Accade all’improvviso quell’ istante benedetto in cui lasci andare la presa e smetti di continuare a tenere salda la fune, interrompi l’ostinazione della farfalla contro i vetri della finestra. E inizi a respirare. Questo è un momento benedetto davvero in cui si allarga la Vista e il Cuore e comprendi che non sai, non sai affatto e non hai controllo alcuno su tutto quello che credevi di domare, che hai pensato di capire,
La Vita sgorga e fluttua, sospinge e scorre e tu puoi solo decidere di remarci contro o lasciare che quel che deve essere sia e che si manifesti quello che dalla Sorgente spinge e freme. Se la Vita deciderà di lasciarti per il momento a guardare stai pur certo che lì resterai e anche se la Vita deciderà di prenderti stai sicuro: ti catturerà e ti porterà con sé dove dovrai arrivare. Preparati solo a essere afferrato dalla corrente quando passerà, a essere pronto quando il Padrone tornerà a Casa: pronto abbastanza da lasciarti andare senza credere di sapere cosa è meglio per te. Sii sveglio abbastanza da lasciare che la Vita accada e sii sveglio abbastanza da comprendere che la Vita passa attraverso di te e non per te nell’illusione del tuo sentirti migliore o peggiore di ogni altro. E che mentre tu cammini in Lei che è eterna e sacra e ti ospita e prende il nome di Madre Terra e Vita è bene per amore lasciare meno tracce possibili sulle superfici delicate e terse che si aprono oltre ai confini che hai di te. Verso l’amico che ancora senti estraneo.
Passi discreti e dolci sulla neve, un movimento cauto e pieno di grazia mentre sfiori gli altri esseri umani che ti circondano e impronte impalpabili e leggere soffiate sulla forma che ancora questa volta incarni. Essere delicato come nei boschi quando è bene spostare poco i sassi per non confondere le rotte, senza sradicare gli alberi affinché le radici affondino e rendano robusto il terreno. Osserva con grazia. Sii solo gentile. Non toccare nessun cucciolo per evitare che la madre non riconoscendone più l’odore lo abbandoni e rinuncia così alla più grande follia di credere di essere così importante da poter salvare qualcuno oltre alla Volontà che l’altro ha di sé. In questa rinuncia puoi scoprire una grande Forza: l’unica che non ti trarrà in inganno quando dovrai essere pronto davvero a saltare. Vedi lo Spazio Sacro del tuo cuore e ascolta il suo battito e poi lasciati entrare in quel suono ritmico e profondo e ascolta la Vita che passa da lì, attraverso il tuo corpo che respira. La Forza della Vita che non spinge, non scalcia, non pretende e ammetti finalmente con una grande liberazione che tu non sai niente, proprio nulla di tutte le cose che ti affanni a spiegare. Nelle domande che precedono la notte smettila di attenderti risposte e impara a fluire. Questo è l’unico sforzo che devi fare: non sforzare!
E allora impara a vivere. Tagliati una bella porzione di torta con le posate d’argento. Impara come fanno le foglie a crescere sugli alberi. Apri gli occhi. Impara come fa la luna a tramontare nella notte prima di Natale. Apri le narici. Annusa la neve. E lascia che la vita accada.
Sylvia Plath
Dal sito: aprilamente.info
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