mercoledì 10 gennaio 2018

Carlo Verdone si racconta: tra ipocondria e disagi psicologici


L’attore comico Carlo Verdone, attualmente reduce delle riprese dell’ultimo film “Benedetta Follia”, non ha mai nascosto di essersi ritrovato a necessitare dell’aiuto di uno psicologo al fine di superare le sue ipocondrie e i suoi disagi psichici.

Carlo Verdone, tra alti e bassi, è riuscito a diventare un’icona del cinema italiano comico velato, come caratterizzato dai suoi film, da una vena nostalgica che non ha mai nascosto, trasformandola in una sorta di firma professionale ad ogni nuova opera.

Per raccontare “Benedetta follia” l’attore si è lasciato intervistare dai programmi “Che tempo che fa” e “Verissimo”, ripercorrendo gli inizi della sua carriera nei primi anni ’80 e le crisi di panico dovute al successo immediato ottenuto dal pubblico, inaspettato e del tutto ingestibile in fase iniziale.

Carlo Verdone non ha mai nascosto di essersi ritrovato alle prese con l’ipocondria e i problemi psicologici che lo hanno portato successivamente a rivolgersi alle cure di un professionista.

“Durante la mia carriera è stato fondamentale l’aiuto di uno psicologo come Piero Bellanova che mi prescrisse una cura shock, diciamo. Ero talmente timido che facevo fatica anche ad uscire di casa e a prendere la macchina per andare a Vitinia, dove abitava Gianna, la mia fidnzata dell’epoca e futura moglie.

Lo psicologo mi disse che non dovevo affatto accorciare il percorso ma, anzi, dovevo allungarlo per affrontare le mie paure con coraggio. Così invece di uscire subito allo svincolo per Vitinia mi disse che dovevo andare fino ad Ostia, fare la rotonda e tornare indietro…” un metodo che, effettivamente, riuscì a dare i suoi frutti secondo il racconto dell’attore.

“Dopo No-stop la gente aveva iniziato a riconoscermi per strada e io reagì con una serie di attacchi di panico tremendi. Quando capitava non sapevo più cosa fare: vedevo tutto nero, andavo in iperventilazione, mi saliva l’ansia a mille. Facevo fatica a fare tutto. In quei momenti pensavo: ‘Ecco, lo vedi? Finalmente è venuta fuori tutta la tua inadeguatezza fisica e psicologica, non sarai mai in grado di fare questo lavoro seriamente” un disagio fortunatamente superato da Carlo Verdone.

Da
 Serena Baldoni
 

Dal Sito: www.esauriente.it

Nessun commento: