giovedì 26 settembre 2013

"LA RUOTA GIRA PRIMA O POI"



"DARE E' LA MIGLIORE COMUNICAZIONE"

"LA RUOTA GIRA PRIMA O POI"

SE FAI DEL BENE TI RICORDERANNO SEMPRE ♥ 


"Wonderful Life" Vita Meravigliosa


Eccomi di nuovo al mare 
la luce del sole riempie i miei capelli 
e i sogni sono appesi all'aria 

e ho bisogno di un amico 
che mi renda felice 
invece che stare qui tutta sola 

guardami mentre sono qui da sola di nuovo 
proprio alla luce del sole 

non ho bisogno di ridere e urlare 
è una vita meravigliosa 
non ho bisogno di correre e nascondermi 
è una vita meravigliosa 

i gabbiani volano nel cielo 
e con i miei occhi blu 
sai che sembra ingiusto 
c'è magia ovunque 

guardami mentre sono qui da sola di nuovo 
proprio alla luce del sole 

non ho bisogno di ridere e urlare 
è una vita meravigliosa 

non ho bisogno di correre e nascondermi 
è una vita 
guardami mentre sono qui da sola di nuovo 
proprio alla luce del 
non ho bisogno di ridere e urlare 
è una vita meravigliosa 

non ho bisogno di correre e nascondermi 
è una vita meravigliosa 

non ho bisogno di correre e nascondermi 
è una vita meravigliosa 

non ho bisogno di ridere e urlare 
è una vita meravigliosa 
è una vita meravigliosa, 
non ho bisogno... 
è una vita meravigliosa...


Si... 
la vita è meravigliosa... non dubitarlo mai!

Amico mio

Amico mio,


non cercare mai di cambiare gli altri, accetta loro come sono e loro accetteranno te.


Non voler cercare amore a tutti i costi, l’amore ci fa grandi quando abbiamo la forza di donarlo.


Non perdere mai le speranze e non lottare per chi non lo merita.


Cerca di essere sempre te stesso.


Non perdere mai il sorriso.


Segui il tuo cuore egli non sbaglia mai.


Amati con tutte le tue forze.


Il tuo migliore amico su questa terra sei tu!


Devi volerti bene, coccolarti, amarti, ridere di te stesso, ballare e cantare anche se non hai nessuno vicino.


Facciamo lavorare i nostri muscoli più belli…


Il cuore per amare, la bocca per diffondere parole buone e sorridere sempre, gli occhi per ammirare quante cose belle ci sono in questo mondo, il naso per assaporare quei profumi di un nuovo giorno.


Amati e sarai ripagato sempre con la tua stessa moneta… L’amore!



Eli ❤






lunedì 16 settembre 2013

I 12 sintomi della pace interiore

1 - Una tendenza a pensare deliberatamente, invece che spinti da paure basate su esperienze passate;

2 - Un inconfondibile capacità di godersi ogni momento;

3 - Una perdita di interesse nel giudicare gli altri; 

4 - Una perdita di interesse nel giudicare se stessi; 

5 - Una perdita di interesse nella controversia; 

6 - Una perdita di interesse nell'interpretare le azioni altrui; 

7 - Una perdita della capacità di preoccuparsi; 

8 - Frequenti e travolgenti episodi di apprezzamento; 

9 - Paghe sensazioni di connessione con gli altri e con la natura; 

10 - Frequenti attacchi di sorriso dal cuore; 

11- Una sempre maggiore sensibilità alla gentilezza ricevuta; 

12 - Una crescente tendenza a permettere che le cose si sviluppino, piuttosto che resisterle e manipolarle.

(dal web)


Il Credo dell'Ottimista

Prometti a te stesso
  • Di essere così forte che niente potrà turbare la tua pace mentale.
  • Di augurare salute, felicità e prosperità a tutte le persone che incontri.
  • Di far sentire a tutti i tuoi amici che in loro c'è qualcosa.
  • Di guardare il lato luminoso di tutte le cose e di fare in modo che il tuo ottimismo diventi realtà.
  • Di pensare solo al meglio, di impegnarti solo per il meglio e di aspettarti solo il meglio.
  • Di essere felice del successo altrui come se fosse tuo.
  • Di dimenticare gli errori del passato e di tendere verso maggiori conseguimenti futuri.
  • Di essere allegro e di donare un sorriso a ogni creatura che incotri.
  • Di dedicare così tanto tempo al tuo miglioramento da non avere tempo per criticare gli altri.
  • Di essere troppo grande per albergare preoccupazioni, troppo nobile per accogliere ira, troppo forte per rinnovare paura e troppo felice per permettere che si creino problemi.
  • Di avere una buona opinione di te stesso e di proclamarlo al mondo non con grandi parole, ma attraverso grandi azioni.
  • Di vivere confidando che il mondo sia dalla tua parte, finché segui sinceramente la tua parte migliore.

