venerdì 21 febbraio 2020

La fragilità psicologica nell’uomo




L’uomo, così come la donna, puo’ attraversare momenti di vita che lo rendono fragile. Se tale fragilità viene però nengata il rischio è quello che le difficoltà psicologiche vissute si aggravino. Tale negazione sembra essere spesso legata ad una sorta di vergogna nel vedersi fragili e bisognosi di aiuto. La ragioni di tale vergogna si possono riscontrare storicamente e culturalmente.

CAMBIAMENTI SOCIALI: STEREOTIPI SUL MASCHILE E SUL FEMMINILE

Lo stereotipo prevalente nella nostra società, per lo meno fino a qualche anno fa, prevede che l’uomo sia il sesso forte, capace di gestire le sue emozioni e di essere razionale e in qualche misura, più forte e protettivo nei confronti della donna. Nella nostra società sono in atto profonde trasformazioni e forse, proprio in virtù di queste, tale stereotipo, sembra vacillare, anche se è ancora molto diffusa, sia negli uomini adulti che nelle nuove generazioni, l’idea di un maschile che deve essere per forza solido. Sociologicamente sono avvenuti molti cambiamenti: le rivoluzioni degli anni 70 e dei decenni successivi hanno portato la donna a cambiare la propria psicologia, come anche le proprie possibilità di esprimersi sia nel mondo del lavoro che in quello delle scelte di vita personali. Tale cambiamento ha influito molto sulla psicologia maschile. L’uomo si trova ad affrontare una generazione di donne autonome e meno aderenti a loro volta allo stereotipo della donna fragile e bisognosa dell’uomo. In questo capovolgimento di prospettive l’uomo appare talvolta spiazzato nell’affrontare sia le donne che il femminile dentro di sé.

LA DIFFICOLTA’ DI RICONOSCERSI FRAGILI

Sembra esserci più che mai per gli uomini una certa difficoltà ad entrare in contatto con se stessi soprattutto quando alcuni eventi di vita li mettono in condizione di confrontarsi con la sofferenza. Eventi frustranti come separazioni, lutti, perdita del lavoro fanno emergere tale fragilità e non sempre si è in grado di accettarla ed elaborarla come si dovrebbe. Essere uomo significa in questo momento storico confrontarsi con la difficoltà di costruirsi un Io stabile al di là di alcuni dati che un tempo contribuivano a rendere solida l’identità maschile: un posto di lavoro stabile, il ruolo di marito e padre tradizionale. Non è un caso che in questi anni ci sia una maggiore attenzione alla violenza di genere e sia stato cognato il termine femminicidio. E’ proprio questa fragilità non riconosciuta e non elaborata che spesso porta alla violenza sulla donna; violenza che esiste da sempre ma che solo ultimamente si scontra contro una forte riprovazione sociale.

L’ANIMA: IL RAPPORTO CON LE DONNE E CON L’INCONSCIO

Jung definisce con il concetto di Anima la controparte inconscia femminile dell’uomo. L’Anima rappresenta quindi la parte inconscia nell’uomo, quell’istanza interna che lo mette in grado di relazionarsi con il mondo dei sentimenti ed in generale con la dimensione inconscia. L’Anima influenza l’uomo anche nella scelta della propria compagna, così come avviene per la donna, una parte di noi viene proiettata sul partner. Se tale proiezione è troppo massiva l’uomo rimane un po’ scollato da una parte di sé. L’Anima rappresenta in qualche misura la capacità per l’uomo di entrare in relazione con i propri sentimenti più profondi. Quando l’Anima è totalmente proiettata fuori di sè, ad esempio su una donna reale, nel caso la relazione con tale donne finisca, l’uomo si trova a vivere un momento di forte crisi personale, dovuto sia alla separazione ma anche alla necessità di ritirare la propria proiezione. E’ come se con la donna se ne andassero anche i suoi sentimenti proiettati su di lei. Diventa allora necessario recuperare tali parti di sè che sono inconscie, diventare cioè capace di accettare la propria fragilità e quello che essa puo’ insegnare.

Entrare in contatto con se stessi e con la propria fragilità non è mai piacevole ma rappresenta un’occasione di crescita e di evoluzione. E’ un percorso che l’uomo affronta per sé ed anche per la propria compagna ed i propri figli. Il femminile dentro l’uomo, se riconosciuto e fatto proprio, diventa una buona opportunità per crescere a livello interiore e diventare realmente forte, in grado cioè di affrontare con coraggio e consapevolezza le vicende della vita.

     

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