sabato 7 giugno 2014

Storie di panico - Gabriella



Questo è il racconto del capitolo più brutto della mia vita: ho iniziato a soffrire di attacchi di panico proprio quando la mia vita sembrava a realizzare il mio più grande desiderio: la convivenza con il ragazzo che amavo (e che tutt'ora amo, mio marito) insomma non sembravano esserci motivi di questo malessere (anzi...), ma cominciai a sprofondare nella paura e più mi impegnavo per capire il perché più mi immobilizzavo in quel buio. Non parlavo con nessuno, mi chiudevo in camera pregando solo che mi passassero e trovavo conforto solo precipitandomi al pronto soccorso, lì riuscivo a ritrovare la calma e il respiro. Fortunatamente la mia voglia di guarire era tantissima e cominciai delle sedute da una psicologa e una cura con farmaci prescritta da un ottimo neurologo. Chi mi aiutò di più? le medicine che mi ridiedero la calma la sicurezza e la terapia che mi portò a capire le cause del mio malessere. 
CHE PACE NON AVERE PIU' PAURA, non svegliarsi con lo stomaco stretto dal terrore, ogni giorno mi sentivo sempre più forte finché non decisi di adottare un cane...la cosa più stupenda potessi fare, è stata una benedizione! quando cominciai a sentirmi veramente bene io e mio marito prendemmo la decisione di avere un bimbo, il neurologo mi rassicurò e mi cambiò la cura, diminuendo gradualmente le medicine e cambiandole. Beh la gravidanza arrivò molto presto e da lì una nuova forza si impadronì di me. Dovevo stare bene per la creatura che era dentro me e l'amavo così tanto che la vita prese un altro colore. A poco a poco le medicine le mollai e vi assicuro che non le ho più prese. E' capitato qualche momento di leggero malessere e paura ma sono riuscita a cacciarlo con dei bei respiri profondi e pensando al mio bimbo. Non concentratevi troppo sui perché e sui motivi che scatenano il panico, accettatelo e soprattutto fatevi aiutare. 
Vi abbraccio forte.
Gabriella


2 commenti:

Ale ha detto...

Che bel racconto.... Io da una settimana ho cambiato medico e ho iniziato con la paroxetina, nessuno mi aveva mai dato niente. Vorrei guarire, perchè dopo 35 anni così sono proprio stufa.
Un abbraccio.

Anonimo ha detto...

è vero, alcune situazioni danno forza e quando il male lo conosci, ormai facilmente riconosci anche anche le cause, ma a volte (almeno io)mi metto ancora paura e sto ancora male anche se ripeto conoscendo il "mostro", orami arriva molto meno, quando arriva so il perché, ma mi manca lo scalino di non farmi sopraffare, anche se lo fa molto meno... scusa lo sfogo