Il Credo dell'Ottimista fu pubblicato per la prima volta nel 1912 in un libro di Cristian D. Larson.



mercoledì 11 settembre 2013

La linea sottile



.

..Vuoi vedere che non era niente

vuoi vedere che era già tutto lì

vuoi vedere che è venuto il tempo

e che è facile cosi

fra la voglia e il piacere

fra la noia e il bicchiere

c'è una linea sottile fra aspettare e scoppiare

cosa pensi di fare?

Da che parte vuoi stare?

la linea sottile fra baciare e mangiare

la linea sottile fra venire e partire

C'è una linea sottile

fra star fermi e subire

cosa pensi di fare?

Da che parte vuoi stare?

"Ligabue"



Panico e Vip


L'esperienza di Alessandro Gassman

«La prima volta è successo nel 2002», racconta Alessandro Gassman. «Ero a letto, un libro in mano, all'improvviso l'ansia che sale, un sudore freddo, il cuore che batte forte, più forte, sempre più forte... Un attacco di panico. Paura che accada di nuovo. E accade. Anni di lotta, durissima lotta».
«Nel 2003 sono entrato in cura: psicanalisi. Non mi vergogno. Ho seguito la terapia junghiana e poi sono passato all'analisi transazionale, un'evoluzione delle teorie di Freud. Vedo il mio terapeuta una volta alla settimana, è in contatto con il neurologo che mi ha prescritto un trattamento, un nuovo ritrovato che incrementa la serotonina, al contrario degli ansiolitici non mi abbatte. Una pasticca la mattina di questo serotoninergico, punto. Sto proprio bene, era da tanto che non stavo così bene. Dal punto di vista analitico, il mio problema è stato definito disturbo d'ansia generalizzato.
Dal punto di vista neurologico, ho sofferto di carenza di serotonina, quella che chiamano la molecola della felicità. A un certo punto, ho dovuto farmi aiutare perché il disagio si era evoluto, era diventato troppo grande: attacchi di panico. Spiegarli non è facile. Ecco, è la stessa sensazione che provereste se entrasse nella stanza un animale feroce, all'improvviso. Vuole attaccarvi e voi non potete combatterlo.
E allora monta la paura, il cuore esplode fuori dal petto, vi sembra di morire.
Se ho deciso di raccontare la mia lotta con questo strano male, è perché spero che serva a qualcuno. Chi ne soffre pensa: "Oddio, sono matto". La gente crede sia una malattia secondaria, magari un frutto dell'immaginazione. Invece no, ti sconvolge la vita. Quando hai avuto un attacco di panico, stai nel terrore che da un momento all'altro si ripeterà. Io non comunicavo più, ascoltavo solo me stesso, intrappolato nell'incubo che quella bestia crudele tornasse mentre lavoravo, mentre guidavo, mentre ero con mio figlio. Sbagliavo. Nei casi come il mio, è importante parlare. E avere fiducia. Gli attacchi di panico, ho letto le statistiche, sono in aumento in tutto il mondo occidentale. Sarà il sovraccarico di lavoro, di stress, di responsabilità. Ma io vi assicuro: è una cosa da cui si guarisce.
"Alessandro Gassman"

(estrapolato dal testo raccolto per OK La salute prima di tutto)


