mercoledì 24 febbraio 2021

Che rapporto c'è tra ansia e Covid-19




Il 2020 è stato un anno difficile per tutta la popolazione mondiale. Questo soprattutto a causa del fatto che abbiamo dovuto affrontare un nuovo nemico, infido e invisibile, che ci ha costretti a modificare e non poco le nostre abitudini di vita: il Covid-19. Questo virus è riuscito a diffondersi in pochissimo tempo in ognuno dei 5 continenti e, specialmente in Europa e in Italia, ha prodotto notevoli danni, sia alla salute che all’economia. Ma non è assolutamente detto che il Sars-CoV2 possa causare problemi all’incolumità della persona solo se quest’ultima ha contratto il virus. Perché esistono anche una serie di altre complicazioni dovute già solo alla sua esistenza, come lo stato d’ansia che può comportare negli esseri umani.

Che cos’è l’ansia?

Prima di capire quale interconnessione ci sia, dunque, tra ansia e Coronavirus, è bene capire di cosa stiamo parlando. Con il termine ansia spesso e volentieri si intende un insieme di reazioni a livello cognitivo, psicologico o comportamentale che vengono sollecitate dalla percezione di uno o più stimoli avvertiti come minacciosi dalla nostra psiche e contro i quali non ci riteniamo in grado di poter reagire. Quindi può insorgere in ognuno di noi per diverse motivazioni ogni giorno ed è bene saper affrontare la questione, magari rivolgendosi ad uno psicologo per la cura dell’ansia a Roma o nella propria città, prima che possa trasformarsi da fattore saltuario a disturbo cronico. Lo stato ansioso di questi tempi è molto diffuso, già prima dell’insorgere del Covid-19, e questo può portare a problemi più gravi come ad attacchi di panico o paure di svariati tipi.

Che rapporto c’è tra ansia e Covid-19?

Ovviamente con la diffusione del Coronavirus l’ansia sta dilagando ulteriormente nel mondo. Questo a causa di tanti elementi collegati alla pandemia. Inizialmente lo stato ansioso si è presentato in ognuno di noi nel momento in cui per la prima volta si è sentito parlare del Sars-CoV2 in Cina. Poi è clamorosamente aumentato quando si hanno avute le prime notizie di casi in altri paesi al di fuori dell’Estremo Oriente. Da quel momento si pensi ai diversi lockdown cui siamo sottoposti nell’ultimo periodo. La privazione delle proprie libertà personali, la costrizione dentro le mura domestiche per lunghi periodi, soprattutto per chi vive da solo, i continui annunci in televisione su cosa fare e i bollettini con i numeri sempre crescenti del contagio, sono tutte componenti che non possono che aumentare l’ansia delle persone. Ma anche quando è possibile uscire bisogna stare attenti a diversi elementi. Tra i più comuni, ovviamente, il dover mantenere le distanze, con la paura che qualcuno non lo faccia. Il dover portare obbligatoriamente la mascherina, che a volte ci dimentichiamo di prendere in casa. Il dover sanificare continuamente le mani con i gel a soluzione alcolica. Aggiornarsi in tempo reale, per quanto riguarda l’Italia, sulla zona di appartenenza della propria regione. Rinunciare alle riunioni con amici e parenti. Insomma una serie di obblighi che poco più di un anno fa non pensavamo neanche potessero esistere e che, inevitabilmente, permettono spesso all’ansia di avere la meglio sulla nostra tranquillità.

Dal Sito: ilfaroonline.it

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