giovedì 10 gennaio 2019

Vieni ansia, ti sto aspettando



Spesso pensiamo che l’ansia sia uno stato emotivo del quale non dovremmo mai fare esperienza e sosteniamo questa idea con frasi come “Provare ansia è da deboli”, “Impazzirai per quanto sei ansioso”, “Se sto in ansia, gli altri lo noteranno e penseranno male di me”, e così via.


A causa di questo facciamo tutto ciò che è in nostro potere per evitare di provarla e, come in qualsiasi strategia elusiva, alla fine otteniamo il famoso “effetto rimbalzo”, ovvero diventiamo ancora più ansiosi di quanto non lo fossimo in precedenza.

Tutto di solito ha origine da una situazione problematica della nostra vita, una condizione che percepiamo come una minaccia. Interpretandola in questo modo, mettiamo in moto tutta una serie di meccanismi fisiologici che ci preparano a fuggire oppure a lottare contro ciò che ci insidia. Si tratta della famosa reazione lotta o fuggi.

Il problema è che oltre a tale questione primaria, quasi sempre se ne aggiunge una secondaria: finiamo per essere ansiosi perché siamo in ansia. È come se ci intimorisse la nostra stessa paura, ed è allora che rimaniamo bloccati dentro un circolo vizioso dal quale ci viene difficile uscire.
Perché temiamo la nostra ansia?

Tutta le paure prive di fondamento derivano da quelle che vengono definite convinzioni irrazionali, verità esagerate che hanno la pretesa di assolutismo e che ci sono state inculcate durante tutto l’arco della nostra vita, fino a farle nostre.

Di conseguenza, la paura dell’ansia non è da meno. Ci hanno detto cose come “Devi essere forte”, “L’ansia ti può uccidere o far diventare pazzo”, “Le persone intelligenti e forti non stanno in ansia”, “Essere ansioso ti allontana dagli altri”, eccetera.

Come si può notare, l’ansia è stata concettualizzata come una cosa “pericolosa” e per questo motivo provare tale emozione ci fa paura. Potremmo diventare matti o morire, rimanere senza amici, essere imperfetti…un disastro!

Per fortuna, queste credenze non sono reali. L’ansia è un’emozione di base, primaria: tutti gli animali la provano qualche volta nella vita. Per di più, è grazie a questo stato d’animo che abbiamo potuto sopravvivere come specie e come individui.

L’ansia ci aiuta a metterci in salvo dai pericoli reali che potrebbero compromettere la nostra vita.

L’ansia, dunque, in una certa misura e in determinati momenti non è negativa. È pensando diversamente che molte volte si trasforma in un demone fuori controllo. Non uccide, ci salva la vita e non ci rende neppure meno forti o più vulnerabili: piuttosto, ci rende umani.

Abbracciare l’ansia

Se desiderate essere meno ansiosi, il primo passo da fare è quello di non voler essere meno ansiosi. Sembra contraddittorio, ma in psicologia il paradosso è presente in numerose situazioni.


Quando manteniamo una mente esigente, che vuole ottenere ciò che desidera qualsiasi cosa accada, stiamo proprio facendo in modo che ciò che vogliamo si allontani sempre di più.

Vale a dire che se vi imponete di non provare ansia, nel senso di avere la pretesa di non tollerarne neanche un po’, alla fine non otterrete altro che altra ansia. Avrete la sensazione di non aver rispettato le vostre aspettative, che d’altra parte risultano poco realiste.

L’esercizio mentale che dovete compiere consiste nel cambiare dall’idea di esigenza a quella di preferenza, ovvero tollerare che, essendo umani, molte volte proveremo ansia nella nostra vita. Niente di buono o ostile, semplicemente qualcosa di normale.

D’altra parte, conviene smetterla di considerare l’ansia un’emozione orribile ed insopportabile. Di certo i sintomi fisiologici derivanti da un tale stato possono risultare estremamente fastidiosi e sgradevoli, ma sono sensazioni che si possono provare anche durante una giornata di caldo eccessivo oppure quando si ha la febbre o mal di testa.

A nessuno piace avere lo stomaco sottosopra, sudare oppure sentire che il proprio cuore palpita più velocemente del solito, ma tutto questo in realtà è sopportabile e non è grave. Se vi fissate sul contrario, questi sintomi aumenteranno molto di più.

L’ultimo aspetto riguarda l’accettazione incondizionata di sé come persona imperfetta. Essere ansioso non significa altro che questo, non ci sono tanti giri di testa da fare. Non vuol dire essere deboli, malati, né inferiori agli altri

Anche tutte quelle persone che vi passano davanti agli occhi apparendovi tanto forti emotivamente hanno provato o provano ansia nella propria vita.

In definitiva, guardate l’ansia negli occhi, lasciate che venga a voi, percepitela, abbracciatela, ditele che un po’ vi disturba, ma che alla fine non ci state poi tanto male insieme. Solo quando farete tutto questo con delle vere intenzioni, potrete liberarvi di essa.

Nessun commento: