venerdì 21 aprile 2017

Tristezza prolungata e rischio depressione


La tristezza è un sentimento che, come la gioia, la rabbia, la noia, il disprezzo, l'amore, fa parte della nostra vita quotidiana.

Oltretutto, gli eventi tristi non mancano durante l'arco della vita ed anche questi possono contribuire a rendere più malinconica l'esistenza. Ma se questi stati di tristezza si prolungano per settimane o addirittura mesi, allora c'è qualcosa che non va; in questi casi si può addirittura arrivare a parlare di depressione.

Essere depressi non sempre viene considerato nella giusta misura; la maggior parte delle persone, infatti, ritiene che chi è depresso è 'semplicemente' un po' triste e si rifiuta di credere ad una condizione patologica, figurarsi a parlare di psichiatra e psicoterapia o di antidepressivi. Questo anche perché negli ultimi tempi della parola 'depressione' si è abusato molto per designare soltanto un leggero malessere psicologico.

I sintomi e le cause

I primi sintomi a cui fare attenzione sono una perdita di interesse nelle attività quotidiane, soprattutto se in quelle che il soggetto effettuava con particolare piacere, ed un umore infelice che si protraggono per più di due settimane. A questi due sintomi principali, vanno aggiunti anche una difficoltà nella concentrazione, alterazione del sonno, apatia, pensieri ricorrenti di inutilità e propensione al suicidio.

Non c'è una sola causa che scateni la depressione, ma pare accertato che una certa familiarità esista; in pratica, se in famiglia si ha un congiunto con la depressione, gli altri componenti sono più a rischio di soffrire anche loro della stessa malattia. Sotto la lente anche lo stress quotidiano, gli squilibri tra fattori biochimici a livello cerebrale, ma anche più semplicemente le piccole e grandi delusioni della vita: un matrimonio fallito, un licenziamento, la morte di un parente stretto o di una persona ritenuta importante.

Un dramma al femminile

Se prendiamo in considerazione la popolazione femminile e maschile in generale, ci accorgiamo che sono soprattutto le donne a soffrire di depressione, sebbene non siano assenti gli uomini.

Sarà perché sono più vulnerabili nei loro ambienti culturali e sociali, sarà perché parlano con più facilità di problemi legati alla tristezza e al mal di vivere rispetto agli uomini, sarà perché la vita della donna è costellata di scompensi ormonali continui (menarca, sindrome premestruale, mestruazioni, gravidanze, menopausa), fatto sta che la popolazione femminile ha il 50% di rischio in più di soffrire di depressione.

Soprattutto in un periodo così delicato come la menopausa, le donne sono altamente a rischio. Non soltanto i cambiamenti ormonali, ma anche tanti cambiamenti a livello sociale, intimo, antropologico incidono in maniera deleteria sull'umore della donna.

La fine della fertilità, infatti, coincide, secondo molte donne, con la fine del proprio ruolo all'interno della famiglia, con la decadenza del proprio fisico e con l'avviarsi verso la vecchiaia; tutto ciò associato alla crescita e all'indipendenza dei propri figli, alla conseguente impressione di essere messe da parte, alla morte di chi si conosce.

Cosa fare?

Il trattamento della Depressione non può e non deve assolutamente essere basato sul detto 'il tempo cura ogni ferita'; non se ne andrà da sola, a meno che non siate enormemente fortunate. È necessario, nei casi di depressione, affidarsi presto ad uno specialista psicoterapeuta, lasciando da parte vecchi pregiudizi.

Parlare con uno specialista può essere d'aiuto per affrontare il problema che vi affligge in quel determinato momento (adolescenza, Menopausa, morte di un parente, divorzio...) e risolverlo nel migliore dei modi, mandando via così anche la depressione.

Potrebbe essere necessario assumere degli antidepressivi; anche in questo campo i pregiudizi sono tanti, primo fra tutti quello della dipendenza. Il vostro medico specialista saprà sicuramente cosa prescrivervi per migliorare la qualità della vostra vita ed impedirvi di stare male, quindi affidatevi a lui senza timore.

A queste terapie si possono abbinare una sana dieta e soprattutto dell'attività fisica, che migliora l'autostima, fa rilasciare endorfine e stimola la produzione di Serotonina, allontanando lo spettro della depressione.

Dal Sito: www.paginemediche.it

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