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giovedì 10 settembre 2020

Gli sport che aiutano a combattere l'ansia „Combattere l'ansia con lo sport: ecco come e perché è possibile“



„Che brutta bestia l'ansia, ma fortunatamente esistono dei piccoli trucchi per poterla combattere: tra questi lo sport è sicuramente uno dei migliori“

Che brutta bestia l'ansia, quella risposta naturale del corpo allo stress, un sentimento di paura o apprensione per ciò che verrà che spesso non ci permette di vivere a pieno le nostre giornate. Chi più chi meno, una grossa fetta della popolazione ne soffre, ma fortunatamente esistono dei piccoli trucchi per poterla superare o almeno spazzare via in determinati momenti della giornata. Tra questi lo sport è sicuramente un mezzo molto efficace per combattere l’ansia, infatti muoversi aiuta a rinfrescarsi le idee e a svuotare la mente. A confermarlo è anche la scienza: fare sport stimola la produzione di endorfine, le molecole del benessere che assicurano serenità e il buonumore.

Le endorfine

Le endorfine sono sostanze chimiche prodotte dal cervello e dotate di una potente attività analgesica ed eccitante. Intervengono come co-fattori nella regolazione dell’umore e vengono rilasciate in particolari condizioni come, ad esempio, durante l'attività fisica, durante forti emozioni, ma anche grazie all'ingestione di certi cibi, ad esempio la cioccolata e in generale alimenti dolci o comunque ricchi di carboidrati.

Perché praticare sport per contrastare l'ansia

Dei ricercatori dell’Università dell’Arizona hanno dimostrato che chi pratica regolarmente sport produce meno adrenalina (ormone dello stress) di una persona sedentaria e di conseguenza questo si ripercuote anche sugli stati di ansia di un individuo: producendo meno adrenalina siamo infatti più calmi e rilassati. Ma quali saranno gli sport più efficaci nel combattere l'ansia? Ecco un breve elenco.

Sport a contatto con la natura

Fare sport a contatto con la natura fa bene alla salute e all’anima. Dal punto di vista fisico, fare lunghe passeggiate nel bosco, pedalare, praticare nordic walking o canoa aiuta a respirare aria pura e ad ottenere la massima ossigenazione e quindi a liberarci dall’ansia. Inoltre, la luce solare esercita un effetto benefico sull’umore, stimolando la produzione dell’ormone della felicità, la serotonina, e favorendo, da parte del nostro organismo, la produzione della vitamina D.

Sì agli sport cardio

Via libera a tutti gli sport cardio, dunque jogging, salto alla corda, aerobica, bicicletta, camminata veloce e così via. Ma quali sono i benefici per la mente? Semplice: le attività cardio fanno lavorare tutto il corpo e il sistema cardiovascolare procurando una “sana stanchezza” muscolare. Di conseguenza, provocano il rilascio di endorfine. Inoltre, i ricercatori della Duke University , negli Stati Uniti, hanno dimostrato che correre per 40 minuti aumenta la produzione di serotonina.

Sport acquatici

Dal nuoto all'acquagym, gli sport acquatici favoriscono il rilassamento del corpo. In realtà, la resistenza dell’acqua aumenta il lavoro del cuore e dei muscoli, dunque a fine attività vi sentirete stanchi ma rilassati, con la testa sgombra di pensieri grazie alla maggiore produzione di serotonina.

Sport meditativi

Discipline che hanno benefici sia per il corpo che per la mente, lo yoga, il tai-chi-chuan, le arti marziali sono tutte attività basate sulla respirazione e la ricerca della precisione. Come la meditazione procurano dei benefici legati ad una migliore gestione dell’ansia grazie all’abbassamento dei livelli del cortisolo, del ritmo cardiaco e della pressione arteriosa. Insomma, delle discipline che procurano un senso di pace interiore.


Dal Sito: today.it 

giovedì 22 agosto 2019

Quali sport fare per combattere l’ansia e ritrovare il sorriso


Lo sport è un mezzo molto efficace per combattere l’ansia: muoversi aiuta a rinfrescarsi le idee, a svuotare la mente e non solo!
Fare sport stimola la produzione di endorfine,  le molecole del benessere che ti assicurano serenità, ma anche buonumore e 
notti serene!

Le endorfine intervengono come co-fattori nella regolazione dell’umore,  quindi più il meccanismo naturale  del piacere è stimolato dallo sport e più diventi aperto alle esperienze delle vita e progressivamente affronti le situazioni con più distacco anche quando attraversi un momento “no”.

Praticando sport, il corpo si abitua ad un “sano stress” e diventa quindi più resistente al “vero stress” che ti  rende negativo, stanco e nervoso. 

I ricercatori dell’Università dell’Arizona hanno dimostrato che chi pratica regolarmente sportproduce meno adrenalina (ormone dello stress)  di una persona sedentaria. Ma quali sono gli sport più efficaci?

Sì agli sport outdoor nella natura!

