Tra i sintomi più frequenti che l’estate porta con sé c’è l’ansia diffusa senza un motivo preciso. Un’insoddisfazione generalizzata che contagia ogni momento della giornata impedendo di godere di tutto ciò che di buono, utile o piacevole potremmo avere a disposizione.
Come tutti i sintomi che non hanno un motivo evidente che li fa nascere anche quest’ansia ha molti motivi spesso lontani dal momento in cui insorgono. La somiglianza con l’ansia che accompagna spesso l’avvicinarsi delle feste natalizie è sicuramente uno degli aspetti che ci aiutano a capirne la natura.
Natale ed estate, per motivi diversi, ci portano entrambi a fare i bilanci; come e quanto sappiamo gestire i rapporti con amici e parenti, se abbiamo o no un numero minimo di amici e relazioni significative e se siamo o no in grado di instaurarle o se siamo invece votati a un destino di solitudine…e in ogni caso ci sembra sempre che gli altri abbiano più capacità di noi, che loro abbiano una vita più piena di amicizie ecc. E’ naturale un senso di malessere diffuso legato a questi pensieri che inconsciamente circolano dentro di noi…Tanto vale esserne coscienti e cercare di capire come ci condizionano.
Un cambiamento radicale nel modo di pensare è in questo caso il fatto preliminare che ci consente di venir fuori da questo stato d’animo. Ovviamente non è vero che gli altri sono tutti sempre più felici di noi, semmai è vero che tutti hanno difficoltà ad avere rapporti significativi e gratificanti con gli altri, parenti, amici o colleghi che siano; in ogni caso si può sempre approfondire e chiarire come instauriamo i rapporti con gli altri e che difficoltà abbiamo, riflettendoci con calma da soli o chiedendo aiuto ad un esperto.
Quello che si può fare subito è cercare un rapporto diretto con le cose; mare, acqua, cibo, colori del mare, paesaggi ecc. dando il massimo spazio alla sensitività, cercando di avvicinarsi alle cose in modo sereno e rilassato, anche usando tecniche di rilassamento se ne conosciamo, in ogni caso abolendo quel filtro che si mette in mezzo tra noi e le cose e ci impedisce di sentirle, di sentirci vivi in un rapporto diretto con esse. Pian piano la sensitività sblocca i sentimenti e fa sparire l’ansia e l’insoddisfazione, insieme alle autocritiche
Dal Sito: psicologi-italia.it
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