lunedì 3 agosto 2020

Come eliminare i pensieri negativi





Alcune ricerche indicano che le persone, in media, parlano a se stesse circa 50.000 volte al giorno. Purtroppo l’80% di questi discorsi è negativo. Dici a te stesso cose come:

  • Non avrei dovuto dirlo
  • Loro non mi apprezzano
  • Non riuscirò mai a portare a compimento questo
  • Non mi piacciono i miei capelli oggi
  • Non so ballare
  • Non perderà mai questi chili
  • Non riesco mai ad organizzare la mia giornata
  • Sono sempre in ritardo
  • e tante altre…

Questo tipo di pensieri hanno un effetto molto potente su di noi.
I nostri pensieri negativi finiscono per controllare il nostro comportamento.

Sappiamo, anche grazie ai test della macchina della verità, che il corpo reagisce ai pensieri, cambiando la temperatura, il battito cardiaco, la pressione sanguigna, il ritmo respiratorio, la tensione muscolare e il sudore delle mani.

Ogni cellula del tuo corpo è influenzata da ogni pensiero che hai.

  • I pensieri negativi influiscono negativamente sul tuo corpo, indebolendoti, facendoti sudare e rendendoti nervoso.
  • I pensieri positivi influiscono positivamente sul corpo, rendendoti rilassato, centrato e vigile. Provocheranno la secrezione di endorfine nel cervello, ridurranno la sofferenza e aumenteranno il piacere.

Calpesta quelle formiche – ANT (Automatic Negative Thoughts)

Lo psichiatra Daniel G.Amen ha defintio i pensieri limitanti che sentiamo nella testa con la sigla ANT (formica), Automatic Negative Thoughts.

E proprio come le formiche vere durante un picnic, i tuoi pensieri negativi automatici possono rovinare la tua esperienza di vita.

Il dottor Amen raccomanda di imparare a calpestare i pensieri negativi automatici.

In primo luogo, devi diventarne consapevole. Poi devi scuoterteli di dosso e calpestarli mettendoli in discussione. Infine devi sostituirli con pensieri più positivi e che affermino il tuo valore.

La chiave per affrontare il modo di pensare negativo consiste nel capire che hai la responsabilità di decidere se ascoltare qualunque pensiero o convivere con esso.

Il semplice fatto che tu lo pensi, non significa che sia vero.

Dovresti chiederti costantemente:

  • Questo pensiero mi sta aiutando o danneggiando?
  • Mi sta facendo avvicinare ai miei obiettivi o me ne sta allontanando?
  • Mi sta motivando ad agire, o mi sta bloccando con la paura e l’insicurezza?

Abbiamo diversi tipi di pensieri negativi

Ecco alcuni tipi di pensieri negativi più comuni e il modo in cui eliminarli.

Il modo di pensare “sempre o mai”

Se pensi che qualcosa accadrà sempre, oppure che non otterrai mai ciò che vuoi, sei condannato fin dall’inizio.

Ecco alcuni esempi:

  • Non riceverò mai un aumento di stipendio
  • Tutti si approfittano di me
  • I miei dipendenti non mi ascoltano mai
  • Non ho mai tempo per me stesso
  • Mi prendono sempre in giro
  • Non riesco mai a prendermi un periodo di riposo
  • Nessuno mi concede mai un margine di errore
  • Ogni volta che corro un rischio, vengo stroncato
  • Non importa a nessuno se vivo o muoio

Quando ti ritrovi a nutrire pensieri del genere “sempre o mai”, sostituiscili con ciò che è realmente vero.

  • Ti approfitti sempre di me > Mi arrabbio quando ti approfitti di me, ma so che mi hai trattato equamente in passato e lo farai di nuovo

Focalizzarsi sul negativo

Alcune persone si focalizzano soltanto sul male e mai sul bene in una situazione.
Devi imparare a cercare il positivo.

Non solo ti aiuterà a stare meglio, ma sarà anche una componente di importanza cruciale per creare il successo che desideri.

Impara a fare il gioco dell’apprezzamento cercando cose da apprezzare in ogni situazione.
Dedica 7 minuti ogni mattina a mettere per iscritto le cose che apprezzi nella vita.
Cerca il bene attorno a te.

Previsioni catastrofiche

Nelle previsioni catastrofiche, crei il peggior scenario possibile nella mente e poi agisci come se fosse una certezza.

Ad esempio, puoi pensare che la persona che ti attrae respinge la tua richiesta di uscire con te. In questo caso sostituisci “Probabilmente riderà di me se le chiederò di uscire” con“Non so cosa farà. Potrebbe dure di si.”

Lettura del pensiero

Leggi il pensiero quando credi di sapere cosa stia pensando un’altra persona, anche se non te lo ha detto.

Ricorda che, a meno che tu non possegga poteri paranormali, non puoi leggere il pensiero di nessuno. Non sai mai cosa davvero pensano le persone.

Ricorda la frase: “Quando sei in dubbio, verifica!” per indurti a domandarti piuttosto che a pensare di sapere.

Inciampare nella colpa

Il senso di colpa si verifica quando pensi parole come dovrei, devo, avrei il dovere di, oppure sono tenuto a.

Ecco alcuni esempi:

  • Dovrei dedicare più tempo a studiare per l’esame di abilitazione
  • Dovrei passare più tempo a casa con i figli
  • Devo fare più esercizio fisico

Non appena pensiamo che dovremmo fare qualcosa, creiamo una resistenza interna a farla.
Il senso di colpa non è mai produttivo.
Ostacolerà la realizzazione dei tuoi obiettivi. Quindi sbarazzati di questa barriera emotiva verso il successo.

Etichettare

Significa appiccicare un’etichetta negativa a te stesso o a qualcun altro.
È una forma di abbreviazione che ti impedisce di fare chiaramente le distinzioni che sarebbero utili per essere efficiente.

Metti in discussione il pensiero “Sono uno stupido” con “Quello che ho appena fatto è stato tutt’altro che brillante, ma sono comunque una persona intelligente”.

Mettere su un piano personale

Metti su un piano personale quando investi un evento neutro con un significato personale.

  • Kevin non mi ha ancora chiamato, deve essere infuriato con me
  • Abbiamo perso il cliente Ferrarelle, deve essere colpa mia. Avrei dovuto dedicare più tempo alla proposta.

La verità è che ci sono molte altre spiegazioni possibili per le azioni altrui, oltre alle ragioni negative tirate fuori dai tuoi pensieri negativi automatici.

Probabilmente Kevin non ti ha richiamato perché è malato, fuori città o sopraffatto dalle su priorità personali.

In realtà non sai mai perché gli altri fanno ciò che fanno.

Devi parlare a te stesso come un vincente

Cosa succederebbe se tu potessi imparare a parlare sempre a te stesso come un vincente anziché come un perdente?

E che cosa succederebbe se potessi trasformare il tuo critico interiore, che giudica ogni tua mossa in un coach interiore di sostegno che ti incoraggia e ti dà fiducia quando affronti nuove situazioni e rischi?

Tutto questo è possibile con un pò di consapevolezza, focalizzazione e risolutezza.


Dal Sito: aprilamente.info 

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