Fare uno sport outdoor fa bene alla salute ma praticarlo in mezzo alla natura fa bene anche alla salute e  all’anima!

Dal punto di vista fisico, fare lunghe passeggiate nel bosco, pedalare, praticare  nordic walking o canoa ti aiuta a respirare aria pura e ad ottenere la massima ossigenazione e quindi a liberarti dall’ansia. 

Non solo, un’attività fisica nella natura può aumentare la tua autostima e farti sentire appagato dalla vita anche se vivi un periodo di stress. 

Uno studio giapponese ha dimostrato che chi pratica lo “shinriyoku” ( passeggiate nel bosco)  ha come beneficio immediato la riduzione del ritmo cardiaco e della pressione arteriosa.  

Quindi, appena puoi, scappa dalla città! In più, la luce solare esercita un effetto benefico sull’umore, stimolando la produzione dell’ormone della felicità, la serotonina, e favorendo, da parte del nostro organismo, la produzione della vitamina D, quindi sì a qualsiasi attività sportiva nella natura!
Consigli per fare sport e riuscire a smaltire l’ansia

Scegli uno sport che ti diverte: farsi piacere è il miglior modo per essere costante nella tua attività fisica.

Scegli uno sport senza competizione : l’obiettivo è di rilassarsi, coccolarsi e stare bene.

Impegnati: compra un diario dove scriverai il tuo programma e i tuoi appuntamenti sportivi. Se non riesci, imponiti un programma come la sfida dei 100 giorni.

Scopri quale sport è adatto a te!

1 – Gli sport cardio: una stanchezza che ti rilassa

Sport cardio: quali sono

  • Corsa moderata  
  • salto alla corda
  • aerobica
  • bicicletta
  • camminata veloce.

Sport cardio: i benefici per la mente

Fanno lavorare tutto il corpo e il tuo sistema cardiovascolare procurandoti una “sana stanchezza” muscolare.

In più provocano, se praticati ad andatura moderata, il rilascio di endorfine.  I ricercatori della Duke University hanno dimostrato che correre per 40 minuti aumenta la produzione di serotonina che regola l’umore.

Sport cardio: per chi

Per tutte le persone che pensano troppo o  che hanno bisogno di sfogarsi, quelle che hanno un carattere esplosivo o che hanno la tendenza ad essere negativi o depressi.

Raccomandazioni

Mentre corri o pedali, prova a cacciare i pensieri negativi e concentrati sul paesaggio o sulla tua play-list per evadere e sentire meglio i benefici.

Quante volte a settimana: 2 o 3 sedute di 30-40 minuti alla settimana

2 – Gli sport acquatici per rilassare il tuo corpo

Sport acquatici

  • Nuoto
  • acquagym
  • nuoto con le pinne
  • hydrobike.

Benefici

Piacevoli perché praticati in acqua tiepida, gli sport acquaticifavoriscono il rilassamento del corpo facendolo lavorare molto più intensamente di quello che sembra!

La resistenza dell’acqua aumenta il lavoro del cuore e dei muscoli e come premio effettua un massaggio corporeo. Risultato?Esci dall’acqua con i muscoli rilassati e la testa sgombra di pensieri grazie alla maggiore produzione di serotonina.

Per chi

Per le persone tese o agitate, per chi ha la tendenza a sgranocchiare tra un pasto e l’altro e che soffre di fame nervosa, per chi ha problemi di insonnia.

Raccomandazioni

La condizione sine qua non per praticare uno sport acquatico è amare l’acqua!

Se temi di annoiarti dopo qualche lunghezza, puoi alternare le attività acquatiche (fare per un esempio, un corso di acquagym + 10-15 lunghezze di rana o dorso per allungare i muscoli)

Quante volte a settimana: 2 sedute di 40-60 minuti alla settimana.

3 – Gli sport meditativi per calmare la tua mente


Sport meditativi

 yoga

tai-chi-chuan

arti marziali

Qi-gong.

Benefici

Queste discipline fanno lavorare sia il corpo che la mente.

Sono basate sulla respirazione  e la ricerca della precisione nell’eseguire la posizione.

Come la meditazione, procurano dei benefici legati ad una migliore  gestione dell’ansia grazie all’abbassamento dei livelli del cortisolo, del ritmo cardiaco e della pressione arteriosa.

Il corpo ritrova elasticità e mobilità  ma non solo: queste discipline procurano un senso  di pace interiore dando la possibilità di vedere con un altro occhio i problemi.

Sport meditativi: a chi sono adatti

Per chi odia la competizione, per chi ha problemi di costanza e di motivazione,  per chi sta per scoppiare, per chi soffre di crampi notturni o ha tensioni muscolari legate allo stress.

Raccomandazioni

Non c’è età per iniziare! All’inizio è meglio che ti faccia seguire da un maestro, poi puoi praticare questi sport da solo a casa appena hai qualche minuto per sentire i benefici.

Quante volte: 2-3 sedute di 1 ora alla settimana, poi 1 seduta di un’ora + 15-20 minuti quotidiani all’inizio o a fine giornata.

Dal Sito: melarossa.it

sabato 6 luglio 2019

Attività fisica e psicopatologia: il disturbo di panico



Alcuni studi stanno cercando di capire se e in che modo l'attività fisica potrebbe essere utile per chi soffre di Disturbo di Panico
L’ attività fisica sembra avere un ruolo non solo nell’incrementare il benessere psicologico in caso di salute mentale, ma anche del determinare miglioramenti in caso di psicopatologia..

Il disturbo di panico è un disturbo clinico caratterizzato da ricorrenti attacchi inaspettati, accompagnati da paura e disagio intensi, dalla preoccupazione persistente per l’insorgenza di nuovi attacchi ed in cui si verificano alcuni tra i seguenti sintomi: tachicardia, sudorazione, tremori, sensazioni di soffocamento, dolore al petto, nausea, vertigine, vampate di calore, formicolio, paura di perdere il controllo, paura di impazzire, paura di morire.

Disturbo di panico: il modello biologico

Klein D.F. (1993) sosteneva che ildisturbo di panico fosse un disturbo di ansia di natura essenzialmente biologica. Ha rilevato gli effetti antipanico correlati alla somministrazione di imipramina: i pazienti non rispondevano dunque ai farmaci tipici dell’ansia ovvero alle benzodiazepine bensì all’imipramina che è un antidepressivo. Tuttavia questa teoria ha presentato dei punti di criticità, ovvero: non esiste un rapporto diretto tra imipramina ed attacchi, bensi anche altri antidepressivi riducono gli attacchi. Klein riteneva fossero falsi allarmi frutto di evoluzione, probabilmente legati all’ansia di separazione ed all’asfissia.

Si tratta di allarmi di soffocamento attivati da livelli crescenti di anidride carbonica che comportano una improvvisa difficoltà respiratoria che evoca una sensazione di soffocamento e che innesca iperventilazione, panico e desiderio di fuga, falso allarme che può essere attivato anche da segnali psicologici di soffocamento. Il ruolo dell’iperventilazione è controverso: non è infatti ben chiaro se sia la causa o la conseguenza dell’ attacco di panico in quanto i pazienti affetti da disturbo di panico iperventilano in misura più importante dei pazienti affetti da altri disturbi di ansia.

Disturbo di panico: il modello cognitivo

Clark (1986) sosteneva che gliattacchi di panico fossero dovuti ad una interpretazione catastroficadelle sensazioni somatiche, appannaggio di alcune persone che presenterebbero una tendenza stabile ad interpretare in modo errato i sintomi fisici. Si attiva così un circolo vizioso quando si assiste ad una congruenza tra le sensazioni avvertite e le credenze catastrofiche delle persone, con tendenza a sovrastimare il rischio per la salute credendo che tali sensazioni somatiche siano pericolose. Questo modello non spiega la persistenza della paura degli attacchi a dispetto della consapevolezza della non pericolosità. Clark evidenzia tre tipi di vulnerabilità:

Biologica, correlata alla capacità di provare sensazioni corporee intense

Tendenza ad interpretazioni catastrofiche

L’insieme delle due

Le credenze catastrofiche comportano nel paziente la messa in atto di comportamenti protettivi come l’evitamento o la riduzione dell’attività fisica, la fuga, il ricorso alla vicinanza di persone rassicuranti, condotte che costituiscono fattori di mantenimento della problematica.

Disturbo di panico e benefici dell’esercizio fisico

Sono state introdotte nuove strategie di trattamento per ridurre l’ansia quali l’esercizio fisico. L’ attività fisica sembra possa ridurre l’ansia ma la mancanza di gruppi di controllo validi e la breve durata degli studi costituiscono un limite alla generalizzabilità dei risultati. Sono stati analizzati alcuni studi: uno studio di Hovland et al.(2012) secondo cui l’esercizio fisico ha comportato un miglioramento significativo delle cognizioni catastrofiche circa i pensieri associati all’attacco di panico ed un miglioramento dei sintomi fisici. Lo studio di Wedekind et al.,( 2010) ha dimostrato che l’esercizio aerobico regolare (corsa) ha un’efficacia superiore al placebo nel trattamento del disturbo di panico: lo studio ha confrontato il trattamento combinato di esercizio aerobico con e senza l’assunzione di paroxetina, deducendo che un miglioramento del disturbo potrebbe essere indotto da una maggior efficacia del farmaco, per l’effetto combinato con l’attività fisica. Lo studio di A. Broocks (‎1998) ha messo a confronto tre gruppi ovvero:  esercizio aerobico, clomipramina e placebo, rilevando che la clomipramina presentava una maggiore efficacia seguita dall’efficacia dell’esercizio fisico (superiore al placebo).

