La medicina è ormai certa che le forti ondate di caldo estivo inneschino gravi stati di ansia, depressione e attacchi di panico in molte persone, specie se anziani e soli.
Insomma caldo intenso e afa tendono a creare le condizioni ideali per scatenare un grave disagio psico-fisico proprio nella stagione nella quale la forte luce solare dovrebbe stimolare al massimo invece la produzione di serotonina, l’ormone del buon umore
I sintomi premonitori
Si palesano sotto forma di ansia , spesso accompagnata da difficoltà di respirazione, sbandamento, stanchezza, capogiri, testa vuota.
A questa fase seguono questi sintomi: di controllo, sudorazione, affanno, fame d’aria, tachicardia fino a sconfinare in ripetutiti attacchi di panico e nella depressione. Depressione e attacchi di panico a loro volta si autoalimentano l’un l’altro.
Per di più una nottata insonne per colpa del caldo, acuisce ancor più tali sintomi.
La sindrome da precipizio e l’ansia anticipatoria da caldo
Tali disturbi psico-fisici sono molto comuni nelle persone - numerose nella popolazione anziana - che hanno una esagerata reazione di allarme in presenza di sensazione dii caldo e addirittura anche prima che l’ondata di caldo arrivi. Infatti queste persone consultano in maniera spasmodica le previsioni meteo, ossia divengono preda dell’ansia (ansia anticipatoria) già per timore che arrivi un evento di forte calura ovvero già prima che tale evento, preannunciato dai Meteorologi, si verifichi.
Insomma è la sgradevole situazione in cui viene a trovarsi chi ha paura delle grandi altezze: di fronte ad un precipizio, rischia di cadervi dentro, fatalmente attratto da ciò che più aborrisce. Persone con questa “vulnerabilità” hanno una spiccata tendenza ad essere assorbiti dai propri stati interni nel tentativo (infruttuoso) di controllare la eventuale presenza di sensazioni che possono far presagire un pericolo o una minaccia per la propria salute; questo continuo scannerizzare il proprio corpo ( body cheek) paradossalmente aumenta la probabilità di selezionare ( attenzione selettiva) sensazioni che, con ogni probabilità, verranno interpretate come segnale di uno stato di minaccia, innescando, a circolo vizioso.
Ecco allora qualche consiglio
- consultate più siti meteo prima di “bere” la notizia.
- fate “training mentale autogeno"! Ovvero adottate le tecniche suggerite dal noto metodo di convincere la vostra mente, passo dopo passo, che non c’è alcun pericolo in vista e che di caldo non si muore, se si prendono poche semplici precauzioni ambientali;
- distraete la vostra mente con altri interessi (TV, parole crociate, lettura di un bel libro) anziché cercare su GOOGLE “Caldo in arrivo”
- In casa, se aborrite l’aria condizionata, fate uso almeno di un ventilatore o, se siete costretti all'aperto sotto il sole, ricorrete all'efficace metodo della nonna (bagnarsi ogni tanto viso, testa, collo, braccia)
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