Ne soffrono 2 persone su 10, le donne più degli uomini.
Per smontare i pensieri negativi le armi vincenti sono le tecniche di rilassamento e la respirazione profonda.
Ognuno di noi, almeno una volta, si è chiesto se il proprio mal di stomaco dipendesse da ciò che aveva mangiato o non fosse il sintomo di qualcosa di più grave. Se il dolore al petto fosse il segnale del troppo lavoro o l’avvisaglia di un problema cardiaco. A volte tali preoccupazioni diventano eccessive fino a interferire con le attività di tutti i giorni (possono occupare fino a 14-16 ore al giorno).
L’ansia per la salute, o ipocondria, è molto diffusa: le statistiche dicono che quasi il 20% delle persone ne soffre, soprattutto le donne, a qualunque età.
Autodiagnosi e terapie fai-da-te
È definita dagli esperti come “la preoccupazione o la convinzione di avere una malattia grave, basate sulla erronea interpretazione di sintomi”. L’ipocondriaco monitora e tasta continuamente il proprio corpo alla ricerca di cambiamenti, trascorre un sacco di tempo a cercare informazioni su internet, segue terapie fai-da-te, fa ripetuti controlli. E, nonostante siano negativi l’ansia anziché diminuire aumenta.
Fatevi qualche domanda
Per prima cosa, per capire se ne soffrite chiedetevi: quanto tempo trascorro a preoccuparmi di avere una malattia? Quante volte ho consultato il medico, nonostante mi avesse già rassicurato? Le preoccupazioni sulla salute stanno compromettendo le mie relazioni o il lavoro?
Ricordate due cose: gli ipocondriaci focalizzano costantemente la propria attenzione sul corpo, avvertendo di conseguenza sintomi più numerosi e più intensi. Secondo: la reazione da stress causa tipicamente quel tipo di sensazioni (interpretate erroneamente come sintomi di una malattia).
Come affrontare l’ansia
La soluzione migliore per calmare l’ansia è ricorrere alle tecniche di rilassamento e di respirazione profonda. E poi, una volta imparata quella più adatta a voi, identificate i pensieri o i sintomi che vi preoccupano (provate ad annotarli). Quando avvertite l’ansia arrivare, fate un bel respiro e cominciate a fare gli esercizi: questo vi permetterà di ridurla sino a un livello accettabile. Se i pensieri negativi sono così tanti da farvi sentire sopraffatte, provate a concentrarvi solo su alcuni (massimo 3), dedicandovi agli altri soltanto dopo aver affrontato i primi. Se vi riesce difficile, cominciate l’esercizio concentrandovi su pensieri di modesto grado ansiogeno, passando in seguito a quelli più preoccupanti. Con la pratica riuscirete a farlo, pervenendo gradualmente a spiegazioni alternative (e più rassicuranti) dei vostri sintomi.
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