L’ esercizio fisico sembra avere una certa efficacia nel ridurre i sintomi del disturbo di panico e ridurre la sensibilità all’ansia che è un precursore di attacchi di panico e del disturbo di panico. I pazienti affetti da disturbo di panicopotrebbero temere che l’allenamento possa provocare sintomi come dispnea, tachicardia, vertigini e per questo per le prime sessioni di attività sportiva si consiglia di affiancare al paziente un esperto allenatore e se è necessario, uno psicoterapeuta.

Un follow up a sei mesi ha evidenziato miglioramenti che possono essere attribuiti in parte alle aspettative dei pazienti; per questo sarà significativo munirli di un “diario delle attività sportive” che accuratamente raccolga la storia dell’attività sportiva, monitorando l’intensità dell’esercizio; inoltre sarà opportuno stabilire un programma terapeutico, la scelta dell’esercizio e le modalità di formazione idonee. Diversi studi (Ströhle A et al, 2009; Esquivel G et al, 2008; Ströhle A et al, 2006; Broman-Fulks JJ et al, 2008) hanno rilevato una riduzione di sintomi in soggetti affetti da disturbo di panico che praticavano il cardiofitness ma non si può escludere che l’aumentata interazione sociale possa contribuire al beneficio.

Attività fisica: l’esposizione utile per ridurre gli attacchi di panico

I meccanismi secondo cui l’esercizio fisico influisca sul miglioramento psicologico non sono chiari. Da una prospettiva cognitivo comportamentale l’esecuzione dell’esercizio rappresenterebbe una sorta di “Trattamento di esposizione” in cui il paziente si confronta con gli stimoli interni temuti durante l’attacco di panico,ovvero palpitazioni, arresto del respiro, vertigini, sudorazione: mentre sperimentano attacchi di panico, i pazienti tendono ad interpretare erroneamente le sensazioni corporee come espressioni di una malattia organica che minaccia la loro vita. Non si può escludere la possibilità che questo possa correggere le cognizioni disfunzionali correlate all’esercizio, aiutando i pazienti ad interpretare i pericoli percepiti in modo più innocuo (infatti i pazienti avevano ridotto il loro esercizio a causa della paura che avrebbero sofferto di malattie cardiache, in quanto l’esercizio avrebbe potuto condurli ad attacchi cardiaci pericolosi) .

Effetti ansiolitici dell’esercizio fisicosembrano essere correlati anche a cambiamenti adattivi nel sistema nervoso centrale ma non è chiaro se questi adattamenti neuroendocrini siano correlati o meno all’esercizio. Il ruolo dell’esercizio fisico può essere significativo per i pazienti con disturbo di panico che non possono assumere psicofarmaci: l’ attività fisica potrebbe quindi essere efficacemente integrata con la psicoterapia cognitivo comportamentale. Sarebbe interessante approfondire nel futuro con studi di follow up se, continuando un regolare esercizio fisico, si potrà ridurre nel paziente il rischio di una recidiva del disturbo.

Dal Sito: stateofmind.it 

venerdì 3 maggio 2019

Benefici della camminata: 7 motivi per cui fa bene spostarsi a piedi

Studi e ricerche hanno confermato che 30 minuti, 4 volte alla settimana, sono sufficienti per migliorare la forma psico-fisica, diminuire le tensioni e ridurre le probabilità di sviluppare alcune malattie

Che lo sport sia una medicina naturale per il benessere delle persone è risaputo da tempo, ma non necessariamente bisogna praticare attività eccessivamente faticose. Inoltre, mentre molte discipline non sono adatte a tutti o sono eccessivamente dispendiose e non sempre fattibili, il fitwalking è uno di quegli svaghi che tutti possiamo mettere in pratica, a qualunque età. È necessario solo avere costanza, indossare un paio di scarpe adatte e un abbigliamento comodo per trarre benefici dal camminare.
Al di là del passo da tenere, della difficoltà del percorso e della tecnica da usare la salute psico-fisica migliora, stress e ansia si riducono e il sonno migliora.

8 Motivi per cui è importante andare a piedi
Secondo l'Istituto Americano per la ricerca sul cancro, che si tratti di trekking, di passeggiata veloce, marcia o corsa lenta sono sufficienti un minimo di 25 minuti al giorno per trarre diversi benefici dal camminare.
Ecco i principali.

  1. Fortifica il sistema cardiocircolatorio
    La camminata a passo veloce, in cui si tiene il battito cardiaco più alto del normale, è il miglior modo per allenare il cuore e migliorare la circolazione. Si regolano i livelli di colesterolo abbassando quello cattivo (LDL) e innalzando quello buono (HDL) ed infine si tiene sotto controllo la pressione arteriosa.
  2. Regola i livelli di insulina
    Il fitwalking stimola il lavoro dell'ormone insulina metabolizzando gli zuccheri prevenendo così l'insorgere di patologie come il diabete.
  3. Previene l'osteoporosi
    Tra i benefici del camminare c'è anche la mineralizzazione ossea, fondamentale per evitare l'osteoporosi e tutte le patologie osteo-articolari tipiche dell'età anziana.
  4. Diminuisce il rischio di cancro
    Secondo lo studio pubblicato sulla rivista della American For Cancer Research, le donne in menopausache camminano tutti i giorni 30 minuti riducono il rischio di tumore alla mammella rispetto alle coetanee sedentarie. Inoltre il movimento è benefico anche per il cancro al colon e quello allaprostata, che colpisce molti uomini dopo i 60 anni.
  5. Fortifica il sistema immunitario
    Chi si allena spesso è più sano e in forze perché il sistema immunitarioè più attivo, vengono rilasciate endorfine, si stimola il sistema linfatico e ci si sente più riposati.
  6. Aiuta a perdere peso
    La camminata, se abbinata ad una dieta equilibrata, fa dimagrire; mezz'ora ogni giorno aiuterà a bruciare i grassi assimilati, a tonificare e a rimodellare il fisico.
  7. Riduce ansia, stress e depressione
    Uscire all'aria aperta, passeggiare in montagna o in un parco in mezzo alla natura aiuta le persone stressate a rilassarsi. Anche nei casi di ansia e depressione si consiglia di praticare questa attività che stimola la psiche e le abilità cognitive, favorendo anche il sonno e la tranquillità.

Dal Sito: amando.it

mercoledì 10 aprile 2019

L’attività fisica aiuta la salute mentale e allevia lo stress

È ormai risaputo che l’attività fisica faccia più che bene al nostro corpo. Tuttavia, quando si tratta di alleviare lo stress, è importante non dimenticare che l’esercizio fisico è un buon toccasana per la mente.

La spiegazione degli esperti

Il Dott. Jill Bamberg ha spiegato che “Lo stress può essere causato da molte cose nelle nostre vite occupate, tra cui pressioni finanziarie, difficoltà di salute, scadenze lavorative e problemi di relazione. Può compromettere il nostro sonno e la nostra capacità di gestire le pressioni quotidiane della vita”.

Lo stress è la principale causa di ansia e di depressione. Esso in grado di compromettere i nostri processi decisionali e renderci irascibili. Ragion per cui le importante curare i nostri corpi ogni giorno.

Il dottore prosegue dicendo che “La maggior parte dei nostri lavori al giorno d’oggi e l’età sono sedentari. Alcuni di noi sono seduti per periodi fino a 8-10 ore al giorno. Questo può avere molti effetti dannosi sul nostro corpo e sulla nostra mente”.

Tra i metodi più validi per aiutare a migliorare lo stress è darsi da fare con l’attività fisica nelle nostre vite. Noi importa se siano attività accidentali (come prendere le scale anziché l’ascensore o parcheggiare più lontano dalla nostra destinazione) o attività agonistiche, l’importante è il benessere del nostro corpo.

Naturalmente, ci sono molte valide alternative di attività fisica strutturate, tra cui lezioni di danza, allenamento HIIT, sollevamento pesi. E ancora pilates, yoga, corsa, ciclismo, tennis e nuoto. Si tratta davvero di scegliere un’opzione che funzioni per noi, quindi ciò che preme fare è fare attività e tenere impegnata la nostra vita quotidiana.

I benefici dell’attività fisica

Gli adulti dovrebbero fare 150 minuti di attività fisica a intensità moderata a settimana. Questo può essere suddiviso in intervalli di tempo ridotti se è più facile da realizzare. I benefici fisici della regolare attività fisica sono numerosi e includono:

  • Miglioramento della circolazione sanguigna e del rilascio di ossigeno ai muscoli
  • Muscoli e ossa più forti
  • Diminuzione degli ormoni dello stress come il cortisolo
  • Pressione sanguigna bassa
  • Migliore controllo del peso
  • Meglio dormire di notte
  • Più energia
  • Migliore immagine di sé

benefici psicologici della regolare attività fisica sono ricchi e vantaggiosi. Migliora la circolazione sanguigna e l’erogazione di ossigeno al cervello. Questo aiuta ad aumentare la produzione di endorfine, che sono neurotrasmettitori che elevano l’umore e controllano il dolore. Questo può dare un senso di benessere e persino euforia dopo l’esercizio.

La nostra forza e la nostra resistenza aumentano e questo migliora l’immagine di sé. In questo modo avremo un senso di padronanza e controllo sul tuo corpo che migliora l’autostima “.

Ad un livello più elementare, essere fisicamente attivi è anche solo una buona distrazione. Concentrarsi sul movimento del proprio corpo e sul compito fisico a portata di mano può darci un senso di calma, chiarezza e ottimismo. Questo può essere simile alla meditazione o alle pratiche basate sulla consapevolezza che sono spesso raccomandate per coloro che provano ansia e depressione. Sì di quei allo sport: non solo torneremo in forma fisicamente ma anche mentalmente.


Di

 Alessia D'anna

 

Dal Sito: corporesanomagazine.it

mercoledì 7 marzo 2018

La dolorosa confessione di Kevin Love: Soffro di attacchi di panico, pensavo di morire

Il lungo dei Cleveland Cavaliers trova il coraggio di confessare un problema che lo affligge da novembre, perché sia d'aiuto alle altre persone che ne soffrono e che si vergognano all'idea di curarsi.