GIOVANNI ALLEVI 

“Il mio primo Attacco di Panico è arrivato al rientro dal tour in Cina. Per eccesso di “gioia” racconta. “Pensavo di avere un infarto. Mentre l'ambulanza volava verso l'ospedale, mi sono detto: se mi salvo voglio cantare la gioia di vivere. Ed è stato in quel momento che la melodia di Joy è venuta a trovarmi.
Ho capito tante cose durante quella corsa in ospedale, ad esempio che l'opera d'arte si realizza nell'ascoltatore. Il mio dovere è quello di coinvolgerlo e la mia responsabilità prima è una dedizione totale nei confronti della musica”.
Panico viene da Pan, il Dio Tutto, quindi “non è l'incontro con un vuoto paralizzante, ma è l'esperienza del nostro tutto, della dirompente energia creativa che è dentro ognuno di noi”.
Da quel giorno Allevi ha deciso che” il Panico è un dono”.
"Giovanni Allevi" 

(Da Repubblica)


FEDERICA PELLEGRINI

“Ad un certo punto ho avuto un momento di grande crisi, crisi personale, attacchi panico, l'impossibilità di entrare in acqua, sembra assurdo raccontarlo. Io questo dicembre ho avuto un attacco di asma, insomma chiamiamolo così, ho avuto la sensazione di annegare proprio durante una gara e da lì è successo un po' di Panico.
Io non volevo più tuffarmi in acqua per paura di rivivere le stesse sensazioni così è stato per qualche mese, però poi per fortuna ad agosto sono riuscita a vincere le miei paure, a vincere quella gara con il record del mondo.
"Federica Pellegrini"

(dal sito : http://www.disturbodaattacchidipanico.it)
MADONNA 


Persino Madonna ha provato terrore, paura di impazzire o morire, tutto questo accompagnato da tachicardia, palpitazioni, tremori, sensazione di soffocamento, nausea e altri sintomi ancora.
“Ci sono momenti in cui mi sento incredibilmente invincibile e sono capace di tenere il pubblico in pugno. So che tutto è assolutamente perfetto. Poi ci sono momenti in cui sono presa da attacchi di panico, mi manca l'aria, ho paura di non essere all'altezza e mi sento morire in scena.
A quel punto do la schiena al pubblico, faccio un bel respiro e ricordo a me stessa che è tutta una sensazione passeggera. E' difficile da descrivere.
Quando hai un Attacco di Panico non riesci ad essere razionale.
Mi sento soffocare, ovviamente so che c'è abbastanza ossigeno per tutti ma è come se la gente mi rubasse l'aria. Mi sento claustrofobica”.
L'artista, secondo quanto ha rivelato, affronta il suo Attacco di Panico facendo le due cose più corrette: respirando e non permettendo alla mente di costruire pensieri allarmanti, ma rassicuranti.
Qualcosa del tipo: è un malessere passeggero, ora passa.
"Madonna"

Da http://www.gossipblog.it/post/2061/madonna-e-le-crisi-di-panico


BRITNEY SPEARS

Britney Spears sta tutt'altro che bene, malgrado la splendida forma ritrovata, impegnata nelle prove del suo spettacolo, nei giorni che precedono il tour, la pop star soffre di violenti Attacchi di Panico.
Quello che sembrava un disturbo passeggero si sta rivelando invece un serio impedimento al suo show.
La cantante paralizzata da terribili attacchi di nervi fugge a mezzo di un'esibizione a rifugiarsi nel camerino e si barrica in bagno in preda al panico.
Fonte vicine alla star riferiscono che Britney è vittima di Attacchi di Panico paralizzante e rischia di dover cancellare le previste date del tour.
Ogni volta che è in preda ad una crisi la Spears urla e piange chiudendosi da sola nella sua stanza.
E' molto stressata all'idea del tour e si sente sotto pressione.

Da Notizie.liquida.it


Martina Stella : il terrore
mi assale, è attacco di panico

«È una mattina di primavera del 2006: un guasto tecnico ferma la corsa del treno in aperta campagna», racconta Martina Stella. «Vado in tilt, assalita da un demone sconosciuto che si dimena dentro di me. È stato il più grave, ma non l'unico, attacco di panico. Come ne sono uscita? Guardando dentro me stessa».
Può suonare stonato. Ma per me l'attacco di panico è stata un'opportunità, magari detestabile ma efficace per guardarmi allo specchio. Oggi vedo solo un'immagine, prima ne vedevo mille. Ma nessuna di quelle ero io».
"Martina Stella"

(estrapolato dal testo raccolto per OK La salute prima di tutto)


Max Pezzali: “Così io e Martina abbiamo sconfitto gli attacchi di panico”

