giovedì 6 settembre 2018

Attacchi di panico in gravidanza: cause e rimedi






Gli attacchi di panico nel corso di una gravidanza possono rappresentare un grande problema. Essi possono complicare una delle fasi più delicate per la vita di una donna, ovvero quella che coincide con la gravidanza. L’importanza che la gravidanza assume dal punto di vista emotivo e psicologico per una donna, non è assolutamente da sottovalutare.

Tutto il periodo gestazionale è caratterizzato da una serie di cambiamenti che richiedono l’assunzione di nuove responsabiltà. Essi possono così trasformare quella che all’inizio è normale ansia in veri e propri attacchi di panico. Come superarli
Innanzitutto è bene riconoscerne la sintomatologia. Essi possono manifestarsi con fame d’aria, tremori, palpitazioni, sensazione di sbandamento, tachicardia, brevi perdite di coscienza, depersonalizzazione, improvvisi pianti. L’ansia in gravidanza è normale che ci sia, ed è ancor più naturale che tale sensazione accresca verso il termine della gravidanza per l’avvicinarsi progressivo del momento del parto. Le manifestazioni prima descritte possono allarmare e spaventare.
Gli attacchi di panico costituiscono un esperienza angosciante, e spaventosa per chi la vive. Soprattutto per una donna in gravidanza tali avvenimenti possono assumere una connotazione ancora più drammatica del solito. Ciò è più che comprensibile se si considera che la donna che vive una gravidanza, oltre a temere per la propria incolumità, si preoccupa per la salute del proprio bambino.

Ansia in gravidanza

In genere gli attacchi di panico durante la gravidanza si manifestano con una considerevole apprensione per il proprio stato di salute. In tali circostanze, infatti, si creano delle proiezioni su quello che potrebbe accadere a se stesse ed al proprio bambino. Il periodo della gravidanza è caratterizzato da una forte mutevolezza di sensazioni e fasi psicologiche.
L’umore cambia più facilmente del solito ed è sottoposto a sbalzi che possono essere determinati da condizioni soggettive, pensieri negativi, e questo è dovuto anche ai rapidi cambiamenti ormonali che sono molto poco presenti nell’arco dei primi mesi di gravidanza ma che possono causare successivamente stanchezza, mal di testa e senso nausea.
I primi tre mesi della gestazione sono particolarmente delicati e gli effetti subiti, appena descritti, non consentono di godere la bellezza di questo momento, anzi molte interruzioni di gravidanza si anno proprio in questo trimestre. In questo periodo è frequente soffrire di ansia, corrispondente alla difficoltà nel percepire i movimenti del bambino. Per questo motivo è frequente anche avere un episodio di attacco di panico e forte ansia durante la gravidanza.
Quando si hanno ansie per il bambino e l’esito della gravidanza è sempre bene chiedere un confronto con professionisti che hanno la possibilità di rassicurare sia la mamma ma anche il papà, che vive indirettamente questo stato d’animo sentendosi poco d’aiuto. Anche se questo non è assolutamente vero: è molto importante avere un contesto familiare rilassato. Per chi sta intorno alla gestante è importante mostrarsi non giudicante nei confronti delle paure che la donna può avere in gravidanza, anche se sembrano fobie, non razionali e infondate.
Dunque è importante mostrare comprensione, favorire l’armonia e la tranquillità quanto più possibile e richiedere il parere e l’aiuto di professionisti e non di pareri incompetenti che potrebbero solo peggiorare lo stato d’animo della gestante.
Dal Sito: 
passionemamma.it

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