domenica 3 novembre 2019

Sindrome dell abbandono: come superare la paura e l ansia da abbandono



Ansia, timore di perdere una persona cara o il partner.... Scopriamo assieme quali sono i sintomi della sindrome da abbandono e come uscirne.

La sindrome dell'abbandono è più della semplice paura di perdere una persona carao di vivere una separazione. In fondo, il timore dell'abbandono - pur se in maniera differente - riguarda tutti noi: chi non ha il timore di rimanere solo o di sentirti abbandonato dal partner? Tuttavia, per ragioni che spesso provengono dal passato e dal proprio vissuto personale, alcune persone non riescono per nulla a gestire quest'ansia e diventano vittime di un sentimento perenne di angoscia che assume tratti patologici, portando difficoltà nelle relazioni, attacchi di panico e perfino depressione.

La sindrome dell'abbandono può riguardare sia i bambini (specie nei confronti della madre) che gli adulti, che possono manifestare sintomi differenti, dalla dipendenza affettiva all'incapacità di sopportare persino una breve separazione. Analizziamo allora assieme questo disturbo così diffuso e cerchiamo di capire come guarire da quest'ansia che rischia davvero di minare la nostra vita nella sua quotidianità.

Sindrome dell'abbandono: come ha origine questa paura o ansia di perdere una persona?

La sindrome dell'abbandono si manifesta nelle persone che ne soffrono con un misto di paura e ansia, se non addirittura angoscia, che s'innescano ogni volta che il partner (o comunque qualcuno verso cui si nutre una forte affettività) è assente, che si tratti di una separazione momentanea, definitiva, reale o solo temuta. Perché e quando avviene questo?

Chi soffre di questo disturbo ha generalmente vissuto un'esperienza di abbandono nella propria infanzia. Se da piccoli si è stati abbandonati dai propri riferimenti affettivi (genitori in primis), è facile che in età adulta si sviluppi una vera e propria ansia da separazione che si ripresenterà in ogni relazione successiva.

Anche se non se ne ha consapevolezza, non ci si riesce a fidare davvero del suo compagno e si vive nel costante timore di poter essere abbandonati da un momento all'altro, di nuovo. La conseguenza è quella di instaurare vere e proprie dipendenze, di fraintendere ogni gesto che venga compiuto dal partner, di accumulare rabbia nei suoi confronti o di abbandonarsi a stati di angoscia o depressione. 

All'origine della sindrome possono esserci diverse esperienze di vita legate a una separazione o a un'assenza: chi ne soffre può aver subito un lutto importante durante l'infanzia oppure può essere stato semplicemente un bambino molto trascurato o ignorato, lasciato a sé stesso. In età adulta, continuerà a portare dentro di sé quel bimbo triste e spaventato, un bimbo abbandonato che teme di venire lasciato solo di nuovo. Con molta probabilità, finirà con lo sviluppare anche una vera e propria dipendenza affettiva dall'altro.

Quando si verifica nei bambini l'ansia di abbandono?

L'ansia da abbandono non si sviluppa solo in età adulta, ma fin da bambini, e non è necessario che un genitore abbandoni letteralmente il figlio perché questo accada. Basta che i genitori li facciano sentire soli e abbandonati a livello emotivo, ad esempio non prestando loro le dovute attenzioni, soffocando la loro emotività, facendoli sentire inadeguati e incapaci davanti agli altri.

Da quali sintomi capire se un bambino soffre di questa sindrome? Se mostra ansia di separazione, preoccupazione o attacchi di panico nel momento di cui deve separarsi da qualcuno a cui è legato, timore di stare da solo, difficoltà di concentrazione, frequente agitazione e stress.

Quali sono i sintomi in età adulta?

In età adulta, la paura dell'abbandono può manifestarsi con sintomi differenti. In primis, però, dobbiamo specificare che non si tratta di una malattia mentale diagnosticabile, ma di un disturbo della personalità che un buon psicologo o psicoterapeuta non faticherà a riconoscere.

