare incontro al futuro.
 

Adesso so che affrontare la vita sara' un gioco da ragazzi e che, se la vita e' un gioco, il rugby e' una gran bella maniera di viverla!
Mirko Petternella (giornalista)