lunedì 15 settembre 2014

Tachicardia, sudorazione, paura di morire: Ho un attacco di panico!

I disturbi d'ansia sono attualmente una delle patologie più diffuse e frequenti nella popolazione e gli attacchi di panico ne costituiscono la manifestazione più acuta.
Tremore, tachicardia, sensazione di vuoto, perdita di controllo, paura di morire: chi soffre di ansia e di attacchi di panico comprende benissimo tali sensazioni e s'identifica pienamente in questa descrizione. L'etimologia della parola ansia può in qualche modo aiutarci a capire meglio cosa intendere quando parliamo di tale disturbo. La parola ansia deriva dal latino "angere" ossia stringere, infatti la parola è associata all'idea di strettezza e costrizione. Più precisamente, possiamo definire l'ansia come un sentimento di penosa attesa di un evento giudicato come terribile e catastrofico che non è ancora avvenuto ma che noi immaginiamo possa accadere; in altri casi l'ansia può essere generalizzata e quindi può non essere più circoscritta a un evento particolare ma sembra investire qualunque altro tipo di situazione: in tal caso la persona si trova a temere qualunque cosa di terribile possa accadere anche se non fa riferimento a nessun fatto specifico. Uno dei modi in cui l'ansia può manifestarsi in una persona sono le somatizzazioni.

L'esempio più chiaro e conosciuto di queste è costituito dall'attacco di panico. Il termine "panico" nasce dalla mitologia greca in cui si narra del dio Pan, metà uomo e metà caprone, che spaventava i viandanti e i pastori comparendo all'improvviso sul loro cammino e scomparendo poi velocemente, lasciando le proprie vittime sorprese, sbigottite e disorientate, nell'incapacità di spiegarsi quanto fosse accaduto. Similmente a quanto si racconta in tale mito, un attacco di panico è un episodio breve ed intenso in cui si sperimenta ansia acuta e che comporta intensi sintomi somatici accompagnati da vissuti psicologici di terrore, catastrofe imminente e impulso a fuggire. L'attacco si manifesta con sintomi fisici ovvero tachicardia, sudorazione, tremore accompagnati dalla sensazione di perdere il controllo su se stessi e sulla situazione. Spesso le persone hanno la sensazione di avere un malore e di stare per morire.

Ulteriore caratteristica associata a questo disturbo è il forte desiderio di fuggire dal luogo in cui si sta manifestando l'attacco. Dunque, si può comprendere, come l'attacco di panico, costituisca per chi ne soffre una situazione estremamente sgradevole e angosciosa. Generalmente si instaura un circolo vizioso in cui i sintomi fisici alimentano quelli mentali e viceversa, contribuendo ad aggravare la situazione.

È importante ascoltare questi segnali, cercare di capire cosa vogliono comunicarci. È fondamentale comprendere il significato e il senso profondo di quest'angoscia che si esprime attraverso determinati segnali corporei. Il modo per farlo è rivolgersi a degli esperti: lì dove tale disagio può trovare il giusto accoglimento e le parole adeguate per esprimersi al meglio.

Ester Miranda

 ilmediano.it

2 commenti:

Ale ha detto...

Sono sempre io.... ora tento di curarmi con l'omeopatia, non so se servirà, ma almeno non mi intossico con i farmaci.
Grazie. Un caro saluto.

silvana ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.