Tra i sintomi della sindrome in questione troviamo una forte insicurezza che spesso porta a sentirsi non meritevoli di amore da parte del prossimo in generale; manifestazioni di grande ansia nei momenti di separazione, vera o temuta che sia; ipersensibilità al giudizio degli altri; difficoltà nel fidarsi del partner e nello stringere legami affettivi di qualsiasi natura;rabbia repressa che spesso sfocia in attacchi non controllabili.

Chi soffre di ansia da abbandono avrà sicuramente difficoltà nello stabilire relazioni importanti nella propria vita, che rischiano di essere sempre disfunzionali. Farà l'impossibile per evitare separazioni e rifiuti e tenderà ad allontanarsi in prima persona per timore di venire abbandonato a sua volta, oppure avrà il terrore di mettere termine alla sua relazione nonostante non funzioni. Avrà la tendenza a compiacere l'altro in ogni modo e a incolpare sé stesso se le cose non vanno.

In che modo l'ansia da abbandono può impattare la tua vita, le tue relazioni e il rapporto col partner?

Chi ha sofferto un ripetuto abbandono da bambino, come abbiamo detto, tenderà a portare le sue insicurezze in età adulta, con aspettative negative rispetto al comportamento degli altri. Il risultato sarà quello di sentirsi molto insicuri nella proprie relazioni adulte, interpretando con facilità i gesti del compagno come segnali di rifiuto, anche quando non lo sono.

Si può quindi finire col diventare paranoici, possessivi, bisognosi di essere costantemente rassicurati dall'altro. Questa richiesta di rassicurazione può avvenire anche con forme di violenta ansia oppure con attacchi di rabbia: la paura di non venire ascoltati e compresi dall'altro è fortissima! Chi soffre di questo disturbo non riesce a lasciarsi alle spalle la propria vita passata e ogni accadimento della vita presente riattiva il suo trauma, come una ferita che non ha mai smesso di bruciare.

Se gli adulti con lui non si sono dimostrati degni di fiducia quanto era piccolo,continuerà a non fidarsi anche da grande: perché anche il suo compagno non dovrebbe lasciarlo, così come hanno fatto tutti quelli che gli hanno voluto bene?

Generalmente chi soffre di quest'ansia non rivela sin dal primo momento il suo disturbo: all'inizio di una relazione, quando non è ancora coinvolto al 100%, si mostra più sicuro di sé e tranquillo, per poi cominciare lentamente - via via che crescono intimità e attaccamento - a mostrare i primi segni di insicurezza.

Finita la luna di miele, è normale che non ci siano più le stesse attenzioni degli inizi, ed è allora che il soggetto che soffre di ansia dell'abbandono comincia a entrare in panico, leggendo la normale rilassatezza di un rapporto ormai solido come un segno di imminente separazione e distacco. Ci sarà allora chi reagisce mostrandosi più bisognoso, chi invece si allontana per non essere a sua volta abbandonato.

Il partner si trova a dover combattere con un timore cieco, irrazionale, e rischia di non comprendere cosa stia succedendo. Le sue rassicurazioni serviranno a poco. Per poter vivere una relazione sana, chi soffre di questa paura ha bisogno necessariamente di intraprendere un percorso di cura con uno psicologo o uno psicoterapeuta.

Come superare l'ansia da separazione?

Un bravo psicologo o psicoterapeuta potrà aiutare chi soffre di sindrome dell'abbandono a superare questa sua difficoltà nelle relazioni. Lo psicoterapeuta saprà guidarlo nel ripercorrere il suo passato, prendendo finalmente consapevolezza del proprio vissuto, in modo da lasciare emergere tutte quelle emozioni - rabbia, angoscia, solitudine - che per tanto tempo sono rimaste senza nome. A quel punto, con lavoro e pazienza, potrà imparare a gestirle.

Lo psicologo aiuterà chi ha timore di venire abbandonato ad acquisire prima di tutto una maggiore autostima: sentirsi sicuri di sé è il primo passo per non vivere nel terrore di essere abbandonati. A quel punto sarà più facile anche avere fiducia negli altri. Poco alla volta, sarà possibile rielaborare il trauma, prendere coscienza della propria identità, rafforzarla e stringere poi relazioni sane, senza timore di perdere l'altro e senza quindi creare alcuna dipendenza affettiva.

Dal Sito: alfemminile.com

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