Kevin Love non è forse il giocatore di basket più famoso del mondo: chi segue poco cpnosce sicuramente di più LeBron James o Stephen Curry, ma chi ha dimestichezza con la NBA sa che stiamo parlando di un campione affermato, che può vantare un anello vinto con i Cleveland Cavaliers, la sua attuale squadra, nel 2016, e l'oro olimpico con il Dream Team a Londra 2012. Rampollo di una famiglia famosa (il padre Stan fu a sua volta giocatore NBA e lo zio Mike è uno dei cofondatori dei Beach Boys insieme ai fratelli Wilson, che sono loro cugini), Love potrebbe sembrare l'emblema della persona cui non manca nulla. Eppure, come lui ha detto al Players' Tribune in una toccante intervista di cui proprio questo è il titolo,

" Ognuno sta vivendo qualcosa che noi non possiamo vedere."

Un attacco di panico alla base di tutto

Stiamo parlando di salute mentale, un tema molto delicato che però può riguardare da vicino tutti noi. Tutto è nato da un attacco di panico avuto a novembre contro Atlanta, che lo fece finire in ospedale; un altro attacco a gennaio contro Oklahoma City, che lo costrinse a uscire dal campo e che diede ai compagni - in piena crisi di risultati - l'impressione della resa da parte del giocatore piuttosto che di un malessere psicofisico, lo obbligò anche per rispetto nei confronti della squadra a sviscerare il problema.

" E’ difficile da descrivere, ma quella sera contro Atlanta credevo che il cervello stesse cercando di uscirmi dalla testa. Ricordo di aver perso il controllo quando dalla panchina ci hanno comunicato un adeguamento difensivo, ho cercato di pensare e di eseguirlo, e si è spento tutto. «Il panico. E’ arrivato da non so dove. Non avevo mai vissuto una situazione del genere. Da quel momento, il mio atteggiamento sulla salute mentale è cambiato completamente. Era come se il mio corpo mi stesse dicendo ‘Stai per morire’. Sono finito sul pavimento della sala pesi, disteso schiena per terra, cercando di incamerare aria."

L'imbarazzo di fronte a un problema che tocca tutti e la decisione di parlarne

Non è facile affrontare argomenti che riguardano la propria salute, soprattutto quelli che toccano la sfera della psiche. Love era restio ad aprirsi perché la cultura occidentale, per quanto emancipata e progressista, spesso è ancora improntata su stereotipi difficili da abbattere come la necessità di "non fare la femminuccia". Ora ha deciso di curarsi con uno psicologo.

" So per esperienza che crescendo capisci in fretta come deve comportarsi un ragazzo, come bisogna ‘essere uomini’. È come un copione: ‘Sii forte. Non parlare dei tuoi sentimenti. Devi farcela da solo’. Per 29 anni ho vissuto così: questi valori di mascolinità e durezza sono così normali che sono semplicemente ovunque… E invisibili allo stesso tempo. Ci circondano come l’aria o l’acqua. Per certi versi sono come la depressione o l’ansia. Per questo per 29 anni ho pensato che la salute mentale fosse il problema di qualcun altro. Certo, sapevo che alcune persone avevano beneficiato del fatto di aver chiesto aiuto aprendosi agli altri. Ma non ho mai pensato che fosse così anche per me. Ho sempre pensato che fosse una forma di debolezza che poteva far deragliare il mio successo nello sport facendomi sembrare strano o diverso."

L'aiuto dei colleghi

E a proposito di depressione, è stata l'esperienza di DeMar DeRozan a dargli la forza di provare a combattere: lui ha confessato di aver convissuto con il male oscuro e per Love è stato un'ispirazione.

" Le sue parole mi hanno aiutato a capire l’importanza della salute mentale, che è una cosa invisibile ma che ad un certo punto diventa determinante. E come ha detto DeMar: Non sai mai cosa sta sentendo la persona che hai di fronte. Se state leggendo queste parole, e state vivendo un periodo difficile, ricordatevi che non c’è nulla di male, nè di strano, a condividere ciò che avete dentro. Anzi, forse è la cosa più importante. Per me è stato sicuramente così."

E anche il già citato LeBron James, compagno di squadra di Kevin Love, ha voluto dare il suo sostegno, soprattutto dopo l'uscita dell'articolo sul Tribune: "Sei più forte ora di quanto tu non lo sia mai stato! Salute e rispetto, fratello".

Dal sito: 

it.eurosport.com 




giovedì 7 dicembre 2017

La salute va di corsa



Le tantissime motivazioni per cui fare jogging allunga
la vita, previene numerose malattie, rende più giovane
il cervello, libera dallo stress e fa dormire meglio

Dalla letteratura al cinema, dai videoclip alle grandi canzoni, l’idea della corsa si associa da sempre a quella della libertà, l’immagine più vicina a quella del desiderio icariano di volare. Non è uno, ma sono tantissimi i motivi del parallelismo tra il correre e il sentirsi vivi. La corsa, lo sforzo fisico, la soddisfazione mentale, producono effetti inimmaginabili sul nostro corpo e sul nostro spirito.

