sabato 29 dicembre 2018

A new life - Storie di Panico - La storia di Eleonora 




"Le vostre storie, il vostro coraggio, la vostra forza."

Ciao a tutti, sono Eleonora, ho 27 anni (28 tra pochi giorni) e ho avuto i miei primi attacchi di panico a 17/18 anni. Ricordo ancora il primo come se fosse ieri: ero in macchina con amici che tornavamo da una fiera di paese, fuori pioveva tantissimo ed io ero seduta dietro spiaccicata tra altri due miei amici. La mia amica seduta davanti poi ha cominciato a litigare urlando al telefono con qualcuno, non ricordo bene chi, e da lí ho cominciato a sentire caldo, ad agitarmi, sensazione di scappare fuori dalla macchina e non poterlo fare, non avevo nemmeno il coraggio di dire “fermatevi che non mi sento bene”, ma i miei amici poi se ne accorsero e mi accompagnarono in Guardia Medica. Nel frattempo mi si erano informicolate le mani, le braccia..tutto, mi sentivo morire, non riuscivo a camminare e così uscì un volontario a prendermi in braccio e ricordo bene che mi disse “tranquilla non è niente, è un attacco di panico”. E nella mia testa iniziai a pensare “Cos’è? Non mi è mai successo”. Però da quell’episodio non mi tornarono più, non ci pensai più di tanto. Invece poi col passare degli anni, tornavano a periodi..e io mi spaventavo sempre di più cercando di capire i motivi. Me ne venne un altro molto forte una mattina dal dentista, anche lì tutta informicolata, cuore a mille e sensazione di morire, ma anche lì appena mi fecero alzare, me ne tornai a casa tranquilla a piedi, ma sempre cercando di capire come mai mi capitavano questi momenti bruttissimi. Gli anni più brutti furono il 2012 e 2013, quando ebbi una bruttissima delusione d’amore, venivo trattata male da questo ragazzo, mi prendeva in giro, ma io non accettavo tutto questo, volevo stare lo stesso con lui a tutti i costi. Ma il caro amico panico arrivó, e stava con me tutti i giorni per farmi capire che non potevo continuare così. Ogni giorno era bruttissimo, avevo paura di uscire, paura di andare in qualsiasi posto anche accompagnata, mi girava la testa e mi sentivo svenire quindi evitavo di allontanarmi da casa, la notte dormivo malissimo, sempre con attacchi d’ansia, piangevo sempre..era diciamo una specie di depressione. Un pomeriggio, precisamente il 21/10/2013, ero a casa con un’amica ed ebbi uno dei miei soliti attacchi giornalieri, le gambe tremavano e mi sentivo impazzire, non respiravo..così la mia amica decise di chiamare il mio medico, ma in quel momento era impegnato e non poteva venire e mi disse quindi di prendere delle gocce, ma in casa non avevo niente perché ero sempre stata contro a qualsiasi farmaco calmante. Così decise di chiamare l’ambulanza, ma io ne ero terrorizzata e non volevo andarci..la mia amica e un’altra mia vicina di casa riuscirono però a convincermi ad andare, che magari mi avrebbero aiutata molto, insomma era ora di fare qualcosa. Arrivata al pronto soccorso, mi fecero tutti gli esami ed era tutto a posto..mi diagnosticarono semplicemente dispnea ansiosa, e mi fecero una bella flebo di calmante. Poi mi fecero parlare con un bravissimo psichiatra che mi chiese un po’ la mia vita in generale e mi prescrisse dei farmaci, un antidepressivo e un ansiolitico. La mattina dopo andai all’Ausl del mio paese per parlare con uno psichiatra della cura prescrittami in ospedale, e lui  mi disse che andava bene, a parte che mi cambió solo l’ansiolitico, e gli dissi che volevo tornare la ragazza di prima..lui mi disse “tornerai a fare tutto”. Iniziai così la mia cura e fu la scelta migliore che potessi fare! Dopo mesi cominciai a vedere i risultati, ricominciai a uscire, a fare cose che non facevo da tempo..insomma, rimasi molto soddisfatta. Le medicine aiutano davvero tanto, ma è anche vero che una buona parte dobbiamo mettercela noi con la nostra volontá. Dopo un anno di antidepressivo, iniziai a scalarlo fino a toglierlo completamente. Oggi ho solo l’ansiolitico sempre con me nella borsa, ma non lo prendo da mesi..solo in caso di estremo bisogno, ma cerco sempre di farcela senza. L’anno scorso, a maggio 2017 ho iniziato un percorso di psicoterapia; avrei voluto iniziare anni fa, ma non avevo la possibilità. Inizialmente, nel 2013 ne trovai una vicino casa, ma non mi piaceva proprio, mi trovavo male..dopo due appuntamenti lasciai perdere, anche perché le sedute me le pagava mia madre, e diceva che spendevo soldi inutilmente. Così l’anno scorso, visto che lavoravo, decisi di trovarmene un’altra per conto mio, senza dirlo a nessuno e me la pagai da sola. Anche questa fu una delle scelte migliori che potessi fare. Ho fatto un anno di terapia con questa bravissima donna, che mi ha aiutata davvero tanto a capire tante cose di me e del mio carattere, a capire che sono fatta così e che l’ansia è un’emozione come tutte le altre e che si può ripresentare in vari momenti della mia vita. E infatti è così: spesso ritorna, e fa anche paura ogni tanto..ma non come prima, ora l’affronto, so che prima o poi se ne va, cerco di usare i miei metodi per affrontarla..e se dovessi averne un forte bisogno, perché no, ho il mio ansiolitico con me. Ora non vado dalla mia psicoterapeuta da giugno 2018, un po’ mi manca, ma non ne sento il bisogno..se dovessi averne necessità ci tornerò sicuramente in futuro. Scusate la lunghezza della mia storia ma volevo raccontarvela bene, e dirvi che con grande forza di volontà, tanta pazienza e coraggio e soprattutto facendovi aiutare dalle persone giuste, se ne può uscire e tornare a fare tante cose, o almeno..si puó imparare bene a gestirla. Non arrendetevi mai! 
Eleonora 
Dal gruppo Facebook DAP attacchi di panico "Inarrestabile voglia di vivere" 

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