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giovedì 6 dicembre 2018

Sette pensieri del mattino che fa chi soffre di ansia ad alto funzionamento


Dalla paura di dimenticarsi qualcosa, fino all'analisi dettagliata di un evento futuro: ecco i segnali dell'ansia

Piccole preoccupazioni, che però tendono a farci mantenere per tutta la giornata un basso e costante livello di ansia.

Succede a molti di svegliarsi avendo già dei pensieri in testa, nulla di preoccupante, però si tratta sicuramente di una cosa da tenere sotto controllo soprattutto se si ripete per un periodo molto lungo di tempo.

Una “sveglia ansiosa” che è facile che perduri per il resto della giornata e che magari non fa arrivare all’attacco di panico, però rimane costante e brucia tante energie.

Spesso viene definita “ansia ad alto funzionamento” e apparentemente sembra non intaccare il normale svolgersi della vita quotidiana di chi ne soffre, ma internamente alcuni pensieri li disturbano.

Quali sono i segnali che ci devono mettere in allerta? Ad esempio bisogna verificare quali sono i pensieri con cui ci si sveglia la mattina. Ecco nove preoccupazioni che potrebbero indicare che si soffre di “ansia ad alto funzionamento”.

  1. Cosa succede se…? Questa domanda è indicativa di una preoccupazione ed è anche l’inizio di una serie dalla quale è poi difficile uscire. Inquietudini che si susseguono portandoci ad analizzare ogni sfera della nostra vita da quella privata a quella sociale, senza dimenticare l’ambito lavorativo.
  2. Se mi dimentico di…? Anche questa domanda dimostra uno stato d’ansia, perché il timore di non ricordare di fare qualcosa, può creare un grosso stato di preoccupazione e magari spingere a ricontrollare l’agenda tantissime volte per essere certi di non aver tralasciato qualcosa.
  3. Svegliarsi presentando già i “sintomi” dell’ansia. Quali sono? I più frequenti sono vertigini, sudorazione, tremore, ma anche battito cardiaco accelerato.
  4. La preoccupazione del futuro. Se ci si focalizza troppo spesso su un momenti che accadranno nel futuro, e questo è causa di stress e diventa un pensiero fisso, la colpa molto probabilmente è dell’ansia. Invece la giornata andrebbe affrontata concentrandosi di volta in volta su quello che si sta facendo in quel momento. Insomma essere “qui e ora” sembrerebbe essere la ricetta giusta per sconfiggere paure inutili o preventive.
  5. Iniziare la giornata facendo confronti con gli altri. Anche questo non è sano soprattutto se si esce sempre sconfitti dal paragone e ci si sente dei “perdenti”.
  6. La sveglia la danno gli impegni. Svegliarsi con l’idea che potrebbe già esserci qualcosa di urgente da fare sul lavoro, di aver già ricevuto messaggi importanti, oppure con il timore di arrivare in ritardo, sono pensieri molto negativi. La cosa migliore da fare sarebbe quella di aprire gli occhi e dedicare qualche momento a sé stessi.
  7. Il passato ci crea disagio. Continuare a concentrarsi su un evento accaduto il giorno precedente non può far bene, soprattutto se questo crea preoccupazioni.

Per vivere meglio e far partire la giornata con il piede giusto bisogna allenarsi a sperimentare altre routine, azioni mirate al benessere ,che possano aiutare nell'iniziare la giornata con il pensiero e la predisposizione mentale giusti.


Dal Sito: dilei.it

lunedì 20 novembre 2017

Ansia e panico: come curarli


Maggiormente diffusi tra le donne, possono manifestarsi in qualunque istante della vita modificandone la qualità

Ansia e panico sono solo alcune delle parole abusate al giorno d’oggi nel linguaggio comune, ma solo chi ne soffre ne conosce davvero il significato. L’ansia o il panico sono tirati in ballo per descrivere situazioni difficili o persone particolarmente apprensive, ma nella realtà identificano sintomatologie ben precise e riconoscibili. Le più diffuse sono:

- Indolenzimenti e contratture muscolari

- Tachicardia e palpitazioni

- Sensazione di soffocamento

- Mal di testa

- Sudorazione eccessiva

- Tremore muscolare

- Disturbi gastrointestinali

- Irritabilità

- Parestesie locali

Si tratta di manifestazioni che inizialmente vengono recepite, da chi le prova, come esclusivamente fisiche. Insorgono in maniera così apparentemente improvvisa e “fisica” che, almeno inizialmente, si cerca di individuare una causa patologica che spieghi tali disturbi. In genere, dopo le prime visite e analisi (risonanze, esami neurologici, ecc…) si scopre di non avere alcun tipo di patologia scatenante.

E così, comincia la fase più difficile: il doversi confrontare più o meno frequentemente con le sensazioni spiacevoli tipiche delle crisi di ansia generalizzata o di crisi di panico senza che vi sia una causa patologica individuabile e, dunque, curabile velocemente, rende il soggetto coinvolto estremamente vulnerabile e fragile, oltre a fargli provare uno stato profondo di smarrimento e, spesso, di depressione. L’ansia comincia a creare un circolo vizioso di fobie e “paura della paura”, ovvero il timore di riprovare le stesse sensazioni spiacevoli che, inevitabilmente, innescano un avvitamento della persona fino, nei casi peggiori, a provocare un cambiamento nettamente peggiorativo dello stile di vita.

In aggiunta, occorre sottolineare come, in genere, il soggetto che soffre di disturbi di ansa non si sente pienamente compreso da chi gli sta intorno, poiché è difficile, per chi non lo prova o non lo ha provato, comprendere fino in fondo l’entità del disagio.

