mercoledì 28 ottobre 2020

Reprimere le emozioni aumenta l'ansia




In più di un’occasione reprimere le emozioni diventa un vero calvario. Perché le emozioni sono fatte per essere espresse, per venire alla luce. Non per essere tenute nascoste.

I disturbi d’ansia si presentano quando vi è un problema di natura emotiva. Non sappiamo gestire bene le emozioni e, soprattutto, abbiamo seri problemi a esprimerle.

Trovate ridicolo piangere perfino quando siete soli? Non riuscite a urlare smorzando il suono con un cuscino? Se vi è successo, potreste avere un problema nell’esprimere le vostre emozioni.

Quali convinzioni agiscono su di voi?


Quando soffriamo di un problema emotivo, è importante individuare le convinzioni che forse ci spingono a reprimere le emozioni.

Quali possono essere queste convinzioni?

Piangere è da deboli.

Mostrare le mie emozioni è una cosa da bambini.

Devo controllarmi, sono un adulto.

Io sono forte, devo sopportare.

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Ci sono molti pensieri che crediamo essere veri, ma che in realtà promuovono alcune azioni che vanno contro di noi.

Da piccoli esprimiamo le nostre emozioni senza vergogna. Ma a poco a poco, i nostri genitori cercano di frenarci.

Con frasi come “comportati bene”, “non fare questo o quello”, “smetti di piangere”, provocano inconsapevolmente una leggera repressione che gradualmente crescerà sempre di più.

Così, quando raggiungiamo l’età adulta, ci sentiamo come imprigionati in noi stessi. Non siamo in grado nemmeno di piangere quando siamo soli. E a quel punto arriviamo a reprimere le emozioni!

Tuttavia, anche se tutto sembra andare bene, quando appare l’ansia è un chiaro segnale di avvertimento che dobbiamo dare sfogo alle nostre emozioni.

Reprimere le emozioni causa ansia

L’ansia può sorgere in modo molto graduale. Tuttavia, si tratta di un avvertimento e, se non vi prestiamo la dovuta attenzione, alla fine diventerà aumenterà sempre di più.

Quando appare l’ansia, dobbiamo guardare noi stessi e cominciare a gestire meglio le nostre emozioni.

Questo non significa che dobbiamo reprimerle o controllarle ancora di più, bensì che permetterci di esprimerle.

Se siamo arrabbiati, perché non dirlo? Non c’è bisogno di gridare o di trasformarsi in una persona che fa ricadere la sua ira sugli altri. Si deve imparare ad ascoltarsi e a farsi valere. Con le parole giuste, è possibile far presente la propria rabbia e, dunque, non doverla tenere dentro di sé.

Se si desidera, è anche possibile non esprimerla in pubblico, ma manifestarla una volta tornati a casa prendendo a pugni un cuscino o gridandogli contro. La cosa importante è esprimerla, farla uscire e non tenerla dentro.

Non importa se in un primo momento vi vergognate, nessuno vi sta guardando! Si tratta di un processo graduale e sarà molto liberatorio per voi.

Se reprimiamo le emozioni, alla fine l’ansia comincerà a controllare la vostra vita.

Guardare la fonte del problema


A volte per smettere di reprimere le emozioni e sapere quali convinzioni stanno agendo su di noi, è necessario guardare dentro noi stessi per vedere cosa sta succedendo.

Ma perché ci risulta così difficile farlo? Perché fa male. Perché nella maggior parte dei casi abbiamo una ferita non cicatrizzata che ci causa ancora dolore.

Tuttavia, sopportare il dolore e sforzarsi di scoprire l’origine di ciò che sta causando la nostra ansia, ci assicurerà un grande successo.

Solo agendo in questo modo possiamo capire il problema e risolverlo. Essere consapevoli di quello che ci accade, renderà tutto molto più facile.

Avete problemi di ansia? Vi capita spesso di reprimere le emozioni? Porre fine a tutto questo è un processo lungo, fastidioso e faticoso, ma avrà un esito molto positivo.

Tirare fuori tutto quello vi tormenta dentro e non nascondete nulla, vi aiuterà a evitare di esplodere all’improvviso a causa dell’accumulo delle emozioni.

Non lasciamo che reprimere le emozioni ci induca in uno stato di ansia insopportabile.

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