Con il termine fobia si fa riferimento ad una paura costante e allo stesso tempo irrazionale verso un particolare tipo di oggetto, persona, animale, attività o situazione. L’entità è soggettiva: in alcuni individui, le fobie possono essere addirittura invalidanti.
A livello psicologico, esse si presentano accompagnate ad un particolare stimolo, ossia quello dell’evitamento. Di conseguenza, la persona si sente bloccata e non riesce ad affrontare la situazione. Ma a caratterizzare una fobia ci pensa anche il senso di angoscia, generando a sua volta ansia e apprensione. Tuttavia, un soggetto affetto da fobie riesce benissimo ad individuare i sentimenti che prova (cosa che non accade con gli attacchi di panico) ma nonostante ciò, non riesce a scansare la paura. Secondo la psicoanalisi, la fobia può essere correlata ad una serie di fattori. Ad esempio, secondo la scuola freudiana, la paura ingestibile ha a che fare con il mancato superamento del complesso di Edipo mentre per la scuola comportamentista, si tratta di una conseguenza legata a qualche brutta esperienza avvenuta in precedenza. Non è sempre semplice riuscire ad analizzare le origini delle fobie, poiché risiedono nella parte inconscia del nostro cervello. Inoltre, esistono infinite tipologie di fobie ed alcune possono essere addirittura soggettive. Ma quali sono le più frequenti nell’essere umano? Scopriamole insieme!
Ragni (Arachnophobia) La fobia dei ragni è detta arachnofobia e coinvolge indifferentemente uomini e donne. Secondo alcuni esperti, è una paura di bassa entità, che può essere tranquillamente sconfitta. In che modo? Stando alle ricerche condotte dalla Sussex University, per superare la fobia dei ragni potrebbe essere sufficiente far ritrovare l’individuo “faccia a faccia” con l’animale. Questo perché sembrerebbe proprio che l’ansia del trovarselo davanti agli occhi, sia addirittura minore rispetto all’eventuale incontro. Ovviamente non è un metodo valido per tutti. Per i soggetti più forti psicologicamente funziona per altri no. Ma bisogna anche precisare che per poter ottenere dei risultati, è preferibile optare per un approccio graduale, onde evitare veri e propri shock.
Situazioni sociali (fobia sociale) La fobia sociale (detta anche ansia sociale), consiste nel forte timore di avere a che fare con il prossimo. Il che non significa necessariamente intraprendere una conversazione ma basta la presenza di altri individui a provocare un forte stato di ansia ed agitazione. Chi soffre di questa fobia pensa istintivamente di voler fuggire, sognando di ritrovarsi in un posto sicuro, dove non c’è nessun altro. Alla base di tale comportamento c’è spesso un senso di insicurezza, la paura di essere giudicati o di sentirsi al centro dell’attenzione. Sono tante le persone affette da ansia sociale e stando a delle statistiche, le donne ne sono maggiormente affette (forse per una questione di rivalità con individui dello stesso genere). Non sempre si riesce a superare: l’importante è non incrementarla e saperla gestire. In caso contrario, può succedere che la fobia sociale sfoci in un qualcosa di più grande, come ad esempio la depressione. Insomma, non va affatto sottovalutata.
Volare (Aviophobia) Tantissime persone amano viaggiare e visitare posti che si trovano dall’altra parte del mondo. Ma non è sempre un sogno fattibile: a prescindere dalle possibilità economiche, c’è chi rinuncia a questo piacere perché soffre di aviofobia (detta anche aviophobia o aerofobia), ossia la paura di volare. Per alcuni, il pensiero di dover prendere un aereo li rende super agitati, scatenando nella mente una serie di scenari disastrosi (turbolenze, decolli o atterraggi che non vanno a buon fine ecc). Eppure l’aereo è il mezzo più sicuro! Solitamente, questa fobia si può trattare attraverso una psicoterapia orientata verso l’approccio cognitivo-comportamentale.
Spazi aperti (agorafobia) Un’altra fobia molto diffusa si chiama agorafobia e fa riferimento alla forte paura di recarsi in un vasto luogo aperto. Oppure, l’agorafobia si riferisce al timore di attraversare una grande piazza o comunque un luogo dove non ci sono grandi possibilità di soccorso (poiché spesso vuoti). Nei casi più gravi invece, può succedere che un agorafobico arrivi ad avere paura di restare solo a casa, guidare senza nessun’altra persona presente in auto. Talvolta, la fobia può sfociare in veri e propri attacchi di panico: proprio per questo motivo, anche qui si consiglia di procedere con la psicoterapia cognitivo-comportamentale. Così facendo, si avrà modo di incrementare la qualità della propria vita ed allo stesso tempo comprendere alcune ragioni che risiedono nell’inconscio.
Spazi limitati (claustrofobia) Moltissime persone soffrono di claustrofobia, ossia la paura dei luoghi chiusi ma anche di tutti quegli oggetti e situazioni che generano un forte senso di oppressione. I soggetti che ne sono affetti, percepiscono l’ansia di soffocare, si sentono mancare l’aria e impossibilitati a muoversi. Si tratta di una sensazione di pericolo varia di intensità a seconda della persona e proprio per tale motivo, può essere spesso trattata a livello psicologico.
Altezze (acrofobia) La paura delle altezze si definisce acrofobia. È diffusa in tante persone e si manifesta attraverso angoscia, tremori e sudorazione fredda, nel momento in cui ci si trova sui piani alti di un palazzo, in cima a delle montagne, su dei ponti e in tante altre situazioni. Bisogna tenere a mente però che l’acrofobia non è da confondere con le vertigini, le quali invece non generano attacchi di panico ma semplici capogiri e senso di disorientamento.
Cancro (cancerophobia) Gran parte degli ipocondriaci, soffre di fobie legate al proprio stato di salute. Una di queste è sicuramente la cancerophobia, ossia la paura costante di ammalarsi di cancro. Specialmente se in casa ci sono stati diversi casi stretti, si tende a vivere la quotidianità con ansia e timore. Al mimino malessere avvertito (anche che si tratti di un semplice dolore articolare o di un’influenza), si pensa subito al peggio. Inoltre, c’è chi soffre di cancerophobia rimanendo bloccato nella sua situazione, poiché ha anche paura di medici e ospedali, ma esiste anche chi ha l’ossessione di sottoporsi in maniera frequente a controlli ed esami clinici, per constatare se sia affetto da qualche patologia.
Temporali (Brontophobia) Avete mai sentito qualcuno affermare che ha paura dei temporali? Talvolta, può trattarsi di una vera e propria fobia: diverse persone, nel momento in cui avvertono tuoni, fulmini, lampi o forti piogge e grandinate, percepiscono un senso di intorpidimento e paura che possa accadere loro qualcosa di brutto, specialmente quando sono fuori casa, senza un tetto. La soluzione, per chi si trova in casa, potrebbe essere quella di abbassare le serrande e mettere gli auricolari, così da evitare il tutto. Se invece si avesse intenzione di affrontarla, una seduta psicologica può essere di grande aiuto.
Dal sito: wdonna.it
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