martedì 9 giugno 2020

Come trovare la calma in mezzo al caos



Non è facile trovare la calma in mezzo al caos. Non è facile mantenere l’equilibrio quando si viene travolti, quando il vento scompiglia i capelli sussurrandoci all’orecchio messaggi di paura che sanno di incertezza.

Abbiamo la tendenza a giocare di anticipo, a rispondere al panico che ci assale in maniera precipitata, con la mente e con le emozioni. In queste situazioni, l’ideale è ritrovare la calma.

La parola “paura” ha radici molto più profonde di un malessere momentaneo. In sé contiene tutto il caleidoscopio di sensazioni che va dal fantasma del comportamento più irrazionale alle nostre risposte più integre. Perché riconoscere la paura e affrontarla in maniera proattiva, per trovare una soluzione al problema, è possibile.

Come segnalava lo psichiatra Karl Augustus Menninger, è possibile educare i mezzi per imparare a fare passi più fermi. Per quanto sia facile a dirsi, si tratta forse dell’atto più complesso e traumatico per un essere umano.

Perché quando il caos bussa alla porta e ci strappa via la calma, la mente rischia di perdere il controllo.E la cosa più grave, è che può contagiare le menti altrui rendendo la paura un nemico comune di dimensioni straordinarie.

In questi contesti, bisogna trovare la calma. Una dimensione che è possibile allenare per riuscire a contenere il mostro della paura, dell’ansia e dei comportamenti irrazionali.

In mezzo al caos dobbiamo adottare un approccio mentale basato sulla calma

Ci sono persone che si sono ammalate (metaforicamente) a causa dell’alluvione di cattive notizie trasmesse in televisione, in radio e sui social network. In parte perché i dati inquietanti, i fatti preoccupanti e i messaggi negativi sembrano offuscare quelli positivi.

In media, le notizie negative sono condivise sempre prima di quelle che infondono speranza. E lo facciamo spesso senza assicurarci a priori che le informazioni condivise siano veritiere o meno.

Ebbene, l’informazione è un mezzo di potere ed è diritto di tutti poterne disporre e restare in contatto con la realtà immediata. Ma ci sono momenti in cui le circostanze e determinati fatti appaiono opprimenti e risvegliano in noi un unico sentimento: quello dell’impotenza.

Non sapere cosa potrebbe accadere domani è senz’altro una delle sensazioni che più ci spaventa e limita. Siamo creature abituate ad avere il controllo sulla realtà immediata (o almeno a pensare che sia così). Sperimentare l’improvvisa sensazione di essere nel bel mezzo del caos, che quello che ieri davamo per scontato ora non lo è più, ci fa male e ci turba. Cosa possiamo fare in questi casi?

Per trovare la calma bisogna accettare che non si può avere il controllo su tutto

I contesti di incertezza fomentano l’ansia. A questa si aggiunge un altro fattore: il contesto, le informazioni che riceviamo, le persone che ci circondano contagiandoci con le loro emozioni e paure… Niente aumenta tanto l’angoscia come non sapere, come l’incertezza.

Un esempio: è molto peggio non sapere se perderemo il lavoro piuttosto che avere la certezza di averlo perduto. Il cervello reagisce in maniera inaspettata. Per questo, è fondamentale imparare a tollerare l’incertezza.

Dobbiamo accettare che anche se non abbiamo il controllo su determinate cose, potremo controllare sempre e comunque le nostre reazioni.

Agire con calma è l’ideale. Rappresenta l’approccio mentale mediante cui rispondere nel modo più giusto, ragionevole e sicuro dando il meglio di noi.

Eliminate i pensieri catastrofici per ripulire la mente e trovare la calma

In mezzo al caos, i pensieri catastrofici non fanno che affondarci. Travolti dalle difficoltà, in uno scenario colmo di dubbi e problemi, la mente deve essere la nostra alleata e non trasformarsi in un’avversaria che rallenti i nostri passi.

È assolutamente vitale imparare a spazzare via dal nostro approccio quotidiano i sentimenti che intorpidiscono, alimentano la paura e aumentano i problemi anziché avvicinarci alla soluzione.

Dobbiamo esserne consapevoli ed eliminare il dialogo interiore negativo.La calma deve essere un faro capace di guidarci nel buio.

In mezzo al caos… chi sceglie di essere?

In periodi difficili, rispondere alla domanda “chi vuoi essere” può aiutarci a uscire dal caos.L’eroe o la vittima? Chi è stato d’aiuto o chi ha peggiorato la situazione? Una persona di cui essere orgogliosi o una figura che ha scelto l’immobilità e il panico?

Noi scegliamo, noi decidiamo come sarà il segno che lasceremo in quei giorni in cui siamo obbligati a dare il meglio di noi stessi.

In uno scenario di crisi, la calma è una compagna capace di tracciare percorsi sereni e sicuri. Con essa al nostro fianco, vediamo le cose più nitide e ciò ci consente di reagire in maniera proattiva e responsabile.

È il momento di attivarla, è l’ora di agire insieme con serenità, intelligenza e disinvoltura in un presente di cambiamenti e incertezze.


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