"Le vostre storie, il vostro coraggio, la vostra forza."
Ciao a tutti, mi chiamo Alessia e ho 23 anni. Io abito in Emilia Romagna da 15 anni, avevo 6 anni quando mi sono trasferita dalla Calabria.
Soffro di ansia e attacchi di panico da quando avevo 17 anni.
Il tutto è iniziato un giorno mentre andavo a piedi alla fermata dell'autobus, per andare a scuola. Mentre camminavo ho sentito le gambe cedere, non le sentivo più attaccate a me. Ma non ci diedi molto peso, pensai tra me e me che forse era stata colpa della ginnastica fatta il giorno prima a scuola. Qualche giorno dopo di rientro a casa, ricevo una telefonata da mia mamma dove mi diceva che la mia bisnonna era morta. Per me è stato un duro colpo. Lei purtroppo era malata e io non avevo avuto l'occasione di vederla molto, l'ultima volta che la vidi in calabria lei fece fatica a riconoscermi e vederla in quello stato per me è stato un ricordo che ancora tutt'ora non elimino. (Da premettere che sono una persona molto sensibile a tutto). Una sera, pochi giorni dopo questa notizia, andai a letto e il tempo di stendermi ho sentito questa vampata forte di calore partirmi dalle gambe e arrivarmi dritto alla testa accompagnata da una tachicardia fortissima. Da quella sera, era sempre un via vai casa-ospedale. Io stavo bene, le analisi erano tutte apposto, mi dicevano che erano attacchi di panico e che io non riuscivo ad elaborare la morta della mia bisnonna. Avevo paura, tanta, avevo paura di morire. L'unico posto dove ero tranquilla era l'ospedale, perché dicevo "Ok se mi succede qualcosa, mi salvano". Mia mamma era l'unica persona che mi capiva, perché lei ne ha sofferto per 8 anni e non viveva più. Ma a me non bastava sentire le storie degli altri, io ero convinta di avere tutti i brutti Mali del mondo. Non ho mai preso medicine, tranne in ospedale. L'unica volta che le ho prese da sola fu una sera, dove presi 10 gocce di un tranquillante, e vi dico che era talmente forte l'agitazione che non mi fecero niente. Io avevo paura della morte, paura di morire, vivevo costantemente così. E odiavo le medicine, per paura degli effetti collaterali. Poi un giorno così, sono partita per la Calabria per stare un po' con i miei zii, e i miei nonni e tac, era svanita da sola! Stavo bene ero felice, quando arrivava avevo imparato a gestirla. Dopo 9 lunghi mesi giù, al mio rientro qui una sera ero sul divano mentre i miei cenavano. E ho sentito di nuovo quella vampata di calore, e da li non era più panico. Ma un attacco di derealizzazione. Da li di nuovo un calvario immenso. Vorrei veramente scrivere tutto quello che mi fa dolore, tutte le cose più assurde che mi succedevano ma sarebbe una cosa troppo lunga. Però posso dirvi una cosa, io non ho mai mollato. Io non mi sono mai privata di uscire per paura, di andare in luoghi affollati, di andare a ballare, di guidare. Mai. Non c'è mai stata una volta in questi 6 anni. Perché io so di essere forte. Adesso da 2/3 mesi si è rifatta viva, e così ho scelto di chiedere un piccolo aiuto in un centro olistico. Non prendo tutt'ora farmaci e non ci penso minimamente. Ma posso dirvi che la meditazione aiuta tantissimo, perché ho capito che il mio problema principale oltre la paura della morte, è quello che noi ansiosi non riusciamo a elaborare/distinguere le nostre emozioni. Il nostro corpo ci sta dando dei segnali che qualcosa nella nostra vita non va come vorremmo, sta a noi capire cosa. Non tutti ci arrivano soli, e per questo vi dico chiedete aiuto. Uscite di casa , parlate, e solo affrontando le vostre paure che le vincerete. Una cosa l'ho capita, noi abbiamo un vero e proprio attacco di panico in tutta la vita, i restanti sono solo le paure delle paure che sfociano così. La paura è un sentimento, come la rabbia, come la gioia, e noi non siamo deboli, anzi noi siamo persone con una forza disumana perché nonostante tutto ogni giorno ci svegliamo e affrontiamo un'altra giornata, bella o brutta che sia, noi l'abbiamo vissuta! L'ansia non passa, non passerà mai, non si guarisce, siamo noi che dobbiamo comprenderla e gestirla e capire che quando arriva ci sta comunicando qualcosa. Non tenetevi niente dentro, nessuna piccola cosa, deve uscire tutto fuori. E ve lo dice una ragazza di 23 anni, che ogni giorno combatte, sempre con il sorriso! Non priviamoci delle cose belle per paura. Voglio condividere con voi due cose..
La prima è una canzone che ci tengo ascoltate tutti: Sogni appesi di Ultimo.