Sono 8 milioni gli italiani e le italiane che soffrono di attacchi di panico, e tra questi vi era anche la moglie del noto cantante Max Pezzali, che più volte ha raccontato dei problemi della moglie, che tutt'oggi – a quanto sembra – ha dovuto affrontare questo grande disagio che l’ha condizionata per parecchio tempo. A parlare è proprio Max, durante un’intervista con il settimanale “Diva e donna“, dove ha dichiarato: “Non avevo idea di che cosa fossero gli attacchi di panico. Pensavo fossero un po’ come la paura e lo smarrimento che si hanno quando si sta per sostenere un esame, di maturità o si sta per salire su un palco”.
“Si rifiutava non solo di seguirmi a Milano per lavoro, ma anche di accompagnare la figlia Matilda a scuola, allora mi sono preoccupato: non sapevo più darmi spiegazioni. – racconta il famoso cantante italiano – Martina mi chiedeva addirittura di aspettarla in doppia fila in auto mentre lei faceva delle commissioni. La cose andavano sempre peggio, fino all'impossibilità di affrontare le piccole cose di tutti i giorni, fuori e dentro casa”.
La stessa Martina ammette che il supporto di Max in questo percorso è stato essenziale, come essenziale è stata la psicoterapia che ha seguito per quattro anni.
“È un percorso che scava nel tuo vissuto e non dà risultati immediati. – racconta la moglie del cantante – Bisogna avere pazienza e non pensare di potercela fare da soli. Oggi sono rinata. E voglio far capire a chi soffre di questa sindrome che è importante accettare il proprio disagio, senza vergogna o sensi di colpa. Chiedere aiuto non vuol dire essere sbagliati”.
"Max Pezzali"

(articolo estrapolato da "Leggo" e "Pour Femme"


L'ATTACCO DI PANICO DI ALEX BRITTI 

Il cantante Alex Britti ha raccontato a OK di non prendere più l'aereo, a causa di un attacco di panico avuto in alta quota. Racconta: «Volo di linea Olbia-Roma, 24 dicembre 1991. È tutto tranquillo. Eppure io sudo, tremo, sono nel panico: 50 minuti d'inferno. Afferro un pensiero che attraversa la mente e mi ci aggrappo con tutte le forze: "Se festeggerò il Natale sano e salvo, non salirò su un aereo per il resto della mia vita". Oggi posso dire di avere mantenuto quella promessa: non ho mai più volato. Eppure prima di allora lo facevo fin troppo spesso. Fatto sta che, giorno dopo giorno, ogni volta che allacciavo la cintura di sicurezza mi sentivo sempre più teso e non appena l'aereo si staccava da terra mi ritrovavo a fare oscuri calcoli delle probabilità. Volo dopo volo, ero sempre più terrorizzato. Fino all'attacco di panico»
"Alex Britti"

(articolo OK SALUTE E BENESSERE)



Questi sono alcuni esempi di personaggi famosi che soffrono o hanno sofferto di questi disagi.
Non sentiamoci gli unici, non sentiamoci soli, purtroppo questi disagi sono molto estesi.  

MA SAPPIATE CHE DAL PANICO SE NE PUÒ' USCIRE!

Non lamentarti



Non incolpare nessuno,
non lamentarti mai di nessuno, di niente,
perché in fondo
Tu hai fatto quello che volevi nella vita.
Accetta la difficoltà di costruire te stesso
ed il valore di cominciare a correggerti.
Il trionfo del vero uomo
proviene delle ceneri del suo errore.
Non lamentarti mai della tua solitudine o della tua sorte,
affrontala con valore e accettala.
In un modo o in un altro
è il risultato delle tue azioni e la prova
che Tu sempre devi vincere.
Non amareggiarti del tuo fallimento
né attribuirlo agli altri.
Accettati adesso
o continuerai a giustificarti come un bimbo.
Ricordati che qualsiasi momento è buono per cominciare
e che nessuno è così terribile per cedere.
Non dimenticare
che la causa del tuo presente è il tuo passato,
come la causa del tuo futuro sarà il tuo presente.
Apprendi dagli audaci,
dai forti
da chi non accetta compromessi,
da chi vivrà malgrado tutto
pensa meno ai tuoi problemi
e più al tuo lavoro.
I tuoi problemi, senza alimentarli, moriranno.
Impara a nascere dal dolore
e ad essere più grande, che è
il più grande degli ostacoli.
Guarda te stesso allo specchio
e sarai libero e forte
e finirai di essere una marionetta delle circostanze,
perché tu stesso sei il tuo destino.
Alzati e guarda il sole nelle mattine
e respira la luce dell'alba.
Tu sei la parte della forza della tua vita.
Adesso svegliati, combatti, cammina,
deciditi e trionferai nella vita;
Non pensare mai al destino,
perché il destino
è il pretesto dei falliti.
Pablo Neruda


