domenica 8 giugno 2014

Attacchi di panico: cause, sintomi, diagnosi, terapia farmacologica e comportamentale, prevenzione

L’attacco di panico è un disturbo che si manifesta con le seguenti caratteristiche: è un evento improvviso, di breve durata, con una fase acuta ben definita e cessa entro un’ora; durante l’evento sopraccitato la persona può avere la sensazione di distruzione e di morte; si può verificare anche un senso di soffocamento, vertigine, tremore, brividi di freddo, sudorazione e tachicardia, difficoltà respiratorie, vampate di calore.
CAUSE: Per comprendere il motivo per cui l’ansia scatena ad alcuni gli attacchi di panico e ad altri no, dobbiamo rivolgere l’attenzione a diversi fattori: lo stress psicologico (rappresentato da eventi di vita come separazioni, divorzi, lutti, licenziamenti, trasferimenti, problemi sentimentali o finanziari, incomprensioni coniufali, nascita di figli e altri eventi legati ad un significativo aumento del senso di responsabilità e quindi di ansia, tensione e stress); lo stress fisico (rappresentato da condizioni di esaurimento, affaticamento da eccessivo lavoro, abuso di droghe e alcol, scarso sonno, diete esagerate, ipoglicemia ecc.); tenendo conto ovviamente delle caratteristiche di personalità, ossia del modo in cui abitualmente ci comportiamo, emozioniamo ed interagiamo con gli altri, che rappresenta il nucleo della nostra identità, differenziandoci dagli altri. Coloro che soffrono di attacchi di panico, si descrivono come ansiosi, sensibili, emotivi, nervosi, tendenti ad angosciarsi e preoccuparsi eccessivamente; sono quindi più predisposti ad attacchi di panico e, più in generale, a soffrire di disturbi d’ansia.
ATTACCHI PANICO 1SINTOMI: I sintomi fisici dell’attacco di panico possono includere: palpitazioni, tachicardie, aumento della sudorazione, dolori toracici o sensazioni di sconforto, intorpidimento o formicolio degli arti, sensazioni di soffocamento o difficoltà respiratorie, vertigini, tremori, nausea, brividi o vampate di calore, altri inconvenienti gastro-intestinali. I sintomi fisici dell’attacco di panico sono accompagnati da sintomi mentali ed emozionali, quali: un senso crescente di terrore, una forte paura di perdere il controllo, di morire o di impazzire, la sensazione di essere “fuori dal proprio corpo” o provare un senso di irrealtà come i sogni; talvolta “congelarsi”, sentendosi paralizzati dalla propria paura. Inoltre, il soggetto colpito dall’attacco di panico, può: provare un forte desiderio di fuggire dal luogo dove l’attacco è iniziato, essere convinto di richiedere urgenti cure mediche. L’attacco di panico normalmente è accompagnato da altri sintomi e disturbi come: ansia, fobie, depressione. Sono abbastanza frequenti anche le fobie sociali (es. paura di parlare in pubblico) ed alcuni possono presentare sintomi di tipo ossessivo-compulsivo, con pensieri ed azioni ripetitive e non volute, o abusare di alcol e droghe, credendo di poter controllare così il loro stato.
ATTACCHI PANICO 2DIAGNOSI: Riconoscere e diagnosticare un attacco di panico non è sempre facile: talvolta trascorrono anche molti anni prima di identificare il problema. Spesso questo succede perché i sintomi tipici degli attacchi di panico sono comuni anche ad altre malattie, come depressione, disturbi endocrini e cardiovascolari. Il medico, quindi, può prescrivere una serie di esami (del sangue, delle urine, ecografie, consultazioni specialistiche, ecc.) che non aiutano a fare chiarezza. Per facilitare le cose, quindi, è necessario che la persona descriva con chiarezza come si sente e che cosa prova. Il medico, dal canto suo, non deve trascurare alcun aspetto.
TERAPIA FARMACOLOGICA Per disinnescare le reazioni abnormi caratteristiche del disturbo da attacchi di panico è indispensabile ricorrere ai farmaci. I composti più indicati in questo caso sono gli antidepressivi, in particolare gli inibitori del sistema di riassorbimento della serotonina (SSRI) e della noradrenalina (SNRI). Possono anche essere necessari: TCA, farmaci appartenenti alla alla classe di antidepressivi chiamati “antidepressivi triciclici”; Benzodiazpine, farmaci che sono dei lievi sedativi, appartenenti al gruppo di farmaci chiamati “deprimenti del sistema nervoso centrale”; MAO, farmaci appartenenti alla classe di antidepressivi chiamati “inibitori delle monoaminossidasi”.
TERAPIA COMPORTAMENTALE: Per ottimizzare gli effetti della terapia farmacologica e offrire al paziente un efficace mezzo di autogestione delle sensazioni sperimentate nelle diverse circostanze della vita quotidiana è utile abbinare ai farmaci una terapia comportamentale per sciogliere il legame tra le situazioni critiche e la reazione ansiosa del paziente. L’approccio comportamentale prevede che la persona affetta da disturbo da attacchi di panico, anziché evitarli, si esponga gradualmente agli eventi ritenuti stressanti, analizzandoli con l’aiuto dello specialista ed elaborandoli n chiave positiva per far rientrare l’esperienza vissuta in un contesto di normalità, affrontandola meglio in seguito.
PREVENZIONE: Per prevenire gli attacchi di panico occorre: seguire ritmi di vita regolare, dormire a sufficienza, adottare un’alimentazione sana, praticare un’attività fisica moderata quotidianamente, assumere tutte le terapie prescritte dal medico con regolarità, rispettando i dosaggi indicati; evitare alcolici e bevande a base di caffeina, non fumare o quanto meno ridurre il numero di sigarette abituali, frequentare gruppi di auto-mutuo aiuto, condividendo la propria esperienza con altre persone affette da un problema analogo. Un buon punto di partenza sta nell’iniziare a mettere in discussione se stessi, riconoscendo che anche i punti di vista degli altri hanno un valore; imparando, ogni tanto, ad accettare un consiglio o una critica, senza sentirsi svalutati. E’ opportuno mettere da parte i preconcetti in modo da allargare la mente, senza seguire sempre schemi rigidi che può chiudere in una corazza difensiva, ostacolando le relazioni ed il benessere. Può essere positivo aiutarsi con delle tecniche di rilassamento.

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