L’ansia è una patologia che riguarda prettamente una sensazione che in molti sostengono di provare. Nei periodi in cui si manifesta spesso è disabilitante ed impedisce il normale svolgimento della propria vita. L’ansia è un disturbo a livello emotivo che provoca una sensazione diinsicurezza, apprensione e pericolo e non è legata sempre alla paura. La paura deriva da qualcosa di reale e palpabile, mentre l’ansia non si manifesta per un motivo ben definito a volte. L’ ansia può comparire a seguito di stress eccessivo ma anche in periodi di nervosismo.
L’ansia si distingue principalmente in: attacchi di panico, ansia permanentee nevrosi d’ansia. Il primo si manifesta con convulsioni periodiche, il secondo da disturbo d’ansia generalizzato e l’ultimo da danni duraturi e cronici. Questa distinzione è importante perché queste patologie vengono trattate in modo diverso.
In che modo si possono curare gli attacchi di ansia?
L’ansia si può presentare sotto forma di attacco di panico. In questo caso uno specialista potrebbe prescrivere come misura preventiva degli antidepressivi.
L’ansia nel caso in cui sia generalizzata, può essere alleviata con tranquillanti a breve termine, da non prendere mai per periodi troppo lunghi poiché creano dipendenza.
Quando l’ansia è considerata lieve?
Quando l’ansia non è oggetto di una patologia, si parla di ansia “adattativa”, cioè funzionale nella vita quotidiana. Questo tipo di ansia è ben tollerata, non è disabilitante e non causa attacchi di panico. E’ una condizione che ci permette di affrontare meglio le situazioni della vita, è quindi ben tollerata dal soggetto che la avverte e che riesce a gestirla senza eccessiva difficoltà. Si parla di ansia lieve per esempio, in riferimento alla sensazione di disagio che si avverte prima di un esame o di un colloquio di lavoro importante. Questa emozione è produttiva perché partecipa alla gestione dello stress e di tutte le soluzioni che ne derivano. Questo tipo di ansia ti mantiene vigile in caso di eventi imprevisti.
Quando l’ansia è considerata moderata o grave?
Nel caso in cui si inizia a parlare di una sensazione disabilitante, una sorta di peso che grava sul petto, l’ansia può rientrare nella categoria di gravità. Solitamente si manifesta in periodi altamente stressanti. Può diventare una condizione cronica e quindi non essere più funzionale e a volte produttiva ma creare un senso di apprensione e inadeguatezza. Questa sensazione crea limitazioni che possono manifestarsi come attacchi di panico, disturbo da stress post-traumatico, fobie. Con il tempo potrebbe tramutarsi in depressione o comportamenti di dipendenza da sostanze o relazioni.
Quando possiamo parlare di un attacco di ansia?
Riconoscere un attacco di ansia non è semplice, questo attacco ha una durata variabile, da pochi minuti a un’ora quel che è certo è che chiunque abbia provato questa condizione l’ha definita come un’esperienza traumatica. Dopo la sua comparsa il soggetto potrebbe avvertire forte dolore al petto o dolore addominale, sensazione di vuoti di mente, perdita di controllo e lucidità, brividi, sensazione di essere fuori dal corpo, ed inoltre si potrebbero manifestare anche palpitazioni, perdita di respiro, pallore, irrequietezza.
Quando si verifica questo disturbo, il soggetto potrebbe avvertire la necessità di fuggire o sentirsi fisicamente paralizzato. Questa sensazione può crescere e diventare un attacco di di panico. Quest’ultimo può essere avvertito anche dai bambini che lo manifestano diversamente dagli adulti.
Come affrontare al meglio un attacco di ansia?
Se ti senti nella morsa dell’ansia o un tuo caro ti dice di provare questa sensazione, l’unico modo che si ha di alleviare questa ansia, è quello di adottare alcuni riflessi. Innanzitutto, è essenziale focalizzarsi sulla temporaneità dell’attacco. Un attacco non dura per sempre, un pò come una contrazione da parto, bisogna respirare profondamente restando concentrati sul fatto che durerà poco. Esistono degli esercizi di respirazione “tattici” ritenuti molto validi.
Questi esercizi solitamente prevedono la concentrazione sul respiro per quattro secondi su inspirazione ed espirazione. Inspirare 4 secondi, trattenere per 4 secondi ed espirare per altri 4 secondi. È importante fare questo esercizio di respirazione finché non si ritorna ad avere coscienza del proprio corpo.
Nel caso in cui si nota che questi attacchi sono regolari, è fondamentale consultare un professionista della salute. L’ansia frequente può anche essere collegata a carenze rilevate dagli esami del sangue.
Dal Sito: chedonna.it
Nessun commento:
Posta un commento