mercoledì 23 luglio 2014

Storie di Panico - Lorella




Ormai è  un anno che non ho  un attacco di panico a questo punto mi sento di dire che la guarigione non è un miraggio e che ognuno deve trovare la sua strada dentro di se perché la cura sta dentro di noi.
Secondo me molti non riescono a riconoscere i miglioramenti e moltissimi  non si fanno aiutare. Nessuna medicina, nessuna cura alternativa ha successo se non lavoriamo su noi stessi, sul nostro passato, questo è quello che per esperienza ho potuto constatare. 
 
I primi segnali d'ansia risalgono al 2000, il primo attacco verso la fine dello stesso anno, me lo ricordo benissimo.
Ricordare comunque a noi non serve, io non riuscivo più a deglutire nulla se non accompagnato da delle bevande,  mi sentivo la gola completamente secca, avevo forti formicolii agli arti specialmente inferiori, mal di stomaco, dolori al petto, il mio cuore sembrava sempre in fibrillazione, mi sentivo svenire e così è iniziata la paura.
 
Quando guidavo avevo sempre degli attacchi, dopo pensavo di avere dei mali incurabili, di morire soffocata, avevo paura di muovermi da casa e anche di stare da sola. Avevo attacchi continui di giorno, di notte, per mesi sono stata male ogni ora del giorno...ora? tutta un'altra vita, vado sempre avanti  e questo nonostante la paura di stare male è sempre presente.
 
Non ho più paura di me, di ciò  che penso, che vivo, guido, vado in giro anche se con fatica, ma ci provo sempre, sono mamma
ho una casa, un compagno,  un lavoro che mi da tante soddisfazioni e ho preso consapevolezza di essere una bella persona.
 
Sono  cose di cui ho preso consapevolezza crescendo, giorno dopo giorno, in questi 11 anni ho imparato molte cose  nuove di me e soprattutto ho imparato ad accettarmi per come sono.
 
 

Io dico di noi  che il percorso è tortuoso, duro e faticoso.  Perdersi è facile e che la speranza a volte viene a mancare, ma che la vita è bella e che bisogna imparare a conoscersi.
Dico che i sintomi fanno paura, che i sentimenti contrastanti che proviamo non devono deconcentrarci dal nostro obbiettivo di stare meglio. Qualsiasi sia il nostro percorso di guarigione dobbiamo cambiare modo di pensare e credere in noi stessi.
Dico di noi che occorre accettare il passato, chi siamo, come siamo, questo secondo me è l'inizio della nostra nuova vita.
Dico di noi che non dobbiamo vergognarci di raccontare agli altri i nostri problemi.
 

URLO A TUTTI NOI CHE LA NOSTRA VITA PUO' MIGLIORARE....CREDERCI SEMPRE E ANDARE COMUNQUE AVANTI
Lorella

mercoledì 16 luglio 2014

La conosci la storia di Rob?



Rob è il tipo di persona che ti fa piacere odiare:
è sempre di buon umore, ed ha sempre qualcosa di positivo da dire.
Quando qualcuno gli chiede come va, lui risponde
"se andasse meglio di così, sarei due persone!"
È un ottimista.
Se un collega ha un giorno no,
Rob riesce sempre a fargli vedere il lato positivo della situazione....
Vederlo mi incuriosiva e così un giorno gli chiesi:
" Io non capisco, non è possibile essere ottimisti ogni giorno, come fai?"
Rob mi rispose " ogni giorno mi sveglio e mi dico, oggi avrò due possibilità.
Posso scegliere di essere di buon umore o posso scegliere di essere di cattivo umore."
E scelgo di essere di buon umore.
Quando qualcosa di brutto mi succede io posso scegliere di essere una vittima o di imparare da ciò.
Ed io scelgo di imparare.
Ogni volta che qualcuno viene da me a lamentarsi per qualcosa.
io posso scegliere di accettare le lamentele...
o posso scegliere di aiutarlo a vedere il lato positivo della vita.
Ed io scelgo il lato positivo della vita.
"Ma non è sempre così facile" gli dissi.
"Si, lo è " disse Rob, "la vita è tutta una questione di scelte.
Quando tagli via tutto ciò che non conta, è tutta una questione di scelte.