Innanzitutto, correre fa bene alla forma fisica: aiuta a tenere sotto controllo il proprio peso corporeo, dà resistenza e brucia calorie tenendo in equilibrio il metabolismo. Questa è forse la più conclamata tra le motivazioni che ci spingono a un’attività fisica costante. Scopriamo insieme quali sono le altre, forse più importanti, caratteristiche benefiche del running.

A livello chimico una sana corsetta aumenta la produzione di serotonina, il cosiddetto “ormone del buonumore” e provoca un notevole rilascio di endorfine. Addirittura si parla di “Runner’s High”, ossia lo sballo del corridore, perché correre per lunghe distanze causa un rilascio di endorfine così alto da indurre il corpo a una sensazione di euforia paragonabile a un’alterazione psichica da stupefacenti. Un antidepressivo del tutto naturale, che aumenta il rilassamento personale e migliora il sonno notturno. Inoltre è stato dimostrato come 20 minuti giornalieri di corsa combattano disturbi da ansia e panico, regolando il battito cardiaco (uno dei problemi di chi soffre di ansia) e contribuendo a mantenere il necessario equilibrio biologico.

A livello medico i vantaggi del fare jogging sono strabilianti. Numerosi studi hanno certificato come la corsa aiuti a prevenire alcuni tipi di tumore, altre patologie come il diabete, e riduca i livelli di colesterolo e di osteoporosi. Addirittura tra le sue proprietà c’è quella di riparare danni cerebrali e proteggere l’apparato visivo da malattie.

Uno degli studi più curiosi riguardanti i benefici della corsa è quello secondo cui l’attività ringiovanisca il cervello. Tra i 50 ai 69 anni correre almeno tre volte a settimana incentiva lo stesso cervello a produrre nuove cellule cerebrali. Alzi la mano chi non ha mai conosciuto corridori di una certa età che non fossero giovanili ed energici. Ecco, sembra una buona dimostrazione.

Una serie di argomentazioni scientifiche danno sostegno alla corsa come strumento di misura con se stessi, come prevenzione e come stimolo mentale. In realtà basterebbe molto meno per convincerci del suo valore: guardare l’espressione di infinita gioia stampata sul viso dei bambini quando, incapaci di mantenersi sul lento passo di una camminata, scoprono che correre è la cosa più vicina alla libertà.

venerdì 14 luglio 2017

Gli esercizi fisici che aiutano a combattere l’ansia



Gli esercizi fisici che aiutano a combattere l’ansia permettono di scaricare lo stress quotidiano che contribuisce senz’altro a generare stati di frustrazione. Ma non solo. Eseguire esercizi fisici e allenare il corpo permette di rilasciare sostanze in grado di far sentire maggiormente rilassati più controllati e sereni da un punto di vista mentale.

Insomma, lavorare sul corpo per lavorare indirettamente anche sulla propria mente: è soprattutto grazie a tale meccanismo che gli esercizi fisici e molti sport aiutano a combattere l’ansia.

Ansia: da cosa è generata

I motivi per cui si può provare ansia possono essere davvero tanti e spesso non è neppure facile individuare con certezza le cause scatenanti. Tanto più che spesso, essa, è la conseguenza di una serie di fattori che possono concatenarsi e intrecciarsi. Si può avvertire ansia perché si sta vivendo un momento particolarmente stressante della propria vita, perché si ha timore di novità che potrebbero cambiare in negativo la quotidianità, perché si è subìto un lutto, perché si hanno troppe responsabilità, perché si è particolarmente fragili o ansiosi di indole. Insomma, capire cosa genera ansia è senz’altro di grande aiuto, ma anche imparare a controllarla è altrettanto importante. Nessuno sfugge a momenti di ansia, neppure le persone più controllate in assoluto.

Esercizi fisici che aiutano a combattere l’ansia

Se è praticamente impossibile evitare l’ansia, di certo non è impossibile affrontarla e combatterla. Imparare ad affrontare momenti di ansia è fondamentale per restare lucidi e per non andare ad inficiare su attività e rendimento quotidiani fino ad arrivare, nei casi peggiori, a veder peggiorare la qualità della propria vita sociale. Per tenere a freno l’ansia, potrebbe essere molto utili affidarsi all’esercizio fisico oppure a discipline come lo yoga o il pilates. Praticare attività sportiva, infatti, consente di scaricare lo stress e di stimolare le endorfine, sostanze prodotte dal cervello in grado di restituire sensazione di benessere a corpo e mente.

Prima di dare uno sguardo agli esercizi fisici che aiutano a combattere l’ansia, si ricorda che per limitare questo stato potrebbe essere altrettanto fondamentale imparare a servirsi del respiro. Le tecniche del respiro, da utilizzare in fase preventiva o per combattere l’ansia stessa, possono rivelarsi fondamentali sotto questo punto di vista.

