lunedì 11 febbraio 2019

L'attacco di panico: la più grande incomprensione sociale dei giorni nostri

Sei in metropolitana, nelle orecchie la tua musica preferita. Ti senti calmo, tranquillo, spensierato. D’un tratto un mostro nero ti assale, senti giramenti di testa, ti manca il respiro, non hai più il controllo della situazione e nessun pulsante per uscire da questo tormento.

In linea generale questo è un attacco di panico. Un problema conosciuto e, allo stesso tempo, sottovalutato. L'opinione pubblica, infatti, tende a sentenziare la questione con una semplice affermazione: è solo un modo come un altro per dire che stai male.

No, l’attacco di panico non è semplice un momento di frustrazione o di scoraggiamento. Al pari della depressione, questa condizione ha di sintomi molto chiari: sudorazione, vertigini, secchezza delle fauci, palpitazioni, nausea, mancanza di respiro. Avviene tutto all’improvviso,senza che tu abbia il tempo di realizzare cosa sta realmente accadendo. 

È un’entità silente, che non ti lascia scampo. Si nutre delle tue insicurezze, divora calma e serenità, ti fa totalmente perdere il controllo della situazione. Il tutto nasce dalla paura che, anche se ingiustificata, diventa leitmotiv costante il cui rimedio è complesso da trovare, in quanto dipende da persona a persona.

Per fortuna, esiste un’origine. E, sapendo questo, il mostro è più facile da combattere. L’attacco di panico, infatti, interessa una zona molto chiara nel nostro cervello, che gli scienziati chiamano “rete di paura”. Questo deve farci capire che non si tratta di una semplice condizione emotiva, bensì di una trappola nella quale il cervello viene indotto: si soffoca, ci si sente persi e soli. L’angoscia sale, e l’incomprensione generale non aiuta a realizzare quanto tale situazione sia tragica. Anche perché, nessuno sceglie di proposito di farsi colpire da un attacco di panico, nessuno sente il bisogno di inventarsi le paure che cingono la nostra realtà per cadere di proposito in un enorme buco nero.

L’attacco di panico è una cosa serie, e va affrontato nel migliore dei modi per non declassarla a una mera dimensione negativa.

Dal Sito: guardachevideo.it

30 commenti:

Angie ha detto...

si, ma non si capisce la soluzione. Il fatto che sia una parte del cervello ad essere colpita, non viene minimamente citato l'eventuale cura

Anonimo ha detto...

Fin quando facciamo la vita che non è la nostra cosa ci aspettiamo ? Ben dite che " compare senza ragione " : proprio dove la ragione é tiranno il cuore insorge e ci condanna alle sorti che abbiamo generato , quindi che volete ? Commiserazione ? Pensione di invalidità ? Sveglia !!!!!!

Unknown ha detto...

https://www.umbertopianella.com/blog/che-cosa-sono-gli-attacchi-di-panico

Unknown ha detto...
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Babix75 ha detto...

Si voglio che la gente capisca quanto si possa stare male con gli attacchi di panico.E' come morire.... bisogna curarsi farsi aiutare. E poi sai io ho la pensione di invalidità per questo...hai qualcosa da dire?

Jekila ha detto...

Beh non sempre è possibile condurre una vita che sia la nostra e no semplicemente vogliamo rispetto se si è ignoranti in materia ( cioè non se ne soffre in modo cronico) è meglio tacere!! Non ci servono giudizi e parole inutili

Bond ha detto...
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Alessia ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Alessia ha detto...

A U T O C O N T R O L L O

Unknown ha detto...

Provaci...

Elisabetta Sanna ha detto...

Non c'è una cura, ogni attacco di panico è diverso da perona a persona. La cosa migliore è affrontare un percorso psicologico con una persona competente, almeno per iniziare.

Unknown ha detto...

Chi non l ha provato non immagina cosa sia realmente ... piano con i commenti mi rivolgo da parte di chi non la ancora sperimentato potrebbe seriamente cambiare opinione ...

Aty ha detto...
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Cris778 ha detto...

Ho avuto problemi di attacchi di panico per 2 anni.. ho preso pastiglie ecc.. ero diventato dipendente da farmaco fino a quando ho deciso di intraprendere un percorso alternativo: meditazioni e quando venivo colto da questi attacchi li lasciavo fare semplicemente invece di agitarmi ancora di più stando più tranquillo con respiri lenti e profondi... ora sono 4 anni che non ho più di questo problemi.. provate non costa nulla ��‍♂️ Con me a funzionato e spero accada anche con chi ne ha bisogno... in bocca al lupo ��

Natascia ha detto...