Rappresentazione cinematografica attacchi di panico



Quante volte ci siamo trovati in questa situazione?

- palpitazioni;
- vertigini o giramenti di testa;
- respiro affannoso;
- sensazione di soffocamento;
- sudorazione;
- senso di dolore al torace;
- formicolii alle mani;
- sensazione di svenimento; tremori;
- nausea;
- vista annebbiata;
- vampate di caldo o sensazione di freddo;
- debolezza alle gambe;
- bocca secca;
- tensione muscolare;
- impressione di non riuscire a parlare o a pensare;
- impressione che le cose intorno non siano reali;
- paura di perdere il controllo.

... Il tutto all'ennesima potenza! Ci guardiamo intorno cerchiamo aiuto, ma pensiamo che nessuno ci possa aiutare allora corriamo al pronto soccorso ed è normalissimo! Anche lì quanti casi ne avranno visto come noi ma, noi ci sentiamo gli unici in quel momento e la paura di morire è qualcosa di terribile!

Bruttissime sensazioni, incontrollabili... ma sappiamo benissimo che tutto passa in fretta e soprattutto che di …

PANICO NON SI MUORE!




Fobia Specifica

Il DSM-IV TR definisce la fobia specifica come la "paura marcata e persistente di una o più situazioni sociali o prestazionali nelle quali la persona è esposta a persone non familiari o al possibile giudizio degli altri", in cui "l'individuo teme di agire (o di mostrare sintomi di ansia) in modo umiliante o imbarazzante". "L'esposizione alla situazione temuta quasi invariabilmente provoca l'ansia, che può assumere le caratteristiche di un Attacco di Panico causato dalla situazione o sensibile alla situazione."


Quindi, una persona con la Fobia Specifica di volare in aereo può avere un Attacco di Panico se deve affrontare un volo.

Il Disturbo da Attacchi di Panico si caratterizza per Attacchi di Panico inaspettati ricorrenti, almeno uno dei quali è stato seguito da un mese o più dei seguenti sintomi:

a. preoccupazione persistente di avere altri attacchi

b. preoccupazione a proposito delle implicazioni dell’attacco o delle sue conseguenze

c. significativa alterazione del comportamento correlata agli attacchi.

Come asserisce il DSM, gli Attacchi di Panico non sono meglio giustificati da un altro disturbo mentale, tra i quali la Fobia Specifica, per cui non compaiono esclusivamente in seguito all'esposizione a una specifica situazione fobica (es.: volo aereo o prospettiva di questo).

Lo psicoterapeuta può fornire una disponibilità telefonica sia per aiutare il paziente a prevenire e gestire gli Attacchi di Panico, sia per aiutarlo ad affrontare le situazioni temute, invitandolo a pensare e riflettere con lui circa i propri pensieri irrazionali.

Dott. Alberto Vignali


Perché aspetti?

Perché aspetti?

Aspetti che la vita ti faccia un miracolo?
Che le circostanze cambino in tuo favore ?
...aspetti chi? perché? quanto aspetti?
Se non ti alzi e diventi il tuo Dio... non puoi sperare che qualcosa cambi.
Se non cominci, niente si compilerà.
Se non bussi, nessuna porta si aprirà.
Se non percorri la tua strada nessuna mappa ti porterà da nessuna parte.
I miracoli accadono solo quando fai il primo passo verso la tua realizzazione... verso un tuo sogno.
Nessuno ti porterà un pacco regalo, nessuno ti renderà felice.. se non tu stesso.
Perciò alzati.. mettiti in viaggio, il viaggio della tua felicità..
Naviga il mare delle tue emozioni.
Vivi ! ...non rimandare niente... non aspettare nessuno.
La tua mano è capace di disegnare i tuoi sogni, di scrivere il tuo destino.

