lunedì 28 ottobre 2019

Ansia. Perché abbiamo sempre fretta?


Ansia. Durante la vita di tutti i giorni siamo sempre di corsa e cerchiamo soluzioni veloci ai nostri problemi perché siamo sommersi dalle cose da fare. La società di oggi ci impone a non perdere tempo. Anche stare male, una febbre un raffreddore è un rallentamento alla nostra quotidianità.

Dove andiamo con questa fretta? Ne vale la pena?

Pur ottenendo soluzioni facili e rapide non siamo soddisfatti poiché c’è sempre qualcos’altro a cui pensare, un problema da risolvere: corriamo. Di conseguenza, trascuriamo tutto quello che ci circonda rifiutando la possibilità di godere del tempo che trascorriamo, magari in compagnia dei nostri cari.

Viviamo un tempo di quantità e non di qualità: le cose, gli smartphone, l’agenda, l’orologio, sono più importanti delle persone che incrociamo.

Un esempio di soluzione facile e rapida è andare dal dottore o dal farmacista a cercare un farmaco che faccia passare il più presto possibile un sintomo, che va dall’insonnia ai dolori addominali, senza chiederci l’origine di quel dolore, il perché. Agiamo come se fosse tutto scontato, con un pilota automatico che ci porta a fine giornata.

Prendere coscienza di quello che accade non solo attorno a noi, ma sopratutto dentro di noi, a livello emotivo, ci permette di distinguere tra fretta e ansia.

Cosa è l’ansia?

L’ansia è uno stato emotivo anticipatorioche scaturisce da una condizione di allerta o di paura. (DSM 5)

Un esempio, forse banale: un esame o il colloquio con il datore di lavoro o una visita medica. Abbiamo diverse ragioni per essere in ansia, tutte legittime.

Uno degli effetti provocati dall’ansia è quello di eludere la nostra percezione temporale, avere la sensazione di avere troppo poco tempo o avere l’impressione opposta, avere troppo tempo e quello che stiamo facendo perde di significato.

Capire la nostra ansia e da cosa sia provocata, ci da la possibilità di motivare questa alterata percezione del tempo.

L’ansia è uno stato emotivo da non demonizzare, ci serve. Questo stato di inquietudine è una spinta che ci permette di essere preparati all’evento da noi considerato una messa alla prova.

Riassumendo, possiamo dire che lo stato ansioso, se accettato e consapevole, ci permette di mostrare il meglio di noi in quel momento e, una volta passato, tornare alla nostra routine.

Questo significa che non esistono emozioni positive o negative.

Esistono le nostre emozioni, e per tale motivo sono importanti.

È una nostra scelta essere consapevoli di ciò che sentiamo, allo scopo di vivere una vita a 360 gradi.Il giudizio, che sia negativo o positivo, verso di noi o verso gli altri, ci nega la possibilità di vivere ciò che proviamo, poiché il giusto può anche non esserlo per noi.

Siamo gli artefici del nostro destino. Il presente, vivere il qui ed ora, della nostra esperienza è un occasione che ci può essere concessa solo da noi stessi.

Decidere di viversi al 100% non è semplice poiché lasciare spazio alle nostre emozioni implica un lavoro introspettivo. Il che significa fermarsi e darsi la giusta importanza e chiedersi perché si prova quella determinata emozione, un lavoro che vale la pena esser fatto.

 Dal Sito: lurlo.news

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