Dunque, spesso è difficile ottenere il giusto sostegno o aiuto da parte di chi vive accanto. Inoltre, i disturbi di ansia o di panico “celano”, nella maggior parte delle volte, dei conflitti interiori che vengono esternalizzati e camuffati sotto forma di disturbi di ansia o panico. E quindi, è difficile risalire alle cause dei propri disagi psicologici. La vita frenetica, gli stress lavorativi e familiari, la carriera, la corsa nell’affrontare gli impegni, la complessità delle relazioni personali…sono tutti fattori scatenanti. Le persone soggette ai disturbi di ansia sono sempre più in aumento tanto che il disturdo d’ansia generalizzata potrebbe essere definito come la malattia del secolo.

Per tutti questi motivi, nel caso di disturbi di ansia generalizzata o di crisi di panico, è consigliabile affidarsi il prima possibile a uno psicologo esperto in grado di fornire, non solo gli strumenti per affrontare nel breve le eventuali crisi che dovessero insorgere, ma soprattutto per risolvere il problema nel lungo periodo. Solo con una terapia cognitiva-comportamentale è possibile scavare a fondo nel proprio essere e far riemergere le reali cause e conflitti interiori che sono alla base dei disturbi di ansia e panico al fine di una loro risoluzione.




Dal Sito: www.prontoprofessionista.it

martedì 9 maggio 2017

Riconoscere e impedire all’ansia di prendere il sopravvento: sì, è possibile!


Definire l’ansia, e tutto ciò che comporta nella vita di un individuo che ne soffre, è un’operazione assai ardua. È un’emozione dai mille colori, intensa, imprevedibile, mai uguale a se stessa.

Chi ne soffre vede la sua vita quotidiana negativamente condizionata da una percezione di perenne inadeguatezza, come conseguenza della sottostima delle proprie capacità e – al contempo – della sovrastima delle difficoltà legate a situazioni o eventi che quotidianamente ci si trova ad affrontare.

Capire, riconoscere e superare attacchi di ansia è assolutamente possibile. Cerchiamo di capirne i sintomi e i metodi per prevenirla.

I sintomi dell’ansia: quali sono?

L’ansia ha sempre una via di uscita, a patto di essere in grado di riconoscere i campanelli di allarme che il nostro corpo ci invia nelle situazioni in cui il pericolo che le emozioni negative prendano il sopravvento sembra essere dietro l’angolo.

Ecco quali i sintomi più comuni, utili per riuscire a capire come curare l’ansia.
Un’eccessiva preoccupazione è un segno davvero distintivo di un disturbo di ansia generalizzato. Pensieri persistenti che causano sofferenza e alternano il tuo percepito quotidiano non devono mai essere sottovalutati.
I problemi di sonno fungono anch’essi da campanello di allarme per eventuali attacchi di ansia. Mai sottovalutare l’insonnia o la percezione di un’eterna stanchezza, quando le ore passate a letto non sono mai inferiori a dieci: il vostro corpo vi avvisa che qualcosa non funziona al meglio.
Mal di stomaco e mal di testa, stitichezza o diarrea, rappresentano dei sintomi molto comuni per chi soffre di ansia o di angoscia. Dolori cronici o malattie digestive vanno infatti a braccetto con le malattie che colpiscono la sfera psichica.
Paure irrazionali, legate a una situazione specifica, distruttive, schiaccianti e prive di fondamenta, rappresentano un buon motivo per interrogarsi circa il probabile manifestarsi di disturbi di ansia. Attenzione, però, a non ingigantire il problema: tutti hanno piccole paure. L’importante è affrontarle con la giusta serenità.
La difficoltà di concentrazione può essere causata da uno stato d’ansia. Se ogni vostra attività quotidiana è pervasa da sentimenti negativi che non vi permettono di mantenere inalterata la concentrazione, parlatene con il vostro medico di fiducia. Vi indicherà la strada migliore da poter intraprendere.

Ridurre i sintomi dell’ansia: ecco alcuni preziosi suggerimenti

Alcuni piccoli accorgimenti, insieme ad uno stile di vita corretto e coerente con le proprie esigenze quotidiane, sapranno sicuramente ridurre i sintomi d’ansia. Di seguito si segnalano alcuni suggerimenti utili a non permettere all’ansia di prendere il sopravvento, impedendovi di trascorrere le vostre giornate all’insegna della calma e della tranquillità.
Prendetevi cura del vostro corpo, con una dieta sana ed equilibrata. Se non riuscite calibrare i vostri pasti in modo regolare, nessun problema: un buon multivitaminico riuscirà a stabilizzare la vostra alimentazione.
Limitare l’alcool, la caffeina e il consumo di zuccheri: un consiglio valido per l’ansia ma perfetto in ogni situazione.
Interrompere sempre l’iperventilazione, quando ci si trova in preda ad attacchi di panico: espirate e inspirate in un sacchetto di carta per aumentare l’anidride carbonica inalata. Un vecchio metodo, ma sempre molto efficace.
Creare un “diario dell’ansia” è buon modo per tenere traccia delle proprie emozioni, siano esse positive o negative. Prendete sempre nota dei pensieri che attraversano la vostra mente nei momenti in cui l’ansia sembra prendere il sopravvento: vi aiuterà a riconoscerli quando vi si riproporranno in modo inaspettato.

L’indicazione più importante che è possibile dare a chi manifesta sintomi legati all’ansia è una sola. Dall’ansia c’è sempre una via di uscita. In qualsiasi caso: basta riconoscerla e domarla!

Scritto da: Camilla Mantegazza

Dal Sito: www.pazienti.it