mercoledì 21 maggio 2014

Storie di panico - Giovanna



                              

Avevo 28 anni, tutto mi sorrideva,ero giovane, una bambina bellissima di 3 anni, un marito che mi voleva bene , tanti amici e all'improvviso il buio più totale! Ricordo il mio primo attacco di panico non sapevo cosa mi stesse succedendo...ero ad una festa con gli amici e tutti insieme ci divertivamo, quando all'improvviso incominciai a sentire le voci sempre più indistinte, un senso di nausea, la testa vuota, un ghiaccio scorrermi al posto del sangue, il cuore che batteva all'impazzata, la vita uscirmi dalle dita, mi sentivo come sotto una campana di vetro, non sapevo cosa mi stesse succedendo, mi impaurii e lo dissi a mio marito. Dopo un poco svanì lasciandomi come stordita. Questo è stato la prima volta, per poi ripetersi sempre più spesso e per tempi sempre più lunghi. Che ne sapevo io, così giovane e poi tanti anni fa di attacchi di panico? A quei tempi non se parlava come adesso, incominciai ad andare dal mio medico di famiglia, goccette ansiolitiche che io prendevo ma appena stavo meglio toglievo di mia iniziaativa senza sapere che da soli non bisogna fare niente, si deve sempre ascoltare la parola del medico e quindi dopo poco ricominciavo. Nella mia vita avrò fatto non sò quante ecografie, analisi, tac, risonanze magnetiche, gastroscopie, colonscopie. Un giorno mi sembrava di avere un tumore al cervello, un altro giorno allo stomaco e così via. Ho passato più tempo negli ambulatori dei dottori che a divertirmi. La mia vita è stato un correre tra lavoro, figli e dottori, per anni non ho vissuto ma sono sopravvissuta, non ho provato mai gioia, tutto mi scorreva così senza nessuna emozione, neppure il matrimonio di mia figlia e la nascita di due bellissimi nipotini mi riportava alla vita, tutto mi scivolava addosso.Perchè racconto tutto questo?...perchè voglio dire a chi incomincia ad avere questi sintomi di affidarsi ad un bravo medico e a un terapeuta e se serve farsi aiutare anche dalle medicine e di seguire tutto questo fino in fondo, insomma di non fare come me. Oggi sono ritornata alla vita e mi ripeto che se mi fossi curata meglio, se mi fossi messa nelle mani di persone competenti e non avessi sempre fatto di testa mia non avrei specato la mia vita, perchè la vita è bella è un dono meraviglioso! Quindi forza,lo dico specialmente ai giovani, voi siete più forti di questa malattia dell'anima che vi fa soffrire molto andate da chi vi sa curare e vedrete che sarà dopo solo un brutto ricordo. Auguro a tutti quelli che stanno percorrendo questo tunnel buio di vedere presto la luce.

Giovanna

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