Colette Haddad


martedì 10 settembre 2013

Vivere, Non Solo Sopravvivere : Come riuscirci

"La funzione principale dell’uomo è vivere non esistere” 

Jack London


A volte, quasi fosse un’intuizione improvvisa, realizziamo di stare affrontando la vita in modo troppo passivo, come se avessimo installato il pilota automatico.

E i giorni scorrono, uno dopo l’altro, senza che possiamo dire di averli veramente vissuti.

Così passano i giorni, i mesi e gli anni.

Con la strana e sfuggente sensazione che ogni giorno sia trascorso nello stesso modo del precedente.

Tutto questo va bene, credo.

Ma solo fino a quando non ci ritroviamo anziani e guardiamo indietro alla nostra vita con rimpianto. Fino a quando non realizziamo che forse avremmo dovuto davvero inseguire i nostri sogni, senza accantonarli per la mancanza di coraggio. Fino a quando non realizziamo di non avere amato abbastanza, di non aver vissuto fino in fondo.

Se davvero vogliamo vivere in pieno la nostra vita, assaporarla fino in fondo, goderla in tutte le sue innumerevoli e sublimi sfaccettature, invece di limitarci ad un’esistenza di mera sopravvivenza, dobbiamo dunque trovare il modo per vivere ora nel pieno delle nostre possibilità. Per non avere rimpianti domani, quando forse sarà troppo tardi.

Vivere qui e ora. Non domani. La vita è una risorsa unica e preziosa.

Di seguito ho provato ad elencare una lista di idee, molte di esse ovvie, che possono esserci utili per ricordarci come noi possiamo davvero essere i protagonisti della nostra vita e viverla in pieno ogni giorno.

1. Ama. Forse il consiglio migliore. Innamòrati, se ancora non lo hai fatto. Innamòrati ancora del tuo partner. Dimostragli tutti i giorni il tuo amore. Abbandona ogni cautela e lascia che il tuo cuore trabocchi d’amore. Ama i tuoi genitori, i tuoi parenti, i tuoi amici. Ama tutta l’umanità, una persona per volta.

2. Trova la tua passione. Cerca di scoprire cosa ti entusiasma davvero. Cerca di comprendere cosa ti appassiona veramente. Cerca di fare in modo che ciò che ami davvero diventi il tuo lavoro. Pensa innanzitutto a cosa ti piace fare. Prova allora a farne il tuo lavoro. Potrebbe essere difficile, ma probabilmente hai solo questa vita da vivere.

3. Vivi all’aperto. Non barricarti dentro casa. Esci, respira l’aria fresca del mattino, goditi il sole del pomeriggio o la brezza della sera. Esci quando piove, cammina sulla spiaggia, fai una passeggiata nei boschi. Fai sport all’aperto. Sii consapevole dello spettacolo della natura che ti circonda.

4. Cogli le opportunità. Spesso viviamo in modo un pò troppo cauto, spaventati da ciò che potrebbe accaderci se prendessimo una certa decisione. Tendiamo ad evitare i rischi, timorosi del pericolo. Ma spesso questo ci preclude tante opportunità favorevoli. Analizza razionalmente le situazioni e, se davvero ne vale la pena, non pensarci due volte, agisci.

5. Viaggia. Trova il modo per viaggiare e vedere il mondo. Non rimandare i viaggi a quando sarai anziano. Rinuncia a qualcosa per mettere da parte i soldi che ti servono per viaggiare. Sei troppo giovane per non vedere il mondo. Esplora, scopri, parti all’avventura, abbraccia il brivido del viaggio.

6. Riscopri ciò che è importante per te. Fai una lista delle cose che davvero contano nella tua vita. Aggiungici ciò che vorresti realizzare. In tutto nella lista non devono esserci più di 4-5 cose. Ora concentrati solo su queste. Loro rappresentano il centro della tua vita, ciò che davvero è importante per te. Focalizza la tua vita su di loro. Non rimandarle, non negare loro il tuo tempo.

7. Elimina tutto il resto. Tutto ciò che non è nella lista delle cose importanti molto spesso è solo una distrazione, un impedimento che non ci consente di agire in base ai nostri valori e alle nostre priorità. Per quanto possibile, semplifica la tua vita eliminando o riducendo al minimo tutto ciò che non è nella lista delle cose importanti.