E la seconda, e la foto di un tatuaggio che ho fatto 2 anni fa, e voi che siete nel mio stesso viaggio, la capirete benissimo!
Un bacio a tutti.
Alessia
Soffro di ansia e attacchi di panico da quando avevo 17 anni.
Il tutto è iniziato un giorno mentre andavo a piedi alla fermata dell'autobus, per andare a scuola. Mentre camminavo ho sentito le gambe cedere, non le sentivo più attaccate a me. Ma non ci diedi molto peso, pensai tra me e me che forse era stata colpa della ginnastica fatta il giorno prima a scuola. Qualche giorno dopo di rientro a casa, ricevo una telefonata da mia mamma dove mi diceva che la mia bisnonna era morta. Per me è stato un duro colpo. Lei purtroppo era malata e io non avevo avuto l'occasione di vederla molto, l'ultima volta che la vidi in calabria lei fece fatica a riconoscermi e vederla in quello stato per me è stato un ricordo che ancora tutt'ora non elimino. (Da premettere che sono una persona molto sensibile a tutto). Una sera, pochi giorni dopo questa notizia, andai a letto e il tempo di stendermi ho sentito questa vampata forte di calore partirmi dalle gambe e arrivarmi dritto alla testa accompagnata da una tachicardia fortissima. Da quella sera, era sempre un via vai casa-ospedale. Io stavo bene, le analisi erano tutte apposto, mi dicevano che erano attacchi di panico e che io non riuscivo ad elaborare la morta della mia bisnonna. Avevo paura, tanta, avevo paura di morire. L'unico posto dove ero tranquilla era l'ospedale, perché dicevo "Ok se mi succede qualcosa, mi salvano". Mia mamma era l'unica persona che mi capiva, perché lei ne ha sofferto per 8 anni e non viveva più. Ma a me non bastava sentire le storie degli altri, io ero convinta di avere tutti i brutti Mali del mondo. Non ho mai preso medicine, tranne in ospedale. L'unica volta che le ho prese da sola fu una sera, dove presi 10 gocce di un tranquillante, e vi dico che era talmente forte l'agitazione che non mi fecero niente. Io avevo paura della morte, paura di morire, vivevo costantemente così. E odiavo le medicine, per paura degli effetti collaterali. Poi un giorno così, sono partita per la Calabria per stare un po' con i miei zii, e i miei nonni e tac, era svanita da sola! Stavo bene ero felice, quando arrivava avevo imparato a gestirla. Dopo 9 lunghi mesi giù, al mio rientro qui una sera ero sul divano mentre i miei cenavano. E ho sentito di nuovo quella vampata di calore, e da li non era più panico. Ma un attacco di derealizzazione. Da li di nuovo un calvario immenso. Vorrei veramente scrivere tutto quello che mi fa dolore, tutte le cose più assurde che mi succedevano ma sarebbe una cosa troppo lunga. Però posso dirvi una cosa, io non ho mai mollato. Io non mi sono mai privata di uscire per paura, di andare in luoghi affollati, di andare a ballare, di guidare. Mai. Non c'è mai stata una volta in questi 6 anni. Perché io so di essere forte. Adesso da 2/3 mesi si è rifatta viva, e così ho scelto di chiedere un piccolo aiuto in un centro olistico. Non prendo tutt'ora farmaci e non ci penso minimamente. Ma posso dirvi che la meditazione aiuta tantissimo, perché ho capito che il mio problema principale oltre la paura della morte, è quello che noi ansiosi non riusciamo a elaborare/distinguere le nostre emozioni. Il nostro corpo ci sta dando dei segnali che qualcosa nella nostra vita non va come vorremmo, sta a noi capire cosa. Non tutti ci arrivano soli, e per questo vi dico chiedete aiuto. Uscite di casa , parlate, e solo affrontando le vostre paure che le vincerete. Una cosa l'ho capita, noi abbiamo un vero e proprio attacco di panico in tutta la vita, i restanti sono solo le paure delle paure che sfociano così. La paura è un sentimento, come la rabbia, come la gioia, e noi non siamo deboli, anzi noi siamo persone con una forza disumana perché nonostante tutto ogni giorno ci svegliamo e affrontiamo un'altra giornata, bella o brutta che sia, noi l'abbiamo vissuta! L'ansia non passa, non passerà mai, non si guarisce, siamo noi che dobbiamo comprenderla e gestirla e capire che quando arriva ci sta comunicando qualcosa. Non tenetevi niente dentro, nessuna piccola cosa, deve uscire tutto fuori. E ve lo dice una ragazza di 23 anni, che ogni giorno combatte, sempre con il sorriso! Non priviamoci delle cose belle per paura. Voglio condividere con voi due cose..
La prima è una canzone che ci tengo ascoltate tutti: Sogni appesi di Ultimo.
E la seconda, e la foto di un tatuaggio che ho fatto 2 anni fa, e voi che siete nel mio stesso viaggio, la capirete benissimo!
Un bacio a tutti.
Alessia
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