E per concludere, ecco qualche esercizio fisico da svolgere per combattere i momenti di ansia.

Rilassamento muscolare. Questa tecnica è una delle migliori quando si tratta di combattere l’ansia. Per metterla in pratica occorre sdraiarsi al suolo, in ambiente con scarsa luminosità e con temperatura gradevole. Con le braccia perpendicolari lungo i fianchi e con le gambe leggermente divaricate, si iniziano ad effettuare dei piccoli piegamenti che portano alla contrazione e al rilascio successivo dei muscoli di gambe, piedi, addominali, glutei, braccia e bacino. L’ideale è partire dai muscoli delle zone alte del corpo e poi scendere gradualmente.

Corsa. Fra tutte le attività sportive, la corsa è quella potenzialmente più benefica dal punto di vista psicofisico. Correre anche per pochi minuti al giorno, tutti i giorni, consente di scaricare tutto lo stress accumulato in modo molto semplice. Senza contare che la corsa consente di mettere in funzione le endorfine di cui si diceva poco prima, con grandi benefici sia dal punto di vista corporeo sia dal punto di vista mentale. Provare per credere.

Respirazione addominale. L’ultimo esercizio fisico per combattere l’ansia che viene segnalato permette di controllare questo stato mentale servendosi della respirazione. Ci si può posizionare nel modo che si preferisce (sdraiati o semisdraiati), in ambiente confortevole e in cui non si può essere distratti o disturbati (via anche il telefono cellulare quindi). La mano sinistra poggia sulla pancia mentre la destra sul petto, gli occhi sono chiusi e si inspira profondamene dal naso, cercando di far gonfiare la pancia. L’aria inspirata viene trattenuta per due/tre secondi e quindi fatta fuoriuscire lentamente. L’esercizio si può svolgere da un minimo di cinque ad un massimo di dieci minuti per volta.


Dal Sito: www.diredonna.it

lunedì 25 gennaio 2016

Attacchi di panico, i benefici dello sport

L'attacco di panico è una forte crisi di ansia che si manifesta con tachicardia, senso di oppressione al petto, vertigini e mancanza di respiro. Si tratta tuttavia, di una condizione curabile in vari modi.
Tra le cure possibili per questa forma di ansia ci sono i vari trattamenti psicoterapeutici, rimedi naturali, farmaci, ma soprattutto lo sport.
Recenti studi infatti hanno provato che l'assenza totale di esercizio fisico è strettamente correlata all'insorgenza degli attacchi di panico.
Questo avviene perchè nell'organismo c'è energia inutilizzata, energia che deve essere liberata in qualche modo in quanto il corpo è fatto per muoversi.
Lo sport inoltre abbassa i livelli di cortisolo, l'ormone dello stress e contribuisce quindi a ridurre gli attacchi. Inoltre lo sport abbassando i livelli di cortisolo riduce i problemi di concentrazione e di stanchezza.
E' come se l'organismo quindi avesse una buona dose di energia che cerca una via di fuga, ecco quindi che compaiono ansia, stress e, nei soggetti predisposti, attacchi di panico.
Quindi come prima cosa bisogna prevenire l'inattività muovendosi, anche semplicemente camminando e dedicandosi allo svolgimento di uno sport.
Lo sport aiuta l'organismo a rilasciare endorfine, gli ormoni del buonumore, ed a favorire un buon sonno, tutti fattori che riducono la probabilità di incorrere in un attacco di panico.
Ma quali sport è meglio praticare per prevenire o ridurre gli attacchi di panico?
Non è necessario dedicarsi a sport che prevedono un alto impatto, anzi, per cominciare basta semplicemente fare un po' di stretching alzandosi di tanto in tanto e allungando i muscoli.
Camminare, inizialmente per pochi metri, può darvi il là per iniziare a muovervi come anche andare in bicicletta, ma sempre cominciando in modo soft.
Basta scegliere un'attività che piace, anche andare a ballare va benissimo, praticare basket o yoga. Lo yoga è ideale per combattere gli attacchi di panico proprio perchè aiuta a controllare la respirazione e a rilassarsi.
Il nuoto può essere un buon metodo per combattere gli attacchi, anche se più intenso rispetto alla camminata o allo yoga, può comunque essere eseguito in modo lento trovando un proprio ritmo.
Lo jogging è insieme allo yoga uno dei metodi anti panico per eccellenza. Già il solo fatto di praticarlo all'aperto, alla luce, è un toccasana per chi soffre di disturbi d'ansia.
Per iniziare si può cominciare con un'attività da praticare nel tempo libero, magari nel fine settimana, un'escursione, una gita in bicicletta, una piccola corsetta in mezzo alla natura e poi con l'allenamento e l'abitudine queste attività possono anche essere estese ai giorni infrasettimanali, magari dopo il lavoro o la mattina appena svegli.

Giusy Capozzi