8. Assapora il cibo. Non limitarti semplicemente a mangiare, ma prova ad assaporare il cibo, a gustarne i sapori. Prova a percepire le più profonde sensazioni che il gusto ti trasmette. Mastica lentamente ogni boccone. Fai del cibo e di ogni pasto un rituale meditativo.

9. Spegni la TV. Quante ore trascorriamo di fronte alla televisione? Probabilmente troppe, in ogni caso. Spegni la TV e prova una delle mille alternative che la vita ti offre. Usa la TV solo per vedere di quando in quando un film che davvero pensi ti possa piacere.

10. Svegliati presto al mattino. Alzati presto e saluta il nuovo giorno. Ammira l’alba. Utilizza questo tempo per meditare o fare yoga. Assapora una tazza di tè. Sii parte del silenzio del mattino. Fanne il tuo tempo.

11. Tieniti in forma. Scendi dal divano ed esci a fare una passeggiata. Prova a correre, a nuotare o ad andare in bicicletta. Mantieniti attivo. Fai dello sport un divertimento. Coinvolgi la tua famiglia e i tuoi amici. Fanne un’abitudine, rendi lo sport parte integrante della tua giornata. Ti sentirai più vivo.

12. Sii positivo. Impara a riconoscere i pensieri negativi che si formano nella tua mente. Possono esseri dubbi, critiche, lamentele, scuse. Prova ad interrompere questi pensieri e a sostituirli con immagini positive. Trova il bello in ciò che ci circonda. Cerca le soluzioni. Sorridi.

13. Affronta le tue paure. Cosa ti impaurisce maggiormente? Cosa ti trattiene dall’agire quando invece vorresti? Quali che siano le tue paure, cerca di riconoscerle e prova ad affrontarle. E’ l’unico modo per riuscire a liberarsene.

14. Rallenta. La vita scorre ad un ritmo spesso difficile da sostenere. Ciò non è salutare. Prova ad agire deliberatamente con più lentezza. Mangiare, guidare, camminare. Inizia a fare tutto con calma. Prenditi il tuo tempo. Goditi quello che fai.

15. Fai volontariato. Impara a dare in modo incondizionato. Stai vicino a chi ne ha bisogno. Stai vicino ai malati e ai disabili. Dai una mano a servire i pasti nelle mense per i senza tetto.

16. Gioca con i bambini. I bambini, più di ogni altro, sanno come vivere. I bambini sono sempre presenti nel momento, pienamente. Prova ad imparare da loro, invece di pensare di sapere molto più di loro. Gioca con i bambini, ed impara da loro a vivere con la stessa gioia.

17. Parla con gli anziani. Nessuno è più saggio di chi ha già vissuto gran parte della propria esistenza. Gli anziani possono raccontarti storie meravigliose, sorprenderti con la loro ironia, regalarti consigli preziosissimi. Ogni anziano ha ancora un mondo da dare a chi gli è vicino. Amali e rimanigli vicino, sono la saggezza del nostro tempo.

18. Impara. Prova continuamente a migliorarti, non sentirti mai completo o appagato. Non perchè tu sia imperfetto, ma semplicemente perchè l’apprendimento è gratificante e fonte di soddisfazione. Devi accettarti per quello che sei e impararti ad amare, ma prova comunque sempre a migliorarti. E’ un modo di conoscere e scoprire meglio il mondo che ci circonda e godere in pieno delle bellezze della vita.

19. Non fare nulla. A dispetto di quanto detto finora, c’è indubbiamente un significato anche nel non fare nulla. Questo significa non leggere, non guardare la TV, non dormire, non parlare. Non fare nulla significa rimanere con se stessi, in silenzio, consapevoli del nostro io più profondo. Provaci qualche minuto ogni giorno.

20. Spezza la routine. Ti sembra di fare ogni giorno le stesse cose? Prova a cambiare. Introduci delle piccole varianti nella tua agenda quotidiana. Prova nuove strade. Inizia la giornata in modo diverso, guarda alle cose in una prospettiva differente.

