L'ascensore ha origini antiche. La sua invenzione viene attribuita addirittura ai Romani che avrebbero usato corde e strutture di legno trainate da animali. Oggi rappresenta in assoluto il mezzo di trasporto più sicuro al mondo. Ma nonostante le statistiche di incidenti siano bassissime, è ancora molto alto il numero di quanti hanno paura dell'ascensore: lo evitano e usano le scale. Ma evitare l'oggetto che procura paura non allontana la paura, piuttosto la amplifica. Per questo va affrontata.
Certe volte la paura da ascensore rappresenta un sintomo isolato, legato a traumi non risolti del passato. Altre volte, si collega a patologie più profonde e richiede l'intervento dello specialista.
I sintomi della paura da ascensore
Si tratta di una vera e propria fobia che rientra nei casi di claustrofobia. I sintomi sono chiari: sudorazione, tachicardia, mancanza d'aria. Fino ad arrivare - nei casi più gravi - a vere e proprie crisi di panico. Il sintomo si può manifestare già nel chiamare l'ascensore, nello spingere il bottone di chiamata.
In alcuni, esplode a causa dello spazio chiuso, in altri per la condivisione obbligata con altre persone di un perimetro ristretto. Può procurare vertigini quando ci si trova in ascensori con vetrate oppure un senso di claustrofobia quando lo spazio è completamente chiuso.
Come superare la paura da ascensore
Nei casi più lievi ci sono alcuni facili accorgimenti da mettere in atto. Innanzitutto, prendere confidenza con il mezzo: usarlo ripetutamente e fare esercizio. Poi, ricorrere alla respirazione controllata - respirare lentamente - per dominare l'ansia che, una volta entrati in ascensore, può manifestarsi con una iperventilazione.
Infine, individuare fonti di distrazione per dirigere altrove il pensiero: navigare sul cellulare, ascoltare musica, inviare messaggi. All'inizio, quando deciderete di "fare esercizio e prendere gradualmente confidenza con l'ascensore", può essere utile chiedere la collaborazione di un amico e usare l'ascensore insieme. Una compagnia utile per tranquillizzarvi e per distrarvi con argomenti lontani dalla vostra ansia.
Un ultimo suggerimento: non abbiate fretta. Il disturbo diminuirà lentamente con il ripetersi delle "esercitazioni" ma dovete avere pazienza. Saranno necessarie da alcune settimane ad alcuni mesi.
Ma il risultato vi ripagherà.
Carla De Meo
Dal Sito: dica33.it
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