Io soffro di agorafobia, essendo di statura piccola mi sento mancare l'aria se circondata da altra gente che mi stringe o in pullman, in treno o girando ad eventi con tanta gente.
Io sono calmissima, ma quando mi sento soffocare arriva e basta, con vertigini, sudore, nausee e svenimenti.
Riesco ad avere più controllo se riesco a respirare o non vedere persone intorno a me a rubarmi il respiro, dato che per me sono tutti dannatamente alti.

Anonimo ha detto...

Gli attacchi di panico non hanno tutti la stessa origine. E molto spesso è difficile trovarne l'origine.
Le assicuro che un percorso psicologico può aiutare.
Parlo da persona che ha avuto attacchi di panico, li ha superati pienamente e ora si sta laureando in Psicologia.

Anonimo ha detto...

Fortunatamente non soffro direttamente di attacchi di panico ma sono particolarmente vicino a persone che invece ne sono vittime. Sono consapevole della gravità della condizione ed ancor di più della tendenza comune a sottovalutare il problema. Temo però che accostare una sintomatologia reale ad un' "entità" o ad una bestia con essenza propria non aiuti per niente la sensibilizzazione dell'opinione pubblica.

Unknown ha detto...

Lo Sport è la migliore Cura....provare per credere....

Anonimo ha detto...

Io sono stato colpito diversi anni fa pensavo di non uscire più da quel tunnel nero ma poi ho conosciuto Dio e ho iniziato a pregare e ad affidarmi a lui e dopo veramente poco ne sono uscito e ringrazio Dio per questo ! Ho 21 anni per chi interessasse!

Pamela ha detto...

Potrebbe essere pressione bassa?. Comunque sia I sintomi sono vari in base alla persona

Pamela ha detto...

Infatti è una di quelle cose che bisogna veramente solo trovarcisi dentro.

Unknown ha detto...

Chui non li provaci non può capire!!!

Unknown ha detto...

Chi non Lou soffre questori disturbo Monza può capire un cacchio !

Dario ha detto...

Da 7 anni faccio uso di Paroxetina e fortunatamente gli attacchi sono diminuiti. Ma certe volte mi prende ancora di svegliarmi in piena notte con palpitazioni, bocca amara e in un bagno di sudore (in pieno inverno e senza coperte)...una sensazione indescrivibile...che comunque ora riesco a contenere in quanto so che è un attacco di panico e forse non sto morendo...ma è una brutta sensazione lo stesso. Mi chiedo però fin quando dovrò prendere medicinali?

Anonimo ha detto...

Ciao Dario, con tutto il rispetto per la medicina ma purtroppo entri in un circolo vizioso. Ti consiglio di contenere pian piano le dosi e cambiare stile di vita. Innanzitutto è bene farsi seguire da un professionista (psicoterapeuta) e poi fai più sport, ti servirà fidati. Distraiti. Nn pensare sempre al mostro.

Unknown ha detto...

Soffro di agorafobia anche io...e sono alta...va a capire perché le persone intorno a me mi fanno paura...e vado in crisi d ansia o di panico...la cosa è molto più sottile. Spero di capirla un giorno

Anna ha detto...

Soffro di attacchi di panico da una vita intera.
Chi non li ha mai provati dovrebbe solo tacere.
Hai paura della paura, non aggiungo altro!

Anonimo ha detto...

perdonami Jekila io non comprendo il tuo commento nella forma e nella sostanza. Io vivo da 30 anni , scusami è piu corretto dire "sopravvivo" .., con ogni "disturbo" di origine psicosomatica e ad oggi sono invalidata.. perche tutto con il passar degli anni si cronicizza e non c'è medicina o psicoterapia che tenga. Volevo soltanto , se vuoi, capire il tuo intervento. Grazie ed in bocca al Lupo.

Unknown ha detto...

Essuno ti può aiutare : sei solo con te stesso un percorso terapeutico per me non serve a niente . Solo tu conosci le tue paure e solo tu le combatti... finché vivi

Unknown ha detto...

Io ci ho sofferto molti anni fa in modo serio,poi con la perdita di mio padre. Ho capito una cosa importante... Bisogna fare morire di fame la paura,accettare e farsi aiutare: bravo psicoterapeuta,sport trainig autogeno,trovare dei piccoli spazi tutti nostri che fanno bene al cuore. Un abbraccio a tutti/e♥️