Quali sono
le 10 fobie più strane che possono mettere in pericolo le nostre vacanze?
Tempo d’estate, tempo di fobie. Gli esperti affermano che durante la
stagione estiva le nostre paure irrazionali non ci abbandonano. Anzi,
proprio con le partenze e con il desiderio di rilassarsi, possono anche
aumentare. I sintomi sono sempre gli stessi: tachicardia, sudorazione, timore
irragionevole. Tutto sarebbe scatenato dall’idea che qualcosa possa
rappresentare una minaccia per la nostra incolumità e così le vacanze rischiano
di rivelarsi un flop.
1.
Talassofobia
La talassofobia
è la paura del mare, che ha anche una variante: la limnofobia, la
fobia dei laghi. Sia il mare che i laghi rappresentano, specialmente a
livello simbolico, una minaccia profonda, perché evocano il contatto con
l’ignoto. Le reazioni? C’è chi non va al mare, c’è chi si immerge fino alle
ginocchia e chi evita totalmente il bagno nell’acqua salata.
2. Rupofobia
La rupofobia
è la paura dello sporco, che si trasforma in vera e propria ossessione
per l’igiene. Gli esperti spiegano che si tratta di una paura legata a tratti
ossessivi della personalità. Andare in vacanza e ritrovarsi in campeggio, per
esempio, può costituire in questo caso un problema.
3. Acrofobia
Esiste anche
chi ha un’irrazionale paura dell’altezza o della vastità dell’ambiente,
situazioni che possono capitare di frequente in vacanza. Di solito la reazione
è quella di fuga, con l’evitare di ritornare in quel luogo in cui si è
manifestato il malessere. In questo caso andare in montagna potrebbe essere un
problema.
4.
Entomofobia
L’entomofobia
è la paura degli insetti, che ha anche una variante specifica, rappresentata
dall’aracnofobia, la paura irrazionale dei ragni. E’ facile che in
estate ci si possa ritrovare più a contatto con gli insetti, a seconda della
meta che scegliamo per le nostre vacanze. La campagna si potrebbe configurare
come off limits per alcuni.
5. Fotofobia
Si tratta
della fobia per la luce e il sole. D’estate può essere veramente
difficile gestire questa paura. Spesso può essere scatenata da una vera e
propria sensibilità eccessiva, eppure alcune persone sono costrette a coprirsi
con cappelli, occhiali e vestiti. Se si espongono troppo ai raggi solari,
possono incorrere nel mal di testa. Chi soffre di questo disturbo non può
avvantaggiarsi nemmeno dei benefici della fototerapia, a cui ci si potrebbe dedicare
proprio d’estate, avendo più tempo a disposizione.
6.
Agorafobia
Gli spazi
all’aperto o gli ambienti non familiari rappresentano un problema per chi
soffre di agorafobia. E’ un disturbo collegato soprattutto al panico,
di cui soffrono molte persone. E’ chiaro che d’estate, con più occasioni di
stare all’aperto, il problema può diventare veramente invalidante, limitando la
vita sociale degli individui. Bisognerebbe essere sempre pronti ad affrontare gli attacchi di panico, sapendo cosa fare per
prevenirli e farli passare.
7.
Mottefobia
La mottefobia
è la paura delle farfalle notturne. Simbolicamente indica ciò che è
misterioso e fuori controllo, perché le falene rappresentano un vero e proprio
emblema della notte. Se ci rechiamo in una località di villeggiatura e apriamo
le finestre di sera, tenendo la luce accesa, tutto si trasforma in qualcosa di
terribile.
8.
Ofidiofobia
L’ofidiofobia
è la paura dei serpenti. Più in generale questa fobia si chiama scolecifobia,
che è il timore per i vermi. A livello inconscio riflettiamo su questi esseri
viventi la nostra negatività, una parte di noi stessi o della realtà che per
noi è difficile da accettare.
9.
Gimnofobia
Si tratta
della paura della nudità. Si può avere paura di essere nudi, ma allo
stesso tempo anche il nudo degli altri può essere una fonte di ansia. Non è
certo l’ideale per chi vuole andare al mare e vuole mettersi un costumino in
spiaggia. Sarebbe una paura collegata all’assenza di difese, che nasconde
componenti sessuali.
10. Paura di
non essere popolari sui social
Con lo sviluppo
delle tecnologie informatiche e l’ascesa dei social network, si va sempre più
manifestando una paura particolare: quella di non essere popolari sulle reti
sociali o di essere ignorati in rete. Abbiamo il timore di essere
dimenticati e questa ansia diventa più acuta proprio nei giorni di ferie,
quando siamo lontani dal PC. Ci ritroviamo quindi a pubblicare continuamente
foto e commenti su internet, finendo col passare le vacanze continuamente
collegati anche mediante tablet o cellulare.
(Gianluca Rini)
Nano Press
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