21. Sii presente. Invece di ripensare a ciò che hai già fatto, o preoccuparti di ciò che potrà accadere domani, focalizzati su ciò che stai facendo ora, proprio in questo momento. Vivi il presente con consapevolezza, vivi il momento. Rimani sempre consapevole del tuo respiro e di ciò che ti circonda. Fanne la tua pratica meditativa


(fonte : sito vivozen)




A volte ci vuole coraggio ...

Perché a volte ci vuole il CORAGGIO di essere davvero FELICI, di raccogliere un momento ordinario e trasformarlo in epico. Ci vuol coraggio a ridere di gusto di fronte a questa vita, ci vuole forza per scartare il negativo e portar dentro solo il meglio, conservare solo l’essenza della gioia. E quel coraggio ce l’abbiamo dentro, è tutta una questione di SCELTA!

Anton Vanligt



… E' tutta una questione di SCELTA!
Si queste parole mi fanno riflettere!
Fin da piccoli siamo costretti a fare delle scelte nella nostra vita, all'inizio più piccole ma poi crescendo le scelte diventano sempre più importanti.
E allora che facciamo ci possiamo fermare? Possiamo fermare il tempo che troppo inesorabilmente passa in fretta?
No! Non possiamo purtroppo, quindi non aspettiamo di trovare un “manuale”
dove poter leggere come trovare la nostra felicità, siamo noi stessi a doverlo fare, a sforzarci ogni istante che passa.
Come le parole di Vanlight : “ci vuole forza per scartare il negativo e portar dentro solo il meglio”...
Si, ci vuole tanta forza ma non pensiamo di trovarla altrove la nostra forza, la possiamo trovare solo dentro di noi e non abbattiamoci per le cose negative anche da li può nascere sempre qualcosa di positivo, basta guardare il tutto da una prospettiva diversa, aprire quella finestra chiusa e far entrare un po' di luce nella nostra vita. Il mondo sarà sempre pieno di ostacoli, pieno di spine da togliere e allora iniziamo a piccoli passi togliendo queste spine, facendole diventare solo delle meravigliose rose.
Decidiamo di essere felici e sorridere alla vita!
Eli ❤


lunedì 2 settembre 2013

Storie di panico - Alice

Ciao a tutti!

Ho letto giorni fa che pubblicavano le vittorie e mi piacerebbe condividere con voi la mia. Ho sempre convissuto con l'ansia da quando ho quindici anni, dapprima in forma tenue e sporadica poi a venticinque anni, due anni fa, si è aggravata: pronto soccorso, ansiolitici, quando mangiavo avevo crisi di panico o di pianto, insonnia e angoscia notturna, impossibile uscire, potevo stare all'aperto solo accompagnata da mia mamma e molto raramente. Lavoro e amici ridotti al minino, con grandi sensi di colpa (che non aiutano). Poi ho deciso di affrontare la cosa adeguatamente, ho messo forza di volontà, abbandonato la vergogna: un percorso su me stessa da sola e con l'aiuto di una bravissima psicoterapeuta. Poi, qualche mese fa, succede qualcosa di inaspettato. Conosco una persona, e avviene il miracolo. Un uomo di quaranta anni con i miei stessi problemi di ansia, parlare con qualcuno che ti capisce così intimamente è stato meraviglioso. Ovviamente l'affinità è cresciuta, per molti altri motivi ... ma io sono torinese e lui toscano. Stavo per rinunciare. A mala pena uscivo di casa e solo per pochi minuti, non salivo su un treno o in macchina da due anni, stavo per rinunciare. Poi ho detto no. Ho preso il treno, lui ha fatto lo stesso (con le stesse paure mie) e a metà strada ci siamo incontrati. Non volevo permettere all'ansia di potermelo via, e ho reagito. E anche se ora ho ancora delle crisi, alcune forti, periodi neri, sono lontano da casa mia (da quello che credevo il mio unico rifugio) di 650 chilometri, e quando mi sembra di non farcela lui mi dice sempre "guarda cosa sei riuscita a fare", ha ragione e spesso - anche se non è molto - piango di gioia. Forse non ho vinto la guerra definitiva, ma di sicuro sono una brava guerriera. Mi scuso se è una storia lunga e non adatta alla pubblicazione, lo capisco. Ma, volevo condividerla lo stesso. Complimenti per la pagina perché è di grande conforto. 
Un abbraccio a tutti, Alice.