martedì 5 gennaio 2021

Ansia: quando il cuore sta per “scoppiare”



Quando il livello di ansia diventa incontrollabile, il cervello interpreta che c'è un rischio dalquale fuggire così attiva una reazione. Solo chi ha sperimentato in prima persona gli attacchid'ansia può comprendere cosa si prova nel corso del verificarsi di un simile episodio. Gli attacchi di panico (detti anche crisi di panico) sono episodi diimprovvisa ed intensa paura o di una rapida escalation dell'ansia normalmente presente. Sono accompagnati da sintomi somatici e cognitivi. Ad esempio palpitazioni, sudorazione improvvisa, tremore, sensazione di soffocamento, dolore al petto, nausea, vertigini, paura di morire o di impazzire, brividi o vampate di calore. Questo momento critico può colpire non solo chi soffre del disturbo in modo cronico ma anche chi non ne soffre. A tutti gli effetti si tratta di un disturbo classificato nel manuale diagnostico dei disturbi mentali (DSM-V). Chi soffre di attacchi di ansia può viverli sia sporadicamente sia periodicamente.

Quali sono i sintomi dell'ansia?Diversi fattori possono scatenare un attacco di ansia. Come ad esempio: una situazione stressante, un evento dal grande impatto emotivo, unepisodio traumatico o anche le feste Natalizie. Dai racconti di chi hasperimentato un simile episodio, emerge che si ha la sensazione che si stia permorire. Si fa riferimento alla sensazione di: cuore che sta per scoppiare. Mail quadro dei sintomi fisici ed emotivi risulta alquanto variegato. Si deveprecisare che si tratta di una forma di crisi, perché in linea di massima l'ansia è una sensazione che ha un’utilitàper gli uomini. Di fatto è un campanello di allarme che segnala unaminaccia.

Quando l'ansia diventa un problema? Quindi un livello di ansia equilibrato spinge ad essere piùefficaci nella quotidianità. Invece il problema sorge quando il livello diansia diventa incontrollabile. In tal caso il cervello interpreta che c’è unrischio dal quale fuggire il prima possibile. Così, attiva una reazione di tipo organico con rilascio di adrenalina nel sangue, accelerazione del cuore, aumentodella pressione sanguigna. Allo stesso tempo la mente invia pensieri negativiche peggiorano la crisi in atto. Perciò, la persona si trova ad affrontare un attacco di ansia. Spesso può risultare più allarmante se chi ne è testimone nonsa cosa sta succedendo e non sa come comportarsi. La sintomatologia degli attacchi di ansia

Diversi fattori e situazioni personali possono innescare gli attacchi di ansia. Ad esempio alcune persone hanno paura di volare, altrepossono soffrire di paure come l'agorafobia o l’aracnofobia. Talvolta unattacco di ansia può nascere in una situazione di grande impatto emotivo. Secondo uno studio condotto all'Università di Seoul, il disturbo psicologico avolte rivela un'origine genetica. Per quanto riguarda il quadro dei sintomi sideve distinguere tra due piani di manifestazioni. Infatti si evidenzianosintomi emotivi quali: nervosismo, tensione, difficoltà di concentrazione, sentimentinegativi, sensazioni di apprensione, paura incontrollabile, pensierifatalistici.

Le caratteristiche del disturbo di panico La caratteristica essenziale del disturbo da attacchi dipanico è la presenza di attacchi ricorrenti e inaspettati. Questi sono seguitida almeno 1 mese di preoccupazione persistente di avere un altro attacco dipanico. La persona si preoccupa delle possibili implicazioni o conseguenzedegli attacchi d'ansia e cambia il proprio comportamento in conseguenza degliattacchi. Principalmente evita le situazioni in cui teme che essi possanoverificarsi. Il primo attacco di panico è generalmente inaspettato, cioè simanifesta “a ciel sereno”, per cui il soggetto si spaventa enormemente e, spesso,ricorre al pronto soccorso. Poi possono diventare più prevedibili. Mentre tra i sintomifisici si individuano di solito: vertigini, sudorazione, tremori e tic, tensionemuscolare, mal di testa, iperventilazione, minzione frequente, mal di stomaco, stanchezzae debolezza, frequenza cardiaca accelerata, aumento della pressione sanguigna difficoltàa respirare e sensazione di un attacco di cuore. Gli attacchi di ansia possono essere collegati alla depressione se si palesano difrequente. Di fatto l'ansia e la depressione derivano dal comune senso diincapacità di controllo. In genere l'ansia e la depressione sono due disturbidiversi. A volte però uno stato ansioso può essere un sintomo depressivo.

Come affrontare un attacco di ansiaNon è semplice superare questa crisi. Per affrontare gliattacchi di ansia è necessario affrontare i sintomi emotivi e razionalizzare lapaura ed il senso di minaccia. Quindi per soccorrere una persona che ha unattacco d'ansia si deve per prima cosa fare appello alla calma. Poi si può aiutarlo a respirare magari slacciando i vestiti che lo opprimono. Inoltre è bene portarlo in un posto all'aperto per farlo respirare meglio. Nel caso poidi iperventilazione si deve farlo respirare attraverso un sacchetto. Inmancanza di questo mezzo lo si può motivare a respirare come se stessesoffiando su una candela. In più è d'aiuto il sostegno delle parole. Quindioltre a ripetergli ‘tutto va bene’ si deve usare un tono pacato. È importanteregolare la respirazione per riportare la calma. Se i sintomi non si risolvonoin breve tempo ed il polso resta accelerato meglio chiamare un’ambulanza. Soprattutto se la persona soffre di: malattia cardiaca, diabete, obesità.

Cura del disturbo dipanico: Psicoterapia per gli attacchi di panico. Nella cura degli attacchi di panico con o senza agorafobia edei disturbi d'ansia in generale, la forma di psicoterapia che la ricercascientifica ha dimostrato essere più efficace è quella“cognitivo-comportamentale“. Si tratta di una psicoterapia relativamente breve, a cadenza solitamente settimanale, in cui il paziente svolge un ruolo attivo nella soluzione del proprio problema. Insieme al terapeuta, si concentra sull'apprendimento di modalità di pensiero e di comportamento più funzionali alla cura degli attacchi di panico. Ciò nell'intento di spezzare i circoli viziosi del disturbo. Per panico e agorafobia, una cura a base di terapia cognitivo comportamentale è altamente raccomandabile e di prima scelta.Sostanzialmente è controindicato affidarsi ai farmaci o ad altre forme dipsicoterapia senza intraprendere questa forma di trattamento. L'intera comunitàscientifica ha infatti dimostrato essere la più efficace per la cura deldisturbo di panico. 


Dal Sito: ragusanews.com

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