Sta a te scegliere come reagire alle situazioni.
sta a te decidere come lasciare che gli altri influenzino il tuo umore.
Tu scegli se essere di buon umore o di cattivo umore.
Alla fine sei tu a decidere come vivere la tua vita.
"Dopo quella conversazione ci perdemmo di vista perché io cambiai lavoro,
ma spesso mi ritrovai a pensare alle sue parole quando dovevo fare una scelta nella mia vita,
invece di reagire agli eventi....
Ho saputo che Rob aveva avuto un brutto incidente sul lavoro...
era caduto da 18 metri di altezza, e dopo 18 ore di sala operatoria
fu rilasciato dall'ospedale con una piastra d'acciaio nella schiena.
Sono andato a trovarlo e gli ho chiesto come si sentisse.
"se stessi meglio sarei due persone" mi rispose...
"vuoi vedere le mie cicatrici?"
Ma come fai?  Gli chiesi ad essere cosi positivo dopo quello che ti è successo?
"mentre stavo cadendo, la prima cosa che mi è venuta in mente è stata la mia bimba...
Poi mentre giacevo per terra, mi sono detto che potevo scegliere di vivere o di morire....
Ed ho scelto di vivere".
"Ma non hai mai avuto paura?"
"Si, quando mi hanno portato in ospedale ed ho visto l'espressione sul viso dei medici e dei dottori,
ho avuto paura,
perché era come se guardassero ad un uomo morto."
"Poi un'infermiera mi ha chiesto se avessi allergie, ed io risposi.
SI.
Tutti mi guardarono ed io urlai: sono allergico alla gravita!!!
Tutti scoppiarono a ridere ed io dissi:
ed ora operatemi da uomo vivo, non come se fossi già morto!
"Rob mi ha insegnato che ogni giorno abbiamo la possibilità di scegliere di vivere la vita pienamente.
Quindi è inutile preoccuparsi sempre per il domani.
perché ogni giorno ha i suoi problemi su cui scegliere di vivere
e domani penseremo ai problemi di domani.
Dopo tutto, oggi è il domani di cui ti preoccupavi ieri.
Adesso hai due scelte:
Vivi pienamente ogni giorno, ogni respiro, e, soprattutto, ogni amico.
(dal WEB)

mercoledì 9 luglio 2014

A tutti i folli.
I solitari.
I ribelli.
Quelli che non si adattano.
Quelli che non ci stanno.
Quelli che sembrano sempre fuori luogo.
Quelli che vedono le cose in modo differente.
Quelli che non si adattano alle regole. 

E non hanno rispetto per lo status quo.
Potete essere d’accordo con loro o non essere d’accordo.
Li potete glorificare o diffamare.
L’unica cosa che non potete fare è ignorarli.
Perché cambiano le cose.
Spingono la razza umana in avanti.
E mentre qualcuno li considera dei folli, noi li consideriamo dei geni.
Perché le persone che sono abbastanza folli da pensare di poter cambiare il mondo sono coloro che lo cambiano davvero.

(Steve Jobs)



lunedì 7 luglio 2014

Fobia sociale - Anonimo



Ho cercato spazi di condivisione
nei ricordi del passato
e ho trovato solo
spazi pieni di un inutile dolore,
ho cercato spazi di complicità
nei ricordi del passato
e ho trovato solo spazi pieni di
un inutile solitudine
ho cercato spazi pieni di
ricordi e ho trovato solo
spazi pieni di niente.


(Anonimo)





In un presente che non c’è
non basta un passato
che non è stato,
in un presente che non c’è
il sole del giorno è solo una scusa
in attesa che arrivi
il buio della notte,
in un presente che non c’è
calpesto foglie morte e mi
riscaldo con un sogno che mai